sabato 20 ottobre 2012

Il PD e i rottamatori!

Riceviamo e pubblichiamo

In questi giorni i media non fanno altro che parlare dei partiti e dei loro scandali, dei movimenti dell'antipolitica, dell'indignazione dei cittadini, di come si sceglie il candidato per le prossime elezioni attraverso le primarie, come sarà la prossima legge elettorale..... e così via!
Il centrodestra con la fuoriuscita di Berlusconi e con gli effetti negativi del Berlusconismo, con la rottura con la Lega Nord, con alle spalle una esperienza di governo non esaltante non vive un momento di particolare grazia. Ma la cosa che a me interessa è cercare di porre alcune riflessioni sul mio campo politico che è il centrosinistra, che comunque non vive una situazione meno complessa del centrodestra. Di poche cose c'è certezza, ma che abbiano un'alta probabilità di verificarsi si può ritenere assodato: il centrosinista alle prossime elezioni politiche ha un'alta probabilità di vincere le elezioni e di governare!
E qui viene il bello!!! “deve governare”! ...ed allora vengono fuori le ansie da prestazione, ...le contraddizioni tra centristi e sinistri....tra Vendola e Casini.... tra Bersani e Renzi nello stesso PD..
tutte quelle incertezze che lasciano perplessi i cittadini i quali, evidentemente provati da questi ultimi anni di crisi, non hanno alternative che lanciare dei messaggi di dissenso o attraverso la predisposizione al “non voto” o attraverso l'adesione a questo o quel movimento che incarna il sentimento di avversione contro la politica.
Ma veniamo al PD. Il PD (Partito Democratico) in qualità di maggiore partito del centrosinistra ha la maggiore responsabilità nella vicenda elettorale che ci sarà nella prossima primavera. Da solo il PD non può vincere le elezioni. deve allearsi con altre forze politiche e quindi con SEL capitanata da Vendola, con IDV del coriaceo Di Pietro, con l'UDC di Cesa e Casini.... tutto in itinere e tutto in un gioco di veti e di posizionamenti. Intanto per smuovere questo popolo di centrosinistra ( anch'esso demotivato sotto il peso degli scandali) , per iniziare ad oliare la macchina elettorale..... si fanno le “Primarie di coalizione” per scegliere il candidato premier del centrosinistra!
Fin qui tutto regolare ...se non per la richiesta del  sindaco di Firenze, Matteo Renzi, conosciuto come il rottamatore della Leopolda, di partecipare alle primarie.... L'assemble del PD si è riunita, e in deroga a quanto previsto dalle norme costitutive del partito, certamente non a cuor leggero, ha dovuto consentire la possibilità ad un altro iscritto del PD oltre al segretario Bersani, si competere per le primarie di coalizione.
Il PD ha dovuto cedere e concedere in quanto, Matteo Renzi si è fatto portatore di una serie di istanze politiche non trascurabili in questo particolare momento storico, e come punto fondamentale il rinnovamento  della classe dirigente, ed un eventuale diniego avrebbe comportato un evidente scompiglio all'interno del potenziale elettorato democratico.
Allora gli elettori del PD possono scegliere tra due candidati. 
Sono curioso di sapere come si muoverà il PD di Guardia Sanframondi. Qualche anno fa, il 25 ottobre 2009,si tennero le primarie per la scelta del segretario nazionale. il circolo di Guardia Sanframondi si schierò dalla parte di Franceschini, che prese 573 voti, mentre i sostenitori di Bersani furono 209 tra cui anche il sottoscritto. A livello provinciale i risultati furono il 55 % a Franceschini ed il 45% a Bersani.  La maggior parte della nomenclatura PD dell'epoca (che è ancora la stessa) si schierò con Franceschini! Ora nel 2012 sono tutti per Bersani perchè si odora la vittoria e perchè solo così si può soddisfare a pieno il proprio spirito di conservazione! Vedete...Matteo Renzi non è portatore di chissà quale idea di governo dell'Italia nel contesto europeo e mondiale, o di come si debba sviluppare l'economia interna del nostro paese, per le quali possa essere indicato addirittura candidato premier (una parola grossa), ma se serve a far fare passi indietro alla gerontocrazia che ha avuto parte in causa nel governo del nostro paese in questi ultimi decenni, e se riesce a costringere la classe dirigente a considerare seriamente l'inserimento dei giovani in politica provocando un passaggio di responsabilità e di nuovo protagonismo, avrà comunque realizzato un grande risultato per l'Italia!
Ing. Carlo Falato

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