domenica 5 giugno 2011

Se ti vedessero ‘r curaggius’

di Angelo Mancini ! …" ( chissà cosa direbbero, capacissimi, come sono, di inventare secondi fini anche in un’occasione come questa). Cosi stuzzicava, uno dell'entourage, il consigliere comunale di maggioranza Raffaele Benevento,  tutto intento a cambiare una ruota forata alla macchina di una guardiese, davanti al supermercato, per poi sospendere la frase al mio passaggio.
Purtroppo si può non toccare, non vedere, non parlare, non respirare per qualche secondo, ma é impossibile non sentire  - Perché no -, allora mi sono detto, - ma dando a Cesare quel che é di Cesare! - 
Ad onor del vero, non sono più iscritto a questa associazione, ma il tacere, in questo caso, più che una forma di consenso mi sembra una forma di vigliacca complicità, intollerabile per quanto mi riguarda.
Il consigliere Benevento, aiutando un'automobilista in difficoltà, ha "solo" compiuto un atto di squisita gentilezza che esula dal suo ruolo politico e, certamente, se tra qualche anno chiederà un voto per sé e per la lista di appartenenza, lo farà sulla scorta di un programma elettorale e non su una ruota di scorta.
Ben diverso è invece l’intenzione dell’ "ironia". Si attribuisce ad alcuni "che danno fastidio" una volontà malevole precostituita anche laddove tutto è limpido e cristallino e non ci si accorge, che strano, che ci si sta comportando verso di loro nello stesso identico modo che si vuole stigmatizzare e condannare. E’, purtroppo, lo spirito partigiano; quello che ha bisogno di attribuire all’altro i medesimi impulsi che si provano, per continuare "tranquillamente" a viverlo come nemico e a viversi senza fare i conti con se stesso.
Si dirà che era uno scherzo, un' innocente ironia e il non averlo compreso conferma quanto affermato. Bene! Perché fermarsi, allora, se non c’era nulla di male, perché non continuare, magari condividendo insieme la battuta e, casomai, facendone delle altre?
La verità è che non esistono solo i sottofondi della terra, ma anche quelli dell’anima, e certe "battute" per quanto ci si sforzi di considerarle innocenti, "neutre", rivelano il fondo dell’uomo, che la superficie, per quanto ben "curata"dalle "opportune" appartenenze, non riesce a tenere nascosto
Ma, come dice Stalislaw Lec: "Che dolce cosa è la prospettiva!": i nemici si vedono minuscoli.


Nessun commento:

Posta un commento