In questi
giorni a Guardia si susseguono riunioni, consultazioni pubbliche e private,
mirate a raccogliere le esigenze di portatori di interesse al fine di recepirle
nel PUC che dovrà essere adottato nei prossimi mesi. Sono state indette delle
riunioni pubbliche nei pressi di Aziende vitivinicole, e si è annunciata una
riunione finale presso La Guardiense il prossimo 4 gennaio 2014 prima della
adozione del Preliminare di Piano. Sono sicuro che la scelta di utilizzare
delle Aziende Vitivinicole, valga già da se un premio da parte
dell'Associazione Nazionale delle Città del Vino. Poi si apprende che si è
voluto utilizzare un metodo innovativo di condivisione in cui tutti possono
dare un proprio contributo collegandosi ad un link sul portale del comune di
Guardia Sanframondi. Il tutto viene chiamato "PUC condiviso", e
definita EPP (Esperienza Partecipativa Pilota) la metodologia adottata.
Una prima
osservazione: ci apprestiamo a mettere in campo una pianificazione urbanistica
per il territorio di Guardia Sanframondi dopo quasi trenta anni di un PRG,
forse sarebbe stato il caso di valutare cosa è successo con la pianificazione
urbanistica fin qui utilizzata, quali gli effetti prodotti, quali programmazioni
sono andate a buon fine, se e come sia
migliorata la vivibilità, quali i maggiori spazi attrezzati a servizio della
popolazione guardiese. Ritengo questo un atto dovuto, preliminare ad una
discussione di cosa vogliamo sia per il futuro il nostro paese! Non fosse altro
perchè abbiamo la singolarità che uno dei maggiori artefici della definizione
del Piano Regolatore Generale ancora in vigore, sarà obtorto collo, il maggiore
protagonista della definizione del Piano Urbanistico Comunale adesso.
Ma aldilà
della valutazione di ordine politico su cosa il PRG abbia prodotto, vi è una
necessità di natura tecnica da tenere presente e cioè, come in tutte le
programmazioni, l'analisi del contesto esistente relativamente alla viabilità,
agli insediamenti produttivi, al carico abitativo, alle mutate esigenze legate
alle attività economiche, alla definizione di cosa rappresenta il centro antico
e quali problematiche risiedono al suo interno, alla definizione delle
emergenze ambientali e paesaggistiche, la qualità e quantità dei servizi
esistenti : cioè quel documento preliminare che fotografa una situazione
esistente da cui poi svolgere gli indirizzi che emergono in un processo di
condivisione.
Collegandosi al sito del PUC condiviso, non
vi è traccia di documentazione del genere, nemmeno dei verbali delle riunioni
che si sono già svolte! Per la verità non vi è nessun tipo di documentazione
consultabile, se non una deliberazione della camera di commercio, un articolo
sulla riunione degli ambasciatori delle Città del Vino, ed un documento
prodotto dalla Città del Vino che si riassume in questo passaggio: "il
paesaggio rurale non può più essere “affidato” alle dinamiche economiche
spontanee, ma può e deve essere oggetto di pianificazione urbanistica, né più né
meno che le aree d’insediamento urbano". Quindi una maggiore attenzione
sul paesaggio come elemento sostanziale della pianificazione urbanistica.
Non si conoscono, altresì, quali siano gli
elementi progettuali su cui si vuole svolgere un dibattito, non esistendo
nemmeno una bozza di documento di indirizzi su cui discutere.
Una domanda. Ma cosa dobbiamo condividere!!!?
Se il dibattito si svolgerà con
documentazione idonea ci cercherà anche di dare un contributo, viceversa si
aspetterà che si adotti il piano per produrre le osservazioni su documentazione
certa, con l'esplicitazione di quelle che si ritengono debbano essere le scelte
per lo sviluppo del nostro paese.
Una notazione storica, per concludere.
Nel 2006, così come correttamente riportato,
su istanza del sottoscritto, a nome dei comuni di Guardia Sanframondi, San Lupo
e San Lorenzo Maggiore, inoltrammo richiesta per avere un finanziamento al fine
di redigere il primo PUC intercomunale in Regione Campania. La regione lo
finanziò con circa 102.000,00 €, gli stessi fondi che si stanno utilizzando
adesso (quota relativa a Guardia € 53.000,00 circa), e ci fu anche un primo
incontro pubblico al fine di definire un approccio con la popolazione con un
documento che ho ritrovato nelle mie carte.
La considerazione è la seguente, quel
finanziamento era finalizzato a cercare di definire insieme una serie di
funzioni che potessero essere utili per i territori di tutti e tre i comuni,
essere da esempio per l'intera Regione Campania e consolidare quel percorso
iniziato con la condivisione del servizio di raccolta dei rifiuti e l'avvio
della raccolta differenziata. Un esempio per tutti: a che servivano sui tre
comuni tre aree per insediamenti produttivi? Oggi ne abbiamo una a San Lupo,
una a San Lorenzo Maggiore entrambe inutilizzate. Ne prevediamo comunque una
anche a Guardia? Devo constatare che quella idea è tramontata. San Lupo si è
sfilato, e San Lorenzo Maggiore e Guardia Sanframondi, si sono accordati per
condividere soltanto il processo di condivisione!
Ing.
Carlo Falato
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