sabato 1 giugno 2013

Perchè Cimitile è inadeguato ad essere Commissario Straordinario della Provincia di Benevento. Prima puntata.....

Riceviamo e pubblichiamo
Come ormai tutti sanno l'esperienza dell'Amministrazione Cimitile, eletta nella primavera del 2008 è terminata il 18 di aprile del 2013. Le varie norme approvate in materia di province dal Parlamento riguardano una nuova definizione delle funzioni e inquadramento nel sistema istituzionale, relegando la provincia ad essere un ente di secondo livello, con funzioni di solo indirizzo e controllo. Il presidente uscente, nelle more di una decisione di Governo e Parlamento su che fine debbano fare le province (trasformazione, soppressione, accorpamenti, ecc.) viene nominato Commissario Straordinario su proposta del Ministero degli Interni e con decreto del Presidente della Repubblica.

Il Commissario Straordinario, assume in se tutti i poteri del Presidente, della Giunta e del Consiglio. Questo perchè l'istituto del commissariamento è per sua natura breve, e viene affidato ad un soggetto di comprovata esperienza amministrativa, per sua natura imparziale, con il compito di portare avanti gli affari correnti e di ordinaria amministrazione nell'attesa di ripristinare una guida, con scelta democratica, dell'ente commissariato.

Per una serie di motivazioni, con una forte pressione dell'UPI (Unione delle Province Italiane), in questa particolare fase di caos istituzionale e politico, il precedente Parlamento ha prodotto una raccomandazione, non legge, con la quale, in caso di commissariamento per fine del mandato, si sarebbe dovuto incaricare il Presidente uscente quale commissario.

Questa ipotesi mi ha sempre lasciato perplesso per una serie di motivi:
il primo riguarda il fatto che un mandato popolare è terminato, e come diceva Boskov "partita finisce quando arbitro fischia"... In questo caso l'arbitro ha dato i tempi supplementari più il recupero ad una squadra facendola giocare contro un'altra.... addirittura mandata negli spogliatoi.
Ma il neo Commissario, non necessariamente avrebbe dovuto continuare una partita, magari avrebbe potuto dare dei segnali di discontinuità.... nel segno di una diversità di status, visto che prima agiva per mandato dei cittadini del Sannio e con il sostegno di una maggioranza consiliare, ed adesso dovrebbe agire su canoni differenti e di imparzialità, rispondendo del proprio operato al Ministero degli Interni. Ecco, in un paese normale, non si sarebbe interrotto in nessun modo il meccanismo democratico a scadenza di un mandato, ed ancor più nella eventualità, si sarebbe garantito un governo provvisorio quanto più imparziale e di garanzia di tutti i cittadini. Ma anche questo è un segnale di una degenerazione che non investe solo la classe politica, ma anche quella dei sistemi dello Stato che in barba alle regole, innanzitutto del buon senso, tendono ad agire nello spirito di autoconservazione e di permanenza di prebende e privilegi.

Ma cosa è successo in queste prime battute del Commissario Straordinario della Provincia di Benevento che mi danno conferma dell'inadeguatezza del Commissario Straordinario Cimitile e della inopportunità della sua nomina.

Il primo atto è stato quello di confermare il Direttore Generale, ed altri due dirigenti esterni senza che questo sia stato definito in un atto di indirizzo, salvo poi a cercare di raddrizzare la cosa con un successivo atto a distanza di un mese. Anche in questo caso si può discutere sulla opportunità politica di confermare dirigenti che avevano terminato il loro incarico senza valutare possibilità di attingere a personale interno, risparmiando un bel pò di soldini da utilizzare per altre e più importanti priorità. Ma il Commissario Cimitile è lo stesso che li aveva nominati da presidente.... ed in questo caso con qualche profilo di illegittimità . Ma diamo anche per scontato che la cosa sia perfettamente regolare e che sia nelle prerogative del Commissario Straordinario, ma vi pare mai possibile che si debba attingere a dirigenti esterni solo per il Direttore Generale, per il Dirigente delle relazioni istituzionali e per il Dirigente del settore cultura e per l'istruzione, con la spesa di alcune centinaia di migliaia di euro, di cui si potrebbe fare sicuramente a meno, e si rinuncia ad avere un dirigente nel settore più importante per un ente locale, dato anche il particolare momento di disastro in cui versa la finanza pubblica, che è il settore Ragioneria!!?
Beh un Commissario Straordinario, non avendo fatto il Presidente in precedenza, avrebbe fatto di sicuro altre scelte più in linea con le aspettative dei cittadini e più funzionali ad un corretto funzionamento dell'ente, non di sicuro quelle irrazionali e dispendiose, e forse anche illegittime che ha effettuato il Commissario Cimitile.
Ultima considerazione di questa prima puntata, è la seguente: chi esercita il controllo democratico sugli atti che il Commissario adotta ?.... forse è il caso  di creare un gruppo di persone che hanno a cuore il futuro del nostro territorio che denunci tutte le palesi illegittimità e che sia di difesa degli interessi del Sannio.

Ing. Carlo Falato.

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