Riceviamo e pubblichiamo
L’amministrazione comunale ha realizzato
una serie di incontri finalizzati a condividere con la cittadinanza le linee
guida da seguire in vista dell’imminente adozione del PUC (l’ultima riunione si
è tenuta presso la Cantina Sociale La Guardiense).
Sin dall’inizio, ci siamo chiesti:
PUC condiviso con chi ?
Il Gruppo di opposizione “Noi
Tutti per Guardia” (portavoce di 1.600 cittadini) non è mai stato interpellato
sull’argomento.
Il PUC rappresenta uno
strumento destinato a produrre effetti per l’intera comunità. Pertanto, le
modalità circa la sua adozione sarebbero dovute essere condivise innanzitutto
con il Gruppo d’opposizione.
Pur tuttavia, il nostro mancato
coinvolgimento non ci meraviglia affatto. Difatti, sappiamo benissimo che
questa amministrazione è capeggiata da un “padre - padrone”, il quale,
ignorando e snobbando le idee altrui, pretende semplicemente l’accettazione
devota e riverente delle decisioni assunte nel proprio splendido isolamento.
Condividere non significa semplicemente
invitare i cittadini ad alcune riunioni farsa o concedere loro la possibilità di
apportare contributi sul tema tramite forum su internet o messaggi di posta
elettronica.
Una reale condivisione del PUC,
invece, avrebbe richiesto il coinvolgimento della comunità fin dalle fasi
iniziali della sua adozione. Ed a partire proprio dai tecnici incaricati di
redigere il progetto.
Non siamo stati coinvolti nella
scelta dei progettisti poiché le nostre preferenze sarebbero indiscutibilmente cadute
su tecnici guardiesi che nulla hanno da invidiare ai colleghi di altri paesi.
Ciò detto, cercheremo di
spiegare le ragioni per cui l’amministrazione in carica ha provveduto a
nominare, in totale autonomia ed alla faccia della condivisione, il solito
Architetto Bove.
L’Architetto Bove, pur non venendo
mai nominato nelle note propagandistiche dell’amministrazione, è il vero
artefice ed ideatore del PUC. Ne è la mente. La sua mancata menzione nei suddetti
scritti promozionali (nei quali si cita esclusivamente la figura del Prof.
Turco) denota una certa “vergogna” nella maggioranza.
Acquistata la faccia pulita del
Prof. Turco per la modica cifra di circa 10.000,00 euro, il Sindaco si è
giustamente preoccupato di metterla in bella mostra ed esibirne la presenza in
ogni occasione utile, lasciando credere che proprio questi fosse l’estensore
del progetto.
In realtà, il tutto è gestito esclusivamente
dall’Architetto Bove.
Lo stesso Bove che, chiamato a
dirigere l’ufficio tecnico nell’anno 2000, venne apostrofato dall’attuale Sindaco (allora
all’opposizione) con frasi irripetibili che ne criticavano capacità e competenze professionali.
Evidentemente, il tempo passa.
E con esso cambiano i gruppi d’affari. Il brutto anatroccolo di una volta si è
magicamente trasformato nell’odierno candido cigno con il quale è conveniente
stringere proficue alleanze. Per coloro che non lo ricordassero, stiamo parlando
dello stesso Architetto Bove (un vero e proprio assessore aggiunto) che ha
gestito a proprio piacimento la gara d’appalto per i lavori di risanamento di
Casa Marotta - Romano (avviati con 3 anni di ritardo in seguito allo
smascherato tentativo di favorire imprese forestiere a lui amiche).
Il Sindaco, da noi ragguagliato
circa tali irregolarità, rimaneva dapprima silente (a lui, evidentemente, la
situazione era conveniente) e successivamente, constatata l’impossibilità di
portare a termine l’illegittimo bando di gara, produceva nuovi atti.
Quell’Architetto Bove
illegittimamente nominato per ben due volte alla guida della commissione
giudicatrice del concorso per l’assunzione di un tecnico comunale (anch’esso
condotto in maniera illegittima come confermato dalla denuncia di brogli
inoltrata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento da ben
21 partecipanti).
Stiamo parlando dello stesso Architetto
che si è illegittimamente appropriato del progetto afferente la villa comunale
(con il quale l’unico spazio verde presente nel centro abitato è stato
trasformato, per la cifra di circa 50.000,00 euro, in una piattaforma di
cemento armato utile a nulla).
Sempre in riferimento alla
villa comunale, è impossibile dimenticare che l’Architetto Bove sottoscrisse
l’avvenuta regolare esecuzione dei lavori in un momento antecedente alla loro
ultimazione (il cui completamento non è, peraltro, mai avvenuto).
In particolare, accertò (in
maniera falsa ed illegittima) l’avvenuta esecuzione della fontana - zampillo e la
corretta sistemazione del rimanente spazio verde (è sufficiente recarsi sul
posto per constatare la falsità della dichiarazione).
Il Sindaco, seppur prontamente
informato sui fatti, non produceva alcun atto e non forniva alcuna risposta (a
lui, evidentemente, ancora una volta la situazione era conveniente).
L’attento scolaro delle elementari
(che, credendo ingenuamente nel PUC condiviso, ha suggerito l’incremento del
verde pubblico) forse non sa di aver rivolto la richiesta ad un’amministrazione
che si è contraddistinta per la cementificazione delle aree verdi già
esistenti.
Stiamo parlando di
quell’Architetto Bove che, invocando (incredibile ma vero) l’art. 3 del Codice
della Strada per modificare il vigente Piano Regolatore Comunale, ha concesso
licenze edilizie illegali ed insanabili all’esclusivo fine di far felici gli
amici del Sindaco. Ancora una volta, le attente denunce del nostro Gruppo al
Primo Cittadino non hanno sortito alcuna risposta o effetto (anche questa volta
la situazione gli era conveniente).
Per non elencare le
innumerevoli certificazioni “allegre” rilasciate dal citato Architetto durante
la sua permanenza come responsabile dell’ufficio tecnico comunale.
Al cospetto dei citati
gravissimi fatti, di quale PUC condiviso si vuole parlare ?
Il PUC è già stato spartito tra
il Sindaco ed il suo “bravo” Architetto.
Nessun altro potrà partecipare
alle scelte unilateralmente “condivise” dalla scellerata coppia.
I giochi sono fatti. “Tutto il
resto è noia”. Una squallida farsa. La faccia pulita del caro Professore Turco è
stata malamente utilizzata per mascherare un’azione amministrativa
contrassegnata da ampi lati oscuri ed evidenti opacità.
A prescindere dalle aspettative
dei bambini delle scuole elementari, il primo atto che l’Architetto Bove
adotterà tramite il PUC consisterà nel sanare le concessioni edilizie da lui illegittimamente
rilasciate ad amici del Sindaco su aree sottoposte a vincolo di inedificabilità
assoluto.
La
nomina dell’Architetto Bove, a suo tempo, ci fece esclamare “ANCORA TU”
E, contestualmente,
parafrasandolo una nota canzone di Battisti, ci chiedemmo
Architetto Bove, MA NON
POTEVAMO NON VEDERCI PIU’
“Noi
Tutti per Guardia”
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