GUARDIA
SANFRAMONDI (BN): VENERDI’ PROSSIMO, 15 MAGGIO, A “LA GUARDIENSE” LA
SCIENZA RACCONTA DI COSA E’ FATTA LA TIPICITA’ DEI VITIGNI E DEI VINI
DEL SANNIO
Nell’incontro,
in programma dalle ore 17,30, saranno illustrati finalità, risultati di
medio-termine e sviluppi futuri del Progetto V.I.T.I.S. – “Valutazione
dell’attitudine delle uve Falanghina e Aglianico coltivate nel Sannio,
alla produzione di vino spumante di qualità”, finanziato con DRD n° 195
del 22/11/2013 PSR Campania 2007-2013 mis. 124 (ambito PIF)
Fari puntati sul PIF VITIS a “La Guardiense”.
In un workshop previsto per venerdì 15 maggio, nella sala convegni
della cooperativa, si discuterà dell’importante e innovativo progetto
teso a valorizzare, il potenziale enologico sannita.
E’ noto, infatti, che nell’areale beneventano, si coltivano vitigni di grande pregio come l’Aglianico e la Falanghina, da cui si producono vini fermi e spumanti di qualità, che non sempre riescono a ottenere un’adeguata collocazione sul mercato.
Il progetto VITIS, in sintesi, proprio alla base di valutazioni,
maturate nel corso degli ultimi anni attraverso il dialogo costante tra
gli operatori del settore e il mondo della ricerca scientifica, intende
stimare l’attitudine delle uve Falanghina e Aglianico, coltivate
nel Sannio, alla produzione di un vino spumante di qualità, molto
tipizzato. Con tale strategia si punta alla produzione di vini a forte
identità territoriale, si varia l’offerta produttiva, si rafforza il
legame tra areale di produzione e prodotto, si creano distintività
territoriale e nuovo valore.
Non
a caso, il progetto è stato elaborato e realizzato con l’apporto di
diversi partner, appartenenti al mondo dell’impresa e della ricerca; fra
essi, oltre alla cooperativa La Guardiense, anche il Dipartimento di
Agraria dell’Università “Federico II” di Napoli e il Dipartimento di
Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università del
Sannio.
Il
sodalizio guardiese è il soggetto capofila e da sempre impegnato per
favorire lo sviluppo economico del territorio sannita. Il Dipartimento
di Agraria dell’Università di Napoli “Federico II” partecipa mettendo in
campo due gruppi di ricerca, competenti per le aree della genomica e
della enologia; mentre, il Dipartimento di Diritto, Economia, Management
e Metodi Quantitativi dell’Università del Sannio favorirà la
realizzazione del progetto mediante l’apporto di un ampio ventaglio di
competenze, che riguardano gli ambiti disciplinari: agroalimentare,
gestionale, organizzativo e di marketing.
Per
quanto attiene, invece, i risultati attesi da questa iniziativa, è
fuori dubbio che lascerà al territorio e alla filiera un patrimonio di
conoscenze che potrà essere utilizzato in futuro per indirizzare le
traiettorie di sviluppo nell’area.
Le
indagini genetiche mirano ad ottenere la conferma scientifica di quanto
viticoltori ed enologi intuiscono da decenni: i vitigni tipici del
Sannio hanno caratteristiche e proprietà del tutto particolari scritte
nel DNA.
In
merito alla tipicità, invece, le indagini enologiche puntano a valutare
gli areali di produzione più vocati, definire protocolli di produzione
innovativi, selezionare ceppi di lieviti autoctoni, “costruire” un
prodotto a forte caratterizzazione territoriale.
L’apporto
dell’area economica e aziendalistica, si concentra invece sulla catena
del valore e sulle più valide strategie commerciali delle innovazioni
messe in campo.
Un
altro aspetto non secondario è legato alla sostenibilità e all’impatto
ambientale delle innovazioni una volta adottate. Si punta, infatti, alla
riduzione dell’impiego di agenti chimici nelle produzioni, grazie alle
conoscenze acquisite in riferimento all’ interazione dei geni dei due
vitigni indagati, Aglianico e Falanghina, con le condizioni ambientali.
Al workshop sono previsti gli interventi di: Domizio Pigna (Presidente Cooperativa La Guardiense); Libero Rillo (Presidente Consorzio Samnium Tutela Vini); Antonio Campese (Presidente CCIAA Benevento); con le relazioni tecniche di: Giuseppe Marotta (Responsabile scientifico Mis.124-PIF VITIS); Luigi Frusciante (Responsabile dell’unità di ricerca di genetica); Luigi Moio (Responsabile dell’unità di ricerca di enologia); mentre, le conclusioni sono affidate a Gennarino Masiello (Presidente regionale Coldiretti, componente del Partenariato costituente il PIF-VItis) e a Filippo Diasco (Direttore Generale per le Politiche Agricole e Forestali della Regione Campania).
Sandro Tacinelli
ufficio stampa: La Guardiense
mob.: 3392073143
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