martedì 11 agosto 2009

Solo rabbia

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Penso di dover dare qualche chiarimento a Raffaele Pengue che attacca scompostamente la proposta di discussione per inserimento nell’elenco del patrimonio immateriale dell’Unesco dei riti settennali. Lo faccio in modo semplice, breve e, mi auguro, chiaro per chi ci legge.

La proposta è partita dal sito www.ritisettennali.info autogestito e autofinanziato da chi scrive. La sezione blog è stata creata con l’intento di alimentare costruttivamente la discussione sull’argomento. Questa proposta partiva da poche considerazioni:

  • Il patrimonio architettonico legato ai riti è in parte compromesso e in stato di abbandono… San Rocco, l’Annunziata, San Leonardo, il centro storico, il convento di San Francesco…;
  • I riti, incontrano, sempre più frequentemente, elementi di difficoltà organizzativa.
  • Il percorso che accoglie lo sviluppo processionale è abbandonato a se stesso, con prospettive di un degrado progressivo;

Queste difficoltà odierne, potrebbero portale nel giro di pochi anni alla scomparsa dei nostri riti. Da qui la proposta di ragionare su da farsi per tentare di risolvere e impedire tale possibilità.

Se questo significa essere ‘nemici interni della comunità … fomentatori della nuova guerra civile scagliata contro ciò che resta della tradizione culturale e civile guardiese’. E ancora … ‘voler uccidere anche la sua Storia, la sua Cultura, le sue Tradizioni, insieme anche all’ultimo brandello di orgoglio di appartenenza’… lo lascio giudicare alla sensibilità e alla intelligenza di chi legge.

L’associazione dè ‘icoraggiosi’, da me sollecitata, ha inteso, insieme ad altri cittadini, contribuire al dibattito con una propria iniziativa spiegata e resa pubblica.       In alternativa a queste semplici considerazioni quale è la tua proposta? ...  Vorrei vederti scrivere, una volta, senza livore !

Giovanni Lombardi

2 commenti:

  1. Caro Giovanni,
    senz’altro Ti scrivo senza livore alcuno: chi mi conosce sa che il sostantivo non fa parte del mio bagaglio razionale e culturale. Comunque, touché. È vero. La mia è Rabbia. Ma non solo, è anche avvilimento, sconforto. L’Orgoglio a questo punto lo lascio aspirare a Te, all’Associazione alla quale sei legato e all’Amministrazione di questo Comune di cui siete un solo album ed una sola famiglia. L’Orgoglio lo lascio aspirare alla “lobby” provinciale bipartisan affetta da tanoressia, la quale, molto probabilmente, attraverso un sistema di finanziamento schermato da operazioni culturali e turistiche di facciata, si appresta a mettere il cappello sull’intera operazione “Riti Settennali del 2010”. Un’operazione, una sorta di “Asso Pigliatutto”, come potrebbe essere ribattezzata questa loro “opa” lanciata sulla prossima manifestazione guardiese, funzionale anche ad un altro abominevole progetto: l’abbraccio tra Business, Politica e Tradizioni. L’Orgoglio lo lascio aspirare al Sindaco “sotto ricatto” Ciarleglio, incapace di sottrarsi a questo “sciagurato” progetto. L’Orgoglio lo lascio aspirare all’ipocrisia dei moralisti mutevoli, trasformisti e voltagabbana dell’ultima ora che predicano bene ma razzolano male e che tengono sotto scacco questa comunità. L’Orgoglio lo lascio aspirare a chi non è libero da bavagli; a chi pur consapevole di tutto ciò è incapace di denunciare questo “golpe” alla sua comunità. L’Orgoglio lo lascio aspirare alla impalpabile voce dell’opposizione di questa comunità. L’Orgoglio lo lascio aspirare a quanti sperano (ingenuamente e, permettimi, pretestuosamente) in un “aiutino” universale per risolvere gli endemici problemi di Guardia e del suo patrimonio storico, artistico e ambientale. L’Orgoglio lo lascio aspirare agli “unti dal Signore”, ovvero coloro che in questa comunità, a tutti i livelli, hanno l’onere e l’onore di governare, e che, invece di salire e scendere le scale di Palazzo Santa Lucia a Napoli, oppure, che so, varcare il portone di via del Collegio Romano a Roma con un congruo numero di idee e progetti per la loro comunità al seguito, continuano impunemente a farsi i “fatti loro” o indugiano davanti la Casa Comunale, quasi temendo che qualcuno o qualcosa gliela possa sottrarre.
    Infine, mi chiedi qual è la mia proposta in merito alle Tue considerazioni? Semplice! In questo paese, se veramente si vuole, se veramente si vuole aspirare l’Orgoglio di appartenenza, se reagiamo tutti insieme a questa girandola di anomalie con le quali oggi si coltiva il malaffare e la bassa politica - i veri nemici interni della comunità, “ i fomentatori della nuova guerra civile scagliata contro ciò che resta della tradizione culturale e civile guardiese” -, è ancora possibile costruire qualcosa di importante. E questo lo si può fare soltanto liberiamoci dalla gabbia mentale in cui tutti, chi più chi meno, siamo imprigionati.


    Raffaele Pengue

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  2. Mi piace il tono, ora, con il quale dialoghi. Pur non condividendo, ovviamente, alcune tue considerazioni trovo importante ogni contributo per superare quella che tu chiami ‘girandola di anomalie’.

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