Basta valorizzare il territorio ed il turismo può divenire uno dei filoni economici di maggior rilievo del Sannio. Ne è convinto l’assessore provinciale Carlo Falato, che illustra quanto realizzato in questo primo anno di attività. Assessore Falato, cosa sta facendo a favore del turismo nel Sannio? «Stiamo mettendo in campo politiche e strategie di valorizzazione del territorio con progetti credibili e tematiche proprie del nostro territorio che ha straordinarie giacenze dal punto di vista paesaggistico, ambientale e culturale. La programmazione degli investimenti finanziari europei e regionali può essere ottimale nella misura in cui si occupi di rendere l'opzione turistica efficace e produttiva: ma per ottenere questo bisogna fare del Sannio un attrattore vero. E’ importante che le nostre iniziative lascino dunque il segno: è il caso di quanto abbiamo programmato a favore dei borghi e dei centri storici. Ci tengo a dire che abbiamo cercato di incidere anche sulla sensibilità dei cittadini residenti affinché essi stessi sappiano ri-trovare ed apprezzare la propria realtà e riscoprirla nel suo intrinseco, immenso valore. E’ complicato, paradossalmente, valorizzare le unicità e le ricchezze del Sannio proprio perché esse sono molte e diffuse: i motivi di potenziale interesse sono tali e tanti che è faticoso trovare una idea-guida che possa abbracciarli tutti». Può elencare qualcuna delle iniziative assunte dalla Provincia? «Partiamo da quella più recente: abbiamo aderito al “Comitato Festival delle Province - Rete italiana di cultura popolare”. Istituito nel 2004 dalle Province di Torino e di Cuneo, il Comitato oggi è una rete policulturale di 15 enti, cui si sono aggiunti anche l’Associazione Slow Food ed il Teatro delle Forme, con il fine di salvaguardare le tradizioni popolari locali, facendo emergere le culture dei segni, delle opere, della musica, della poesia, della parola, dei costumi e delle feste, insomma tutto quanto è profondamente radicato nei territori delle province italiane. Il Comitato, che ha una “pool direzionale”, guidato dal prof. Gianluigi Bravo, docente di Antropologia Culturale all’Università di Torino e composto studiosi di tradizioni popolari, si adopera, con studi, ricerche, attività didattiche, manifestazioni, affinché le tradizioni e le diverse espressioni della cultura popolare possano essere riscoperti, tutelati, valorizzati e contestualizzati nel solco della modernità. Un primo risultato che ci attendiamo è un Festival di valenza nazionale per il prossimo mese di settembre». Prima parlava di iniziative diffuse sul territorio e per i borghi. «Infatti, la rassegna “Raccontami – Itinerari del Sannio”, realizzata con Art Sannio Campania e la Compagnia teatrale Solot per la direzione di Michelangelo Fetto, è stato, insieme, un contenitore di eventi ideato per arricchire l’offerta culturale sannita, uno strumento di promozione e valorizzazione del patrimonio storico architettonico, ed un’occasione per mettere in luce professionalità e capacità espressive teatrali. Otto comuni hanno fatto da scenario a rievocazioni di vicende storiche, rivissute in costume da attori non professionisti: gli splendidi borghi e i centri storici sono stati il palcoscenico ideale. Le nostre belle realtà hanno mostrato i loro tesori». Pensa che bastino questi strumenti ai fini della promozione del territorio? «Ne abbiamo utilizzato diversi. Penso alla trasmissione RAI su Padre Pio, andata in onda di recente; abbiamo promosso documentari e servizi su importanti reti satellitari e la presenza su acclamate Guide di promozione, come quella recentissima dedicata alle isole del Golfo di Napoli e alla Costiera amalfitana, nella quale abbiamo inserito un percorso verso l’entroterra montano. Credo che l’investimento sia stato molto efficace». Quali sono i prossimi appuntamenti in calendario? «La Rassegna “Colori Sonori”, con il direttore Gennaro De Piano, è un altro momento importante per dimostrare la capacità di questo territorio dio accogliere culture e sensibilità musicale fondendole in un unico grande contenitore di emozioni universali e senza confini. “Sannio Film Festival” è un altro contenitore di ormai consolidata ed apprezzata valenza nazionale ed internazionale, dovuto al coraggio visionario di Remigio Truocchio, e che la Provincia cordialmente incoraggia proprio per la sua capacità di fondere la storia e l’arte, e cioè la meravigliosa Sant’Agata de’ Goti, con il cinema, mezzo di comunicazione, strumento di creazione poetica, di analisi storica e psicologica, di costume. Stiamo poi lavorando ad una rievocazione della storica battaglia delle Forche Caudine ed un altro sui bombardamenti del 1943 su Benevento. “Mani D’Autore, viaggio nella creatività del Bianco”, infine, è un percorso, quest’ultimo, che si articola nei comuni di San Salvatore Telesino, Telese Terme, Castelvenere, San Lorenzello, Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Guardia Sanframondi».