Viviamo giorni di attesa per le sorti di questa amministrazione, per ciò che può accadere e per quello che ci riserva il futuro amministrativo della nostra comunità. Possiamo avere solamente il comportamento di chi è finito nelle sabbie mobili: stare fermo, non agitarsi, non fare il minimo movimento, per non accelerare lo sprofondamento, con la speranza di poter guadagnare lentamente la terre ferma con qualche mezzo di soccorso trovato all'occasione. L'iniziativa è tutta in mano ai nostri amministratori attuali; a noi non rimane che sperare in una evoluzione che porti la comunità fuori dallo stallo amministrativo in cui siamo piombati. La situazione attuale è figlia della passata amministrazione: come mai un'amministrazione composta da 11 margheritini e un diessino si è frantumata in due tronconi conflittuali e contrapposti? Cosa è stato fatto, allora, per ricomporre quella lacerante frattura riproposta con eccessivo ottimismo nell'attuale compagine amministrativa? Certo l'acqua passa, ma le scorie restano. Oggi quei nodi irrisolti , o con troppo ottimismo accantonati, sono venuti al pettine. Il punto di frizione tra le parti non è quindi la diversa collocazione dell'Udeur in campo nazionale, ma le contrapposte e inconciliabili visioni della gestione degli affari comunali prodottesi già nella passata amministrazione Falato e che si voleva credere risolte con la nuova amministrazione Ciarleglio. L'aspetto più evidente e palpabile di questa frattura profonda è l'assoluta mancanza di riconoscimento reciproco delle due parti e la generale sfiducia in una risoluzione positiva della crisi in atto. Si mira al tirare a campare piuttosto che tirare le cuoia, di andreottiana memoria, e in quest' ottica si può ascrivere l'opzione politica di un possibile allargamento della maggioranza alle altre componenti del centro-destra presenti in consiglio comunale. Allargare la maggioranza alle altre forze di centro - destra presenti in consiglio comunale non fa altro che confermare quanto affermato sopra: non è la nuova collocazione dell'Udeur nel centro-destra la vera causa della crisi in atto, ma divergenze profonde e insanabili nella gestione della cosa pubblica che già avevano lacerato la passata amministrazione comunale. Aspettiamo il finale, anche se, come al solito, i cocci saranno solo nostri …!
Angelo Mancini
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