“Il nostro territorio va amato, tutelato e difeso da contaminazioni, solo così potremo avere una chance per la candidatura Unesco”.
Questa è la frase con la quale il nostro competente sindaco pensa di dare forza all’idea di fare del paesaggio vitivinicolo sannita un patrimonio mondiale dell’umanità riconosciuto dall’Unesco.
Solo per ricordare, stiamo parlando dell’ultima trovata pubblicitaria del nostro Sindaco che insieme ai sindaci di Castelvenere, Solopaca e Torrecuso ha lanciato l’idea della candidatura per ilriconoscimento Unesco del paesaggio vitivinicolo sannita come patrimonio mondiale dell’umanità.
Per dare forza a questo progetto il nostro Sindaco si è scagliato contro l’installazione dei parchi eolici previsti nei territori di San Lupo, Pontelandolfo e Morcone e contro le perforazioni che hanno come fine quello di ricercare petrolio nel sottosuolo sannita. Forse domani si ricorderà di includere nell’elenco anche la realizzazione della prevista centrale idroelettrica della diga di Campolattaro. A suo parere queste sono le spade di Damocle che pendono sull’obiettivo Unesco.
Vogliamo ricordare al nostro sindaco, che evidentemente o fa finta di non vedere o il nostro territorio non lo conosce affatto distratto da tutt’altre faccende, che spade di Damocle sul nostro territorio si sono già abbattute da diversi anni senza che sia mai stata presa alcuna posizione. Il nostro territorio è attraversato da uno dei fiumi più inquinati della Campania (solo qualche decennio fa era un corso d’acqua limpido e tanti agricoltori lo ricordano molto bene), la parte collinare è stata devastata dalla realizzazione di un’inutile bretella (una parte è stata inaugurata, qualche mese fa, in pompa magna senza nessun pudore dopo circa trent’anni, mentre un’altra versa in uno stato di totale abbandono), la maggior parte dei comuni, tra cui Guardia Sanframondi, non possiedono impianti di depurazione e sversano tutti i rifiuti derivanti dagli impianti fognari nei torrenti i quali sono talmente inquinati da non contenere più nessuna forma di fauna, e dulcis in fundo da qualche anno si è cominciato a fare uso indiscriminato di diserbanti con tutti i gravi problemi che ne derivano.
Dando per scontato che i temi ambientali sono centrali nella salvaguardia dei territori e chiunque dovrebbe fare la sua parte per evitare scempi irreparabili, chiediamo al nostro Sindaco di porre in essere tutte quelle piccole cose realizzabili immediatamente e che possono conservare l’integrità del nostro territorio. Eviti di proporre idee di difficile, se non impossibile, realizzazione e di ergersi a paladino della difesa del territorio. Vogliamo ricordare al nostro Sindaco che è stato uno degli artefici della realizzazione della famosa “incompiuta” Bretella che ha devastato i nostri migliori terreni collinari (tra l’altro, dopo circa trent’anni, ancora non pagati ai rispettivi proprietari), che si scaglia contro l’installazione delle pale eoliche e non si oppone a quelle previste nei suoi terreni (le pale eoliche fruttano un bel gruzzoletto per chi le fa installare sui propri terreni) e che fa sistematicamente uso di diserbanti nei propri vigneti senza neanche dare risposte a chi come noi ha chiesto, in passato, di mettere in atto misure urgenti per evitare tale scempio.
Pensi piuttosto a un regolamento di polizia rurale che preveda la messa al bando dei diserbanti, che eviti la distruzione dei pochi terrazzamenti rimasti che caratterizzano l’orografia dei nostri terreni collinari, che regoli la pulizia dei fossi e delle cunette, che inviti i nostri agricoltori alla messa a dimora di piante che favoriscano la creazione di aree “salva api” dove le api e gli altri insetti impollinatori possano trovare rifugio e polline per nutrirsi, ecc., ecc.
Pensi insieme agli altri sindaci al disinquinamento del fiume Calore e a dotare i comuni di adeguati e funzionali impianti di depurazione. Insomma prima di proporre candidature Unesco irrealizzabiliil nostro Sindaco pensi a eliminare le spade di Damocle esistenti senza prendere in giro i cittadini.
Noi pensiamo che la credibilità sia la migliore risposta a tutte le spade di Damocle invocate.
Certo realizzare quello che chiediamo noi non darebbe titoloni sui giornali e attenzione dei politicanti sparsi in tutta la provincia, ma servirebbe sicuramente a salvaguardare il nostro territorio.
Dopo il business cemento-asfalto-chimica, ecco affacciarsi il business ecologico della tutela delle aree presunte ed apparenti verde. Chissenefrega dell'Unesco! Il verde porterà verdoni!
RispondiEliminacari coraggiosi , non vivendo a Guardia, mi rivolgo spesso al vostro sito per attingere informazioni "non di regime",la vostra è una battaglia persa perchè il cittadino(mi vergogno di chiamarlo così) di Guardia si vende per una mesata a raccogliere l'immondizia, o per lavorare chissà quando al convento ecc...non vedendo da cosa è circondato. Il paese è pieno di immondizia ( centro storico in particolare),il centro storico versa in un abbandono imbarazzante per gli amministratori ,per gli abitanti,perfino per i visitatori.Le strade rurali oramai sono ruscelli da rally.La gestione dei fondi comunali è "perlomeno opinabile". Il Comune viene governato con una tecnica del " ghe pens mi" di berlusconiana memoria...insomma guardiesi tutti VERGOGNATEVI
RispondiEliminaIt 's true Guardia gets worse from year to year, ruled by young politicians who know nothing to do, the mayor and busy to hold your place, people do not realize what a beautiful place to live ... and everything goes to hell.
RispondiEliminabasta che s fann r manfiesta e kakdun abboska r sord, po anna da a kakk figl d papà kakk post
RispondiEliminaIl tempo degli onori presto sarà finito per te..."Principe" !
RispondiEliminaMASSIMO DECIMO MERIDIO comandante dell'esercito del Nord , Generale delle legioni FELIX
Contro la cooperativa la Guardiense;
RispondiEliminacontro l'ARCI;
contro la Misericordia;
contro l'associazione de icoraggiosi;
contro chi voleva un confronto nel PD;
contro gran parte dei Sindaci dei comuni limitrofi;
contro vinalia ed il circolo dei viticoltori;
contro la parte più culturalizzata del Paese;
insomma se sei autonomo e se hai una Laurea vera se inviso ed allontanato.