giovedì 9 giugno 2011

Guardia: Associazioni espropriate

Comunicato dell’Associazione ‘icoraggiosi’. In una comunità  il ruolo delle associazioni è fondamentale per il rilancio del sistema paese. Le associazioni contribuiscono con le loro attività allo sviluppo sociale, economico, culturale, dell’intera comunità. Le innumerevoli attività, anche di qualità, attuate nel passato dalle tante associazioni presenti sul nostro territorio hanno, sicuramente, contribuito alla valorizzazione dei tanti aspetti positivi della nostra realtà. Basti pensare ai tanti interventi rivolti alla promozione del territorio, alla valorizzazione dei beni ambientali, alla valorizzazione del patrimonio storico culturale ed artistico, alla tutela e promozione del turismo, alla riscoperta delle tradizioni locali, alla valorizzazione dei prodotti del nostro territorio attraverso proposte culturali, eventi e manifestazioni, agli interventi nel campo dell’assistenza sociale, per comprendere quanto sia necessario per una comunità il lavoro delle associazioni. La vivacità di un paese è rappresentata dallo stato di salute del mondo dell’associazionismo. Quando le associazioni soffrono a risentirne è tutta la comunità. E’ noto a tutti che le attività delle associazioni sono basate sul volontariato e spesso i soci fanno sforzi enormi per tenerle in piedi anche dal punto di vista economico. E’ essenziale, perciò, per un’associazione sentire al proprio fianco la comunità e le istituzioni e soprattutto le risposte ai tanti problemi che pone e che affronta.

Attualmente le associazioni guardiesi attraversano un momento di difficoltà (che ha avuto come primo risultato la chiusura di alcune importanti manifestazioni come “Rassegna di Presepi”, Rassegna teatrale “il Grifone”, Six Day Sonic Madnes ecc.), che meriterebbe una seria e attenta riflessione e risposte adeguate per scongiurare una crisi che potrebbe portarle addirittura alla chiusura. Purtroppo i segnali che arrivano da parte di chi dovrebbe essere al fianco delle associazioni (amministrazione comunale in primis) vanno nella direzione opposta. Le associazioni sono lasciate al loro destino e meritevoli di attenzioni solo se funzionali ai propri progetti. Più che farle funzionare si cerca di occuparle con propri adepti (elezioni cariche sociali senza avvisare soci e senza adeguata pubblicità come da statuto associativo) o nel migliore dei casi inviare messaggi del tipo o stai con me o contro di me.

La perla, comunque, che la vigente amministrazione comunale ha confezionato alle associazioni è “l’esproprio” dei fondi, previsti in apposito capitolo di bilancio per l’anno 2010, dirottati su altri progetti, fondi che per tante associazioni rappresentavano una boccata di ossigeno, con il risultato di peggiorare la già precaria condizione economica delle associazioni.  Se le risposte alle problematiche che investono il mondo dell’associazionismo per il futuro sono di questo tipo per le associazioni si prospettano tempi duri.

E’ ora che si cambi atteggiamento, prima che sia troppo tardi.

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