Se ci fosse stata un'adeguata comunicazione istituzionale e non mera propaganda, dovrebbe essere noto a tutti i guardiesi che il d.lgs 156/12 ha soppresso un gran numero di Uffici del Giudice di pace prevedendo, però, all'art. 3 la possibilità per gli enti locali interessati di richiederne il mantenimento, "facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi".
A seguito dell'entrata in vigore del decreto in questione il Comune di GuardiaSanframondi ha ottenuto (per la verità senza grandi sforzi come si vorrebbe far credere) il mantenimento dell'Ufficio giudiziario e, attualmente, sulla scorta anche delle circolari del Ministero della Giustizia in merito, sta collaborando alla procedura di formazione del personale comunale che sostituirà i dipendenti ministeriali già trasferiti presso altre sedi giudiziarie
Ed è proprio sulla individuazione del personale comunale che ci sovviene qualche dubbio, atteso che Il Comune di Guardia, tra coloro che dovranno prestare definitivamente servizio presso l'Ufficio del Giudice di pace, ha individuato due unità dell'Ufficio economico-finanziario - ancorché avessero presentato domanda altri dipendenti con titoli anche superiori - paralizzando di fatto tale servizio (ci risulta,infatti, salvo smentite ufficiali, che l'ufficio in certi giorni della settimana è persino chiuso).
Ecco, quindi, la questione che poniamo: se un Comune come quello di Guardiariesce a "liberarsi" così facilmente di due unità che prestano servizio in un settore strategico non possono esserci che due spiegazioni: a) gli impiegati in questione o non erano indispensabili per il servizio o rientravano nella famosa categoria dei fannulloni e quindi, giustamente, sono stati adibiti ad altre e più pesanti mansioni in un'ottica di maggiore produttività; b) l'amministrazione ha intenzione di eliminare il servizio economico finanziario e di affidarlo all'esterno in un'ottica poco chiara ai più, ma ovvia al suo ideatore.
Aspettiamo fiduciosi una risposta perché se dovesse essere vera l'ipotesi di cui alla precedente lettera b), un'amministrazione trasparente dovrebbe informare i suoi cittadini circa le modalità attuative di tale operazione e soprattutto su chi gestirebbe un settore così delicato.