Al
Responsabile del A.S.L .
BN1 distretto 21- AREA A
SANITA'
ANINALE
Dott.
Antimo Lavorgna
– sede --
Al
Signor Sindaco del Comune
Guardia Sanframondi
Dott.
Floriano Panza
oggetto: Progetto randagismo associazione di
volontariato onlus icoraggiosi.
Dall’avvento
della legge 281/91 a oggi, cittadini, istituzioni locali e associazioni di
volontariato sono stati costretti, loro malgrado, a constatare una vertiginosa
e preoccupante diminuzione degli
stanziamenti destinati al fondo per la lotta all’abbandono e la prevenzione del
randagismo previsti dalla suddetta normativa. Di conseguenza si è arrivati alla
mancata risoluzione del problema del randagismo nonché al fallimento del
contenimento delle nascite mediante sterilizzazione, rilevando con durezza il
fallimento delle istituzioni ,e di tutti gli organismi interessati al problema,
associazionismo compreso, menzionando anche casi specifici di strutture lager
sotto la lente della magistratura.
Va ancora
ricordato che negli ultimi anni, di fatto, si è andata sempre più rafforzando
la figura del cosiddetto "cane di quartiere". Si tratta di una nuova
figura intermedia tra il cane di proprietà ed il cane randagio che, vista la
situazione pocanzi commentata, diverse associazioni animaliste col sostegno di
molti amministratori locali, ipotizzano come valida soluzione per alleviare
l'ormai cronico sovraffollamento dei canili sanitari e dei rifugi.
Sinora il controllo delle popolazioni mediante
limitazione delle nascite è stato affrontato utilizzando la sterilizzazione
chirurgica quale metodo più efficace ed efficiente per adempiervi.
La L. n. 281/91, pur non fornendo indicazioni
operative precise al riguardo, prevedeva che la limitazione delle nascite comunque
venisse effettuata "tenuto conto del progresso scientifico".
A tale lungimirante disposizione si intende fare
riferimento nel proporre l'attuazione di altre metodiche per il contenimento
delle popolazioni di cani randagi.
LA NOSTRA PROPOSTA.
Il primo
atto da considerare, per aiutare l'ASL del territorio ed il Comune di
appartenenza, è quello di fare un monitoraggio dei cani presenti sul
territorio, fotografarli e compilare una vera scheda anagrafica , riportando
anche le zona del Paese dove frequentemente vi avvista l'animale. Inoltre i
volontari dell'associazione onlus icoraggiosi si impegnano non solo al
controllo delle nascite ma anche ad assicurare ai “cani di quartiere” anche una
alimentazione sufficiente ed un sufficiente trattamento antiparassitario (
tramite donazioni offerte dai cittadini di Guardia S.) per controllare la
presenza di parassiti ematofagi e pappatacei.
Le alternative alla sterilizzazione chirurgica da
prendere in considerazione sono rappresentate da diversi metodi contraccettivi.
E' interessante notare che alcuni di questi
possono essere considerati "di ritorno" da studi e ricerche
finalizzate alla contraccezione umana.
La
proposta de icoraggiosi non contraddice assolutamente le normative vigenti
sulla prevenzione del randagismo , bensì
affianca l'ASL di competenza e l'Ente Comune per rendere più efficace la
prevenzione al randagismo è favorire le adozioni.
Il
metodo contraccettivo che verrà usato su
un animale sarà solo per un periodo limitato così si darà tempo alle Istituzioni
Sanitarie e Comunali di sterilizzare
chirurgicamente gli animali, a questo
punto l'associazione si impegnerà per l'adozione della cagna sterilizzata e
controllerà chimicamente tutte le femmine vaganti presenti sul nostro
territorio(Ci impegneremo anche a segnalare le cagne che se sterilizzate
chirurgicamente sarebbero immediatamente adottate). Questa metodica
comporterà il contenimento delle
cucciolate indesiderate e indirettamente , col tempo , si allevierà la
pressione demografica dei nuovi nati sul canile convenzionato con il nostro
Comune.
Per
questo ed altri motivi, che in seguito descriveremo, noi proponiamo per il
controllo momentaneo delle nascite la metodica ormonale:
Il primo
motivo è l'economicità del trattamento , che sotto direzione
medico-veterinaria, viene fatta all'animale in modo che in un periodo di medio
tempo diminuisce la pressione demografica dei cuccioli nuovi nati, dapprima in
paese e poi al canile convenzionato,da considerare importante è anche la
riduzione dell'aggressività dei maschi adulti nel periodo dell'estro delle
femmine ed evitare i famosi ”branchi urbani” spesso pericolosi per i cani
stessi, i pedoni, gli automobilisti e
motociclisti.
