mercoledì 13 febbraio 2013

Riflessione politica

Dopo qualche giorno di disintossicazione dalla politica e dagli impegni amministrativi, la realtà delle ultime vicende appena consumatesi, e di quelle in corso, prendono forma e sostanza al punto che sono sollecitato a provare a darne una qualche interpretazione.


La prima riguarda il PD di Benevento.

Il PD il mio partito (ormai molto più che ex partito) che ho contribuito a formare partecipando alle prime primarie che mi videro eletto nell'assemblea costituente regionale ed a sostegno di Walter Veltroni; partecipando attivamente alle primarie per l'elezione del segretario nazionale del PD, sostenendo PierLuigi Bersani ed Enzo Amendola come segretario regionale, contro il pensiero dominante provinciale che sosteneva Dario Franceschini. ... è incredibile pensare che tutti quelli che hanno avversato Bersani alle primarie del 2009 oggi ne sono i principali sostenitori, mentre invece chi lo aveva sostenuto, in buona parte sono stati estromessi e costretti a fare altre scelte. Ho dato la mia disponibilità, nottetempo, alla vigilia delle presentazioni delle liste per le elezioni regionali del 2010: mi si chiedeva un impegno diretto come candidato del PD proprio per non disperdere i voti di un'area politica provinciale (quella che aveva poi sostenuto Bersani Segretario nazionale) necessaria per raggiungere il quorum e far eleggere un rappresentante del Sannio in consiglio regionale, nella figura di Umberto del Basso De Caro. Come ben sapete, Francesco Nardone, ritornò sui suoi passi ed accettò la candidatura alle regionali e quindi non vi fu più bisogno del mio sacrificio in nome del PD. Fatto sta che tutti partecipammo a sostenere i nostri candidati ed il risultato fu l'elezione del Consigliere Regionale Umberto De Caro.

Il PD provinciale, oggi, non riesce più a garantire l'agibilità politica di chi, all'interno del partito, cerca di definire una azione di innovazione, di posizionamento critico, badate bene, non verso le persone, ma verso questioni di carattere generale che interessano la vita dei cittadini del Sannio. Nel PD provinciale funziona così: o si è allineati a quelli che sono i “tic tac” (per dirla alla Cesaro) del “capo” non ufficiale o si è fuori!!! Alla faccia del democratico Partito Democratico!!!

Ritenevo infatti strana la condizione rispetto alla quale, nell'intervallo che va dal 21 gennaio (giorno in cui il Presidente della Provincia mi ha revocato le deleghe) e giorno in cui, immediatamente, ho messo nelle mani del Segretario Provinciale le dimissioni da assessore provinciali, fino al giorno 28 gennaio in cui ho rassegnato le dimissioni al presidente, non veniva ufficialmente espressa dal PD nessuna valutazione in merito..... anzi avveniva una cosa strana: ricevevo telefonate che mi chiedevano se ne avessi parlato con il “capo” non ufficiale, ed io rispondevo che per me bastava aver inviato una nota, peraltro pubblica, al Segretario Provinciale del PD e che da lui mi sarei aspettato una risposta. Cioè, per essere più chiari, agli inviti a “mettersi la livrea” ed andare a Canossa per dichiarare fedeltà incondizionata al “capo” non ufficiale rispondevo che per me esistevano organismi e persone legittimate nel PD che avrebbero dovuto esprimersi e che questo modo di fare ledeva la dignità di un partito che si dichiara democratico!

Fatto sta che ad oggi, il PD non si è degnato nemmeno di dare una risposta alla mia missiva; non ha ritenuto necessario nemmeno avere dal sottoscritto la testimonianza personale del perchè ho deciso di non andare più alle riunioni di giunta provinciale, cose peraltro che ho sempre manifestato a diversi dirigenti del partito!

E qui si innesta la seconda riflessione: il PD a Benevento è consapevole di cosa sta sostenendo e dove sta portando la nostra comunità sannita?

A leggere gli avvenimenti di questi ultimi giorni, pare proprio di no!

Non si sentono temi specifici che riguardano il nostro Sannio, si mette la polvere sotto al tappeto, cercando di attaccare il proprio avversario piuttosto che parlare di quale impegno per il territorio si vuole garantire. Ed allora sono scomparsi i temi riguardanti la soppressione delle province; la salvaguardia del territorio (problemi ambientali, trivellazioni varie, frane, ecc.); la riorganizzazione in generale dell'architettura delle Istituzioni locali ( si consentono la formazione di aggregazioni di comuni senza pareri di compatibilità con le programmazioni degli enti sovracomunali; la riorganizzazione della giustizia sul territorio, con la soppressione di sezioni distaccate di Tribunali e Giudici di pace, senza omettere il fatto di aver speso diversi milioni di euro per caserma Guidoni che doveva ospitare la scuola di magistratura, che è andata a Firenze; del fatto che dal 2010 si è decuplicato il numero delle imprese che hanno dichiarato fallimento nel Sannio, e di quali iniziative si possono concretamente mettere in essere per evitare il totale disfacimento del tessuto produttivo provinciale; della legalità come fattore di sviluppo, non basta dire siamo per la legalità.... ecc..

Sulla questione legalità bisogna prendere una posizione chiara!!: nelle vicende ultime che hanno riguardato il comune di Benevento, il PD avrebbe dovuto correttamente mettere in chiaro le cose, applicando il codice etico! Avrebbe dovuto confidare nella magistratura con la speranza di un proscioglimento dalle pesanti accuse degli indagati, nelle more sospendere le persone coinvolte dal PD e rilanciare con forza i temi della legalità!! A me dispiace molto dirlo ma i messaggi che il PD dà alla comunità provinciale non sono chiari sotto questo aspetto: vi è una indagine con accuse pesantissime in cui il magistrato scrive ‘nel più rozzo favoritismo e nel mercinomio della funzione, non più svolta nell’interesse esclusivo della collettività, ma per perseguire utilità ed interessi privati propri, di familiari, di persone o imprese amiche; e ancora ‘emerge in particolare la mediocrità del personale tecnico e dirigente…che a parte la palese disonestà manifestata…appare del tutto inadeguato. I dirigenti e i tecnici vengono fuori…come i vasi di coccio di manzoniana memoria, stretti nella morsa costituita da una parte dall’arroganza dei politici disonesti e dall’altra dalle blandizie e dai favori offerti da imprenditori spregiudicati…’; infine la struttura burocratica del Comune di Benevento risulta aver abdicato alla funzione pubblica (di imparzialità, indipendenza e autonomia) ‘mostrandosi indifesa e debole di fronte agli abusi di potere e alla corruttela di alcuni dei politici eletti…’. ed il PD che fa!!? tutti a cena appassionatamente, candidati, funzionari comunali, amministratori, controllori, controllati .... non è proprio una bella immagine!!!

Ultimissima considerazione la vorrei rivolgere direttamente a Pierluigi Bersani: caro Segretario, ti ho votato quando sei diventato segretario nazionale, ho sostenuto tutte le campagne che il PD ha effettuato sul territorio, ma questa volta non avrai il mio voto e non avrò motivazioni per spendere nessuna buona parola per te, per le riflessioni che ho sopra esposto e per il fatto di essere stato emarginato dal PD provinciale. Con tutta franchezza, per le questioni che sono sul tappeto e per come vengono gestite, ne sono anche stato contento.

Guardia Sanframondi 11/02/2013
Ing. Carlo Falato

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