Comunicato dell’Associazione ‘icoraggiosi’. Alla luce dei risultati del referendum sul nucleare (una valanga di SI), del 12 e 13 giugno, le nuove prospettive energetiche dell'Italia dovrebbero essere tutte rivolte alle fonti rinnovabili (sole, vento, idroelettrico, ecc.). La scelta appena fatta dimostra che la stragrande maggioranza degli italiani ha deciso di abbandonare fonti energetiche costose e pericolose per l’ambiente in favore di fonti energetiche non inquinanti. L’eliminazione del pericolo nucleare non ha però spazzato via le contraddizioni insite in tutti noi. La raccolta differenziata va fatta per risolvere il problema rifiuti, ma in segreto ognuno imbroglia. Le emissioni nell’atmosfera di gas tossici derivanti dagli automezzi dovrebbero essere ridotte, ma nessuno rinuncia al proprio automezzo, o ne riduce il suo utilizzo, e così via. Tutti ci dichiariamo ambientalisti ma di fatto, vuoi perché vivere etico e verde costa sia in termini economici che di rinunce, vuoi perché viviamo in una società consumista, siamo, come tutti quelli che vorrebbero fare di più, perseguitati dall’incertezza. I nostri comportamenti quotidiani sul tema ambientale sono quasi sempre contraddittori, non sempre si fa la cosa giusta quando si compra cibo, quando si usa un mezzo, quando si ricicla, quando si usa energia. Siamo travolti dalle contraddizioni, votiamo per non avere il nucleare, non vogliamo centrali a combustibili fossili e poi siamo contro le centrali a biomasse, le energie eoliche e i pannelli fotovoltaici perché sono brutti. A certificare queste contraddizioni è la presa di posizione di alcuni comuni del nostro territorio che si stanno organizzando contro l'installazione di pale eoliche nei territori di San lupo, San Lorenzo, Cerreto Sannita e Pontelandolfo. Sembrerebbe che in questi comuni i cittadini si siano espressi, con il referendum, contro le energie alternative e a favore del nucleare, ma così non è visto che anche in queste realtà si è raggiunto il quorum e il SI ha ottenuto percentuali del 95%. Della serie siamo contro le energie inquinanti e a favore di quelle alternative a condizione che i relativi impianti siano collocati altrove. Addirittura le pale eoliche sono considerate dei mostri da evitare e responsabili della futura e sicura chiusura delle migliaia di aziende agrituristiche e produttrici di vini DOC e DOCG (dove stanno le migliaia di aziende sul nostro territorio?), in caso d’installazione sui nostri monti. A differenza di altri territori dove gli impianti eolici hanno prodotto ricchezza in questo caso, il risultato sarebbe un disastro economico. Chi non conosce l’eolico penserà che a breve sarà chiamato in un prossimo referendum a esprimersi sull’opportunità o meno di avere questa pericolosa tecnologia capace di affossare l’economia di un intero territorio. Altro che radiazioni, emissioni di sostanze tossiche e inquinanti, le pale eoliche sono molto più pericolose. A dire il vero l’energia eolica è una forma di energia che continua a crescere e a coprire quote sempre più significative del consumo mondiale di elettricità. E’ un’energia pulita creata dal vento che non produce radiazioni, non produce scorie, non emette sostanze tossiche nell’ambiente, ma ha lo svantaggio di alterare, temporaneamente, i luoghi dove si prevede di porre i generatori eolici (pale), del tutto riciclabili quando ci si potrà avvalere di altre forme di energie rinnovabili. Purtroppo gli impianti per le energie rinnovabili, come tutto quello che si costruisce, modificano lo stato dei luoghi e in alcuni casi provocano un’alterazione del paesaggio, quasi sempre reversibile. Basti pensare all’impatto ambientale dei campi fotovoltaici, ai pannelli fotovoltaici montati sulle coperture degli edifici, alle alterazioni ambientali degli impianti idroelettrici (dighe, condotte ecc.). La reversibilità degli impianti eolici e fotovoltaici comporta che il solo smontaggio ripristina l’originario stato dei luoghi. E’ particolarmente importante, quindi, affrontare questi argomenti con la giusta attenzione. Un’attenta e oculata individuazione dei siti ove collocare gli impianti (si può trovare ovunque luoghi, dove l’impatto ambientale si riduce al minimo se si ragiona senza il pregiudizio che qualsiasi impianto va bene solo se realizzato lontano da casa mia), un controllo costante sulle imprese che realizzano gli impianti per evitare infiltrazioni malavitose, un contratto che ne preveda anche il futuro smaltimento può far si che queste fonti di energia rinnovabili sostituiscano tutte quelle altamente inquinanti. A nessuno fa piacere vedere sulle proprie montagne qualche pala eolica o un campo di pannelli fotovoltaici. Non sono, però, le pale eoliche o i pannelli fotovoltaici che danneggiano le aziende presenti su un determinato territorio. Nessuna pala eolica ha mai contaminato un prodotto della terra e non è certo la loro presenza che tiene lontano i turisti. Al contrario le emissioni inquinanti che tutti i giorni si immettono nell’atmosfera per produrre energia, l’uso indiscriminato di pesticidi e diserbanti in agricoltura, la manomissione selvaggia del territorio, prassi diffusa ormai nelle nostre zone, sono i veri motivi che penalizzano le aziende agricole e agrituristiche. Le nostre aziende, per non chiudere, hanno bisogno di un territorio ecosostenibile, non inquinato da emissioni nocive e prodotti chimici, e di certificare i propri prodotti come prodotti derivanti da un’agricoltura che non utilizza pesticidi e diserbanti. Gli ottimi vini e olii che si producono nelle nostre zone si continueranno a produrre solo in presenza di un ambiente libero da agenti inquinanti. Le energie rinnovabili servono per produrre prodotti sani, per respirare aria pura, per salvare il pianeta terra dalla sua distruzione, per veder nascere meno bambini con gravi malformazioni a causa delle radiazioni emesse dalle centrali nucleari, ma per ottenere questi risultati bisogna liberarsi dalle contraddizioni e avere la consapevolezza che ognuno di noi dovrà fare una scelta. Non ci sono alternative o si scelgono le energie rinnovabili, con le alterazioni del paesaggio che comportano, o quelle inquinanti accettandone tutte le conseguenze.
La scelta è chiara, altrimenti non avrebbe avuto senso votare contro il nucleare.
Nessun commento:
Posta un commento