La somministrazione di ormoni sessuali per il
controllo della fertilità è stato il metodo che ha inaugurato l'era della
contraccezione moderna. Inizialmente le strategie d'intervento prevedevano
nella femmina l'inibizione della fertilizzazione e/o dell'annidamento
dell'ovulo nell'utero. Nel maschio si ricorre all'uso di sostanze ad
azione antitestosterone. Questo provoca forti alterazioni comportamentali e
fisiche nell'animale che rendono di fatto inutilizzabile il metodo.
Nelle
femmine, invece si sono raggiunti buoni risultati soprattutto con farmaci che
agiscono sull'apparato riproduttivo femminile. Il principio di base è
costituito dalla somministrazione di progesterone ed estrogeni che
interferiscono con la produzione endogena degli stessi ormoni bloccando i
fenomeni legati all'ovulazione e/o all'annidamento.
Metodiche
di somministrazione
per via
orale ( nel nostro caso non adottata):
La tecnica è
applicabile anche in veterinaria con l'obiettivo ad esempio di controllare la
riproduzione animale. Tuttavia mentre la somministrazione orale rappresenta un
grosso vantaggio nella contraccezione umana, in veterinaria questo
rappresenta invece un grosso limite in quanto occorre stabilire delle strategie
di somministrazione che vanno dalla non sempre facile immobilizzazione
dell'animale (da ripetere ogni giorno) alla somministrazione del farmaco con il
cibo. Quest'ultima strategia di somministrazione implica diversi problemi:
il farmaco deve essere palatabile ed eclissabile organoletticamente nel cibo,
fenomeni fisici come il calore (derivante dall'eventuale cottura dei cibi o dal
sole) possono alterare il farmaco, risulta difficoltoso rispettare il giusto
dosaggio individuale in popolazioni libere, ci possono essere interazioni con
il cibo che ne possono ridurre o esaltare le attività, eventuale inappetenza
nell'animale ( ad es. in estate).
Per
ultimo non va trascurato che una certa quantità di farmaco può essere dispersa
con il cibo nell'ambiente con conseguenti problemi di natura
ecotossicologica.
Somministrazione sottocutanea.
Gli inconvenienti legati alla somministrazione orale
possono essere superati utilizzando preparazioni contraccettive iniettabili.
Questi preparati contengono ormoni dispersi in una soluzione oleosa che
garantisce una lenta cessione del farmaco. L'ormone che costituisce queste
preparazioni è solitamente un derivato del progesterone. Queste preparazioni
possono essere attive per parecchi mesi come il dimedrossiprogesterone acetato
(DMPA) oppure il noretisterone enantato
(NET-EN).
Il metodo è molto efficace e presenta i seguenti
vantaggi:
diminuizione dell'endometriosi e della misura
dei fibromi, innalzamento della soglia delle convulsioni sistemiche. Questi
vantaggi si ottengono grazie all'effetto combinato di inibizione
dell'ovulazione, di riduzione del muco cervicale e di soppressione
dell'annidamento dell'ovulo a livello dell'endometrio.
Il DMPA presenta tuttavia un potenziale cancerogeno
sulla ghiandola mammaria. Infatti oltre
alla potenziale azione cancerogena sulla ghiandola mammaria si aggiungono altri
effetti collaterali quali: iperplasia cistica endometriale, soppressione
adrenocorticale. Questi effetti sono comuni a tutti i progestinici.
L'incidenza di questi effetti, però, si è
drasticamente ridotta dopo l'introduzione dei progestinici di nuova
generazione.
Questa
potrebbe essere una soluzione soddisfacente per il controllo della fertilità
nell'animale. Questa tecnica richiede soltanto l'immobilizzazione dell'animale
e rispetto alla tecnica chirurgica non prevede anestesia, uso di antibiotici e
taglio dei tessuti( di conseguenza ,molto economica). Inoltre, come tutti i
metodi ormonali è reversibile ma, a differenza degli altri, ha il vantaggio di
estendere gli effetti per un periodo di tempo abbastanza lungo.
Insomma
la somministrazione sottocutanea di questi farmaci per un tempo limitato, in
attesa della sterilizzazione chirurgica
effettuata dall'ASL di competenza, può essere una pratica
percorribile per l'ASL del nostro
distretto e per il nostro Comune .
Grazie
Il Presidente
Dott. Gaetano Morone
Responsabile
Randagismo
Sig.ra Manuela
Pingue