Tutto questo ha prodotto il cortocircuito politico-affaristico a cui oggi assistiamo. Faremmo, però, lo stesso errore del 1994 se mettessimo sotto accusa i partiti e non invece le singole persone. I partiti rappresentano idealità, bisogni e soluzioni democratiche e condivise che vanno preservate e adeguate ai cambiamenti che intervengono. Perseguiti vanno, invece, i comportamenti dei singoli qualora questi derogano dalle leggi vigenti. E' utile ricordare che in germania è stato messo sotto accusa il cancelliere Helmut Kolh e non il partito democristiano che,infatti, dopo un periodo di opposizione è tornato al potere con nuovi dirigenti e un nuovo cancelliere. Non si capisce perchè in Italia non sia avvenuto o non possa avvenire lo stesso.
Ripristinare un sistema di regole democratiche certe e trasparenti che assicuri un'effettiva rappresentanza popolare deve essere allora il primo obiettivo da perseguire. Non più potere, come chiesto da qualcuno nella direzione del Pd, ma più regole : maggior potere produce maggiori deleghe, maggiore cooptazione, maggiore esproprio della funzione rappresentativa e minore senso di responsabilità nella gestione della cosa pubblica. Un altro obiettivo primario è ripensare alla gestione dei servizi primari: è la gestione privata dei servizi pubblici attuata con denaro pubblico la vera causa del marasma giudiziario che sta venendo fuori. Invece di introdurre un sistema di vera concorrenza si è costruito un sistema di commistione tra pubblico e privato con la politica a fare da mallevadore nella spartizione del denaro pubblico. Il cambiamento appare, dunque, un'esigenza ineludibile. Rimuovere qualcuno per designarne un altro non produce un effettivo cambiamento, ma solo un rinnovamento del sistema attuale di gattopardiana memoria. Qualsiasi rinnovamento non mira al cambiamento del sistema, ma alla sua perpetuazione; un rinnovamento di persone, se sono parte del sistema, non provoca un cambiamento, ma la persistenza del sistema. Il vero cambiamento consiste nel ripristinare regole certe e trasparenti della rappresentanza e della partecipazione democratica, oggi espropriate al popolo sovrano, accantonando tentazioni cesaristiche ed elitarie da cui anche una parte del centro-sinistra non si dimostra immune
Angelo Mancini
Nessun commento:
Posta un commento