venerdì 29 novembre 2013

PUC (Piano Urbanistico Comunale)

In questi giorni a Guardia si susseguono riunioni, consultazioni pubbliche e private, mirate a raccogliere le esigenze di portatori di interesse al fine di recepirle nel PUC che dovrà essere adottato nei prossimi mesi. Sono state indette delle riunioni pubbliche nei pressi di Aziende vitivinicole, e si è annunciata una riunione finale presso La Guardiense il prossimo 4 gennaio 2014 prima della adozione del Preliminare di Piano. Sono sicuro che la scelta di utilizzare delle Aziende Vitivinicole, valga già da se un premio da parte dell'Associazione Nazionale delle Città del Vino. Poi si apprende che si è voluto utilizzare un metodo innovativo di condivisione in cui tutti possono dare un proprio contributo collegandosi ad un link sul portale del comune di Guardia Sanframondi. Il tutto viene chiamato "PUC condiviso", e definita EPP (Esperienza Partecipativa Pilota) la metodologia adottata.
Una prima osservazione: ci apprestiamo a mettere in campo una pianificazione urbanistica per il territorio di Guardia Sanframondi dopo quasi trenta anni di un PRG, forse sarebbe stato il caso di valutare cosa è successo con la pianificazione urbanistica fin qui utilizzata, quali gli effetti prodotti, quali programmazioni sono andate a buon fine,  se e come sia migliorata la vivibilità, quali i maggiori spazi attrezzati a servizio della popolazione guardiese. Ritengo questo un atto dovuto, preliminare ad una discussione di cosa vogliamo sia per il futuro il nostro paese! Non fosse altro perchè abbiamo la singolarità che uno dei maggiori artefici della definizione del Piano Regolatore Generale ancora in vigore, sarà obtorto collo, il maggiore protagonista della definizione del Piano Urbanistico Comunale adesso.
Ma aldilà della valutazione di ordine politico su cosa il PRG abbia prodotto, vi è una necessità di natura tecnica da tenere presente e cioè, come in tutte le programmazioni, l'analisi del contesto esistente relativamente alla viabilità, agli insediamenti produttivi, al carico abitativo, alle mutate esigenze legate alle attività economiche, alla definizione di cosa rappresenta il centro antico e quali problematiche risiedono al suo interno, alla definizione delle emergenze ambientali e paesaggistiche, la qualità e quantità dei servizi esistenti : cioè quel documento preliminare che fotografa una situazione esistente da cui poi svolgere gli indirizzi che emergono in un processo di condivisione.
Collegandosi al sito del PUC condiviso, non vi è traccia di documentazione del genere, nemmeno dei verbali delle riunioni che si sono già svolte! Per la verità non vi è nessun tipo di documentazione consultabile, se non una deliberazione della camera di commercio, un articolo sulla riunione degli ambasciatori delle Città del Vino, ed un documento prodotto dalla Città del Vino che si riassume in questo passaggio: "il paesaggio rurale non può più essere “affidato” alle dinamiche economiche spontanee, ma può e deve essere oggetto di pianificazione urbanistica, né più né meno che le aree d’insediamento urbano". Quindi una maggiore attenzione sul paesaggio come elemento sostanziale della pianificazione urbanistica.

Non si conoscono, altresì, quali siano gli elementi progettuali su cui si vuole svolgere un dibattito, non esistendo nemmeno una bozza di documento di indirizzi su cui discutere.

Una domanda. Ma cosa dobbiamo condividere!!!?

Se il dibattito si svolgerà con documentazione idonea ci cercherà anche di dare un contributo, viceversa si aspetterà che si adotti il piano per produrre le osservazioni su documentazione certa, con l'esplicitazione di quelle che si ritengono debbano essere le scelte per lo sviluppo del nostro paese.

Una notazione storica, per concludere.
Nel 2006, così come correttamente riportato, su istanza del sottoscritto, a nome dei comuni di Guardia Sanframondi, San Lupo e San Lorenzo Maggiore, inoltrammo richiesta per avere un finanziamento al fine di redigere il primo PUC intercomunale in Regione Campania. La regione lo finanziò con circa 102.000,00 €, gli stessi fondi che si stanno utilizzando adesso (quota relativa a Guardia € 53.000,00 circa), e ci fu anche un primo incontro pubblico al fine di definire un approccio con la popolazione con un documento che ho ritrovato nelle mie carte.
La considerazione è la seguente, quel finanziamento era finalizzato a cercare di definire insieme una serie di funzioni che potessero essere utili per i territori di tutti e tre i comuni, essere da esempio per l'intera Regione Campania e consolidare quel percorso iniziato con la condivisione del servizio di raccolta dei rifiuti e l'avvio della raccolta differenziata. Un esempio per tutti: a che servivano sui tre comuni tre aree per insediamenti produttivi? Oggi ne abbiamo una a San Lupo, una a San Lorenzo Maggiore entrambe inutilizzate. Ne prevediamo comunque una anche a Guardia? Devo constatare che quella idea è tramontata. San Lupo si è sfilato, e San Lorenzo Maggiore e Guardia Sanframondi, si sono accordati per condividere soltanto il processo di condivisione!
Ing. Carlo Falato

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