In
un intervento pubblicato in data 03.01.2014 sul sito fremondoweb, il Sindaco di
Guardia Sanframondi, replicando ad una serie di quesiti posti dall’associazione
“ICoraggiosi”, chiede ai lettori il significato da attribuire all’espressione dibattito democratico.
A
nostro modesto avviso, dibattito democratico è sinonimo della critica politica di cui all’art. 21
della Costituzione, il quale testualmente recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con
la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
La
critica politica ha, tra gli altri, lo scopo di provocare una reazione, una
risposta sul modo di gestire la cosa pubblica.
Interesse
pubblico alla critica politica significa che la collettività considera
costruttivo, per l’esercizio della sovranità, che un personaggio (Sindaco,
Governatore, Parlamentare, ecc.) venga attaccato nelle sue posizioni, o per i
suoi comportamenti politici, proprio per stimolare
una reazione, alimentando così un dibattito democratico su una questione
politica di interesse pubblico.
Ebbene,
in circa 4 anni di opposizione, il nostro Gruppo ha sollevato una serie
indefinita di questioni afferenti le (quantomeno discutibili) scelte politiche
adottate da una compagine amministrativa che ha fatto della propaganda la sua
unica ragion d’essere.
Riepiloghiamone
le più significative.
Abbiamo
affrontato le modalità di conduzione della gara d’appalto afferente i lavori di
risanamento di Casa Marotta - Romano.
Ne
abbiamo denunciato i profili d’illegittimità, chiedendo un deciso intervento
dell’Autorità per la Vigilanza sui Lavori Pubblici.
Vista
l’incapacità della maggioranza, abbiamo proposto soluzioni finalizzate ad una
accelerazione nell’avvio di lavori di cui si rischiava di perdere i
finanziamenti già concessi (merito di passate gestioni).
L’amministrazione,
dopo anni di tentennamenti, ha dovuto riconoscere la bontà delle nostre
critiche, revocando in autotutela un bando di gara palesemente indifendibile
nelle modalità di redazione.
Abbiamo contrastato e
contestato la sciagurata scelta di rinegoziare i mutui, a seguito della quale
la nostra comunità di vedrà costretta a pagare, entro il 2025, circa 500.000,00
euro di interessi sugli interessi. Ci siamo chiesti quale logica politica o
programmatica avesse ispirato una simile decisione, con la quale la maggioranza
si è assunta la responsabilità, non avendo il coraggio di effettuare scelte
coraggiose per il superamento dell’attuale stato di crisi, di aumentare i
debiti alle generazioni future che verranno ulteriormente messe in difficoltà
con maggiori costi da sostenere. Abbiamo inutilmente proposto di reperire fondi
e risorse attraverso una più oculata politica di controllo e repressione sia
dell’evasione fiscale che dell’elusione, nonché limitando spese inutili e sperperi
propagandistici (che sono all’ordine del giorno).
Siamo rimasti sgomenti
(denunziando i fatti alla Corte dei Conti della Regione Campania) nel
constatare che l’Amministrazione comunale (oltre ad aver deciso di sprecare
denaro pubblico all’esclusivo fine di pagare interessi sugli interessi) non intendeva utilizzare la
momentanea maggiore liquidità in investimenti infrastrutturali ma solo per
fronteggiare l’ordinaria gestione di cassa, violando l’art. 119 della
Costituzione.
Abbiamo segnalato che dalla
Casa Comunale, in occasione di votazioni estranee alla gestione della cosa
pubblica, venivano inviati “fax-simili” con i nomi di alcuni candidati su cui
apporre le preferenze.
Abbiamo denunciato le
dimissioni farsa presentate dal Sindaco in occasione della chiusura
dell’ospedale di Cerreto Sannita (chiedendo di sapere con quali soldi fosse
stata pubblicizzata quella sceneggiata).
Abbiamo chiesto di
conoscerne tempi e modalità di riapertura delle numerose stradine del borgo
antico inesorabilmente chiuse in occasione degli ultimi Riti Settennali.
Invocando i principi fondamentali della serietà,
trasparenza, buon andamento, imparzialità, efficacia ed efficienza dell’azione
amministrativa, abbiamo avanzato la proposta di revocare in autotutela la procedura concorsuale per la copertura
di un posto, a tempo pieno e indeterminato, di Istruttore Direttivo Tecnico da
destinare al servizio tecnico presso il Comune di Guardia Sanframondi, viste le
denunce di presunte irregolarità inoltrate alle Autorità competenti da parte di
21 candidati.
Abbiamo ridicolizzato il
grottesco tentativo dell’amministrazione di invertire l’andamento del prezzo
delle uve attraverso un non meglio definito “tavolo tecnico istituzionale”, nonché
la minaccia, in caso di persistenti speculazioni, di scaricare le uve sulla
Benevento - Caianello (ma fateci il piacere !!!).
