sabato 13 dicembre 2008

L'orizzonte del campanile...

Leggo con tristezza, ma senza sorprendermi, la notizia dell'abbandono del PD da parte di alcuni esponenti e amministratori di Castelvenere. La tristezza è d'obbligo ogni qual volta c'è uno strappo traumatico in seno a un gruppo, politico o sociale che sia; la mancanza di sorpresa deriva dalla perseveranza di metodi , strategie e pratiche politiche che il nuovo partito democratico non è riuscito a mettersi alle spalle.
Ecco allora che il vecchio e vituperato modo politico di risolvere i problemi si ritorce contro i suoi stanchi officianti che, nonostante l'ostinata occupazione delle cariche istituzionali, non riescono più a tenere sotto " controllo" una realtà che inesorabilmente va modificandosi. 
Da questa vicenda, come da quella della sanità possiamo trarre alcune riflessioni:
  • 1- il coordinamento centro-periferia, la tanto vituperata concertazione, deve essere potenziata  nel suo aspetto politico positivo,come capacità di fare sintesi e proposte condivise,tralasciando l'aspetto degenerativo , basso,da retrobottega;
  • 2- la soluzione di problemi sociali, quali sono la scuola e la sanità, fermo restando il primato della politica, non possