Ieri sera a Cerreto Sannita, durante l’incontro promosso dal PD sannita sulla chiusura del P.O. ‘Marie delle Grazie’ sono state consegnate dal palco, con la lettura di un comunicato le oltre 1000 firme raccolte dalla nostra iniziativa. Questa sera faremo lo stesso durante l’incontro promosso a Guardia Sanframondi dal PDL. Poi i cittadini valuteranno, anche con il nostro contributo, sull’uso che i due schieramenti faranno delle firme lette come espressione popolare e come segno che viene dal territorio fortemente penalizzato da questa scelta. Salvare Cerreto, salvare l’ospedale di Cerreto significa salvare la politica! Quella fatta di partecipazione, di condivisione, di coinvolgimento. La politica è fatta anche di programmazione di metodologie per la risoluzione di problemi complessi ! Ora, in questa sciagurata decisione, senza scomodare l’art. 32 della nostra Costituzione o i principi fondamentali della legge 883 del 1978 istitutiva del SSN. che pure parla testualmente di ‘superamento degli squilibri territoriali nelle condizioni socio-sanitarie del paese’; ci chiediamo dove sono finiti il coinvolgimento degli enti locali, la contrattazione, l’assemblea dei sindaci, il coinvolgimento dell’Ente provincia… Dove è finita la pianificazione e la programmazione della gestione sanitaria nella nostra Regione ? Ecco perché chiudere Cerreto significa oggi, molto semplicemente decretare nelle nostre zone il fallimento della politica, quella capace di incidere sulla distribuzione delle risorse materiali e immateriali, perseguendo l'interesse di un soggetto, sia esso un individuo o un gruppo. Quella politica, badate bene, che non è stata capace non solo di progettare il futuro ma è riuscita ad annientare il presente.
icoraggiosi, fanno appello, un po’ ironicamente, a quel senso di autoconservazione che da sempre è tipico della classe politica proponendo questo semplice abbinamento duale: Se chiuderà Cerreto significa che chiuderà la politica che in queste condizioni ed in queste realtà non avrà più motivo di esistere.
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