Abbiamo domandato
che fine avessero fatto le promesse elettorali concernenti “… la creazione di un museo
scientifico a matrice entomologica, collocabile in un edificio di via
Pietralata; un museo della civiltà contadina o della memoria, collocabile nelle
immediate vicinanze del Castello; un museo dei Riti, il cui contenitore
potrebbe essere uno dei palazzi di pregio del nostro Paese (Sellaroli) … una
scuola di musica e di una scuola di recupero e manutenzione degli immobili
storici”.
Abbiamo preteso
servizi più efficienti a fronte di tasse elevatissime.
Abbiamo chiesto il
motivo per cui il parcheggio di via Calvese fosse stato nuovamente destinato a
discarica a cielo aperto.
Abbiamo invocato
una dieta sana ed equilibrata per i bambini delle mense scolastiche (laddove
gli organi di controllo si identificano con i controllati), nonché preteso la
tracciabilità dei prodotti somministrati.
Abbiamo denunciato
lo stato fatiscente delle strutture sportive, con lo Sporting Guardia costretto
a giocare a San Lorenzo Maggiore, il campo di calcetto abbandonato all’incuria
e la Fremondo Volley obbligata a chiudere i battenti per impraticabilità del
pallone geodetico.
Abbiamo ironizzato sul tanto pubblicizzato arrivo
dei “Salvatori Americani” (in ordine al quale veniva dedicato uno spazio
smisurato all’interno di un servizio giornalistico realizzato dal TG3 Campania,
tralasciando completamente quegli aspetti che davvero caratterizzano l’identità
Guardiese).
Abbiamo chiesto il motivo per cui gli incarichi
fiduciari vengono sistematicamente affidati ad un ristrettissimo numero di
imprese, a discapito della restante maggioranza che ugualmente vive e paga le
tasse a Guardia Sanframondi.
Abbiamo domandato la ragione per cui il nostro
Paese sia l’unico nella Provincia di Benevento i cui cittadini sono stati
costretti a pagare l’aliquota IMU più alta su seconde case e terreni agricoli
(alla faccia degli interventi promessi a tutela degli operatori del settore).
Questo per noi
significa dibattito democratico.
Tutte le questioni
sollevate dal nostro Gruppo (frutto di ricerca e studio approfonditi, nonché
supportate da seri ed attendibili percorsi logico-argomentativi) non hanno mai
suscitato alcuna reazione nell’attuale amministrazione, contraria al confronto
costruttivo e ad al sano contraddittorio, vuota nella programmazione politica e
fallimentare nella gestione della cosa pubblica.
Le
legittime richieste di chiarimento da noi avanzate in nome e per conto di larghi
strati della cittadinanza Guardiese hanno prodotto negli attuali amministratori
una sola risposta
querela
per diffamazione
presentata
da Panza Floriano (che si è finanche opposto alla richiesta di archiviazione
inoltrata, in data 19.08.2013, dal Pubblico Ministero al Giudice per le
Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento) avverso Massa Gaetano, nella
qualità di appartenente al Gruppo di opposizione “Noi Tutti per Guardia”.
È questo il significato che l’attuale Sindaco attribuisce
all’espressione “dibattito democratico”.
Il
Gruppo “Noi Tutti per Guardia” si sente direttamente coinvolto in questa
spiacevole e triste vicenda, nonché profondamente colpito da un gesto vile che
violenta la grande tradizione di confronto politico che ha sempre
caratterizzato la nostra comunità.
Tutti
insieme ci assumiamo la totale responsabilità di quanto scritto nei giornalini
pubblicati in 4 anni di opposizione politica (giornalini sempre basati su
documenti reali e veritieri, pubblicamente consultabili).
Dopo
questa vicenda, è incredibile ed assurdo leggere ciò che il Sindaco, in merito
all’opposizione, ha testualmente scritto sull’articolo apparso il 03.01.2014
sul sito fremondoweb:
“In merito al ruolo che svolge il
gruppo di opposizione comunale “Noi Tutti per Guardia”, confermo quanto da me
ribadito in pubbliche riunioni, ovvero la correttezza e la qualità
dell’opposizione svolta da tale gruppo che, in sede consiliare approfondisce
molto gli argomenti e, sebbene in maniera dura, svolge il ruolo di proposta e
di contrasto che la minoranza è chiamata a svolgere in un sistema civile e
democratico”.
A
questo punto, davvero fatichiamo a comprendere quali logiche ispirano le
controverse azioni poste in essere dal primo cittadino.
Probabilmente,
rifacendoci ad una famosa canzone di Edoardo Bennato (che vi invitiamo ad
ascoltare a giusto coronamento del presente intervento),
“È
asciuto pazzo ‘o padrone !!!”
“Noi
Tutti per Guardia”
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