Perché Cerreto è il simbolo del modo futuro di fare sanità in questo Paese, infatti il piano del governo è stato annunciato sabato dal sottosegretario al Welfare. Incalzato, dopo l’annuncio della soluzione-Berlusconi per risanare una Sanità in rosso, privatizzare gli ospedali pubblici. «Rispetto al Veneto e alla Lombardia - aveva annunciato il premier - , in Sicilia e in Campania le spese sanitarie sono del 40% più alte». Dopo i tagli annunciati in Finanziaria, un regalo ai padroni della Sanità privata. Il piano di privatizzazione è dunque qualcosa di più di un annuncio ad effetto. Le nuove joint-venture tra pubblico e privato sono nel programma di Governo. «C’è l’idea di attivare i fondi strutturali per finanziare le opere di riqualificazione degli ospedali con il 50% di finanziamento a fondo perduto e il 50% di project financig», ha spiegato Fazio. «All’interno degli ospedali pubblici, ci saranno delle unità gestite privatamente. Pensiamo che l’ospedale possa diventare una joint venture tra pubblico e privato ed è verosimile che questo possa accadere in Sicilia, Campania, Calabria e Puglia, ma non è detto che non possa avvenire anche in Lombardia». E per giustificare il piano, fango sui nostri ospedali… ecco perché bisogna fermare questa sciagurata ipotesi di gestire la sanità
martedì 30 settembre 2008
Perché la battaglia sul Presidio di Cerreto ?
domenica 28 settembre 2008
Nubi nere sul presidio di Cerreto
Cari amici di Rifondazione,
Stamani abbiamo letto (sul Sannio Quotidiano) la vostra posizione ed in vostro preoccupato appello sul presidio ospedaliero di Cerreto Sannita, come sapete, la nostra associazione ha intrapreso, da qualche giorno, l’iniziativa di firma di una petizione per impedire la chiusura del presidio cerretese. Le motivazioni di tale petizione sono perfettamente coincidenti con le vostre opinioni sulla gestione della sanità in provincia di Benevento. Uniamo le forze per impedire la chiusura, perché come abbiamo ribadito… tutte le volte che una comunità o un territorio perdono un servizio essenziale diventano più poveri, più deboli, più isolati, meno garantiti. Contro la possibile chiusura del Presidio ospedaliero di Cerreto Sannita bisogna unire le forze anche per garantire i lavoratori. Auspichiamo un vostro intervento forte a sostegno di questa iniziativa in particolare e della sanità pubblica in generale, siamo per questo, aperti a azioni che impediscano sacrifici e tagli ragioneristici.
venerdì 26 settembre 2008
Nel Blog in 3 mosse...
giovedì 25 settembre 2008
Voglio vederti parlare
Caro Raffaele,
I coraggiosi salutano con interesse la tua nuova iniziativa editoriale sul web, e per dimostrarlo nei prossimi giorni si provvederà a ‘linkare’ il tuo spazio web sulle nostre pagine. Una piccola sfida per dare corpo al motto d’ingresso che campeggia sul tuo Infosannio … e che testualmente recita … ’ la libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta’ .Ecco, tutto qua, il nostro navigante lettore avrà modo di confrontarsi con le idee che veicoli sul web in modo da confrontarle, giudicarle e valutarle…
Buon lavoro
P.S. a proposito, il nostro motto è ‘il coraggio è una forma di salvezza’
martedì 23 settembre 2008
Lavori e trattative in corso
Il fatto è che se il problema del vice Sindaco non è risolto, in ogni caso ci sono delle trattative in corso. Lunghe, defatiganti e, fino a questo punto, inconcludenti. E’ chiaro, tuttavia, che in prima istanza si è dato corso ad un esperimento che, alla prova dei fatti, non può funzionare. C’è, allora, bisogno di una ricomposizione delle deleghe a suo tempo frantumate e di una riorganizzazione della rappresentanza anche negli enti di cui il Comune è partecipe (ad esempio la Comunità Montana). Il tutto non può che passare attraverso una verifica politica ad ampio raggio nella quale oltre ai rapporti di forza tra le componenti della maggioranza, devono entrare in gioco conoscenze, competenze, impegno, per il migliore assetto negli interessi della comunità e non di singoli o gruppi. Se di queste trattative, al contrario, non si sa niente per essere esse condotte in forma più clandestina che riservata, non si va nella giusta direzione. Sicuramente non sarà accettata alcuna soluzione che presupponga l’attribuzione acritica di deleghe o l’attribuzione fondata su forme di ricatto o che vedano rivendicazioni basate esclusivamente su critici rapporti di forza.
Tempo scaduto...
In passato, ad iniziare dal 6 Marzo 2008, abbiamo ricevuto, come coraggiosi, numerose segnalazioni di cittadini allarmati per le modalità di esecuzione dei lavori di pavimentazione delle strade rurali nel nostro comune. Chiaramente non è possibile definire ' lavori ' questi interventi perché in tutti i cantieri, non esisteva nessun cartello dei lavori che descriva l'opera che si stava realizzando, i tempi di esecuzione, l'impresa esecutrice, i professionisti incaricati per la progettazione, direzione dei lavori, per l'attuazione della sicurezza, l'importo del lavori …
Da quel lontano 6 Marzo 2008 la nostra Associazione a più riprese, con documentazione fotografica alla mano, ha gridato allo scandalo su come sono stati eseguiti i lavori, ed ha , per così dire, suonato un campanello d'allarme per chi deve vigilare, controllare e gestire questi interventi; parliamo di soldi nostri (1 miliardo delle vecchie lire e di 100 milioni di oneri e spese tecniche).
Tutto tace… ed il tempo loro assegnato, è scaduto!
Vuol dire che sarà la magistratura a svolgere controlli e ad indagare sulla metodologia e gestione di questi presunti lavori.
domenica 21 settembre 2008
Medicina peggiore del male...
La questione, ormai annosa, della incompletezza della giunta a seguito delle dimissioni (congelate ?) del Vice Sindaco Raffaele Di Lonardo, non vede ancora soluzione.
O forse si ?
E’ pressoché certo che qualcosa si muova sotto traccia. Con grave pregiudizio, naturalmente, sul piano metodologico.
La soluzione del problema dovrebbe essere oggetto di discussione e di condivisione (mai più caminetti).
Il rischio che si corre , altrimenti, è di curare un male con una medicina che può risultare peggiore del male stesso.