domenica 21 settembre 2008

Medicina peggiore del male...


La questione, ormai annosa, della incompletezza della giunta a seguito delle dimissioni (congelate ?) del Vice Sindaco Raffaele Di Lonardo, non vede ancora soluzione.

O forse si ?

E’ pressoché certo che qualcosa si muova sotto traccia. Con grave pregiudizio, naturalmente, sul piano metodologico.

La soluzione del problema dovrebbe essere oggetto di discussione e di condivisione (mai più  caminetti).

Il rischio che si corre , altrimenti, è di curare un male con una medicina che può risultare peggiore del male stesso.

6 commenti:

  1. Tralasciando il fatto che davo per scontato che il problema vicesindaco fosse già da tempo risolto, non capisco il post ....... cosa si vuol dire che da qualche parte intorno al camino ( ormai anche le temperatura lo consigliano) quattro gatti stanno decidendo il nuovo assessore è vicesindaco alla solita vecchia maniera....... se questo sarà noi non staremo certamente a guardare. Comunque forse è il caso che questa amministrazione prenda di petto il problema da noi posto delle modalità di esecuzione delle vie rurali che lasciano a desiderare prima che si proceda in modo irreversibile verso la denuncia alle autorità competenti.
    Cirano

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  2. Senza partecipazione e metodo...siamo alle solite, il pacchetto è bello e pronto!Tra poco avremo il nome del designato! Viva la democrazia...

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  3. Le trattative lunghe, sotterranee, conducono alle scelte peggiori. Le idee camminano sulle gambe degli uomini e se si scelgono gli uomini adeguati....si chiude il cerchio dell'imbroglio.
    Red Wolf

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  4. si gestisce la cosa pubblica come una faccenda privata. un vice sindaco con tutte quelle deleghe( un sindaco bis) che non espleta il suo mandato e non partecipa ad una giunta da più di un anno. Un sindaco che permette ciò a danno della cittadinanza deve tornare a casa, possibilmente in quel di Ponte. Sul Comune ci sono sempre gli stessi assessori a lavorare. Faccio nome e cognomi: Raffaele Garofano e Antonio Di Santo.

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  5. Siamo alle solite....senza discontinuità al solito metodo di far politica a guardia. "E' ora di cambiare..." non deve essere uno slogan, ma comportamenti quotidiani chiari, certi e univoci. Non si ha certezza di cambiamento, poichè non ci si comporta mai con chiarezza e coerenza nel partecipare a prendere decisoni.

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  6. Ho seguito con interesse la proposta delle 13 tappe nei vari stadi, ultimo quello che a settembre si doveva decidere il da farsi...... mi sono perso qualche passaggio o non è chiaro settembre... di quale anno???
    Gradirei una riposta da i coraggiosi.nowcepgi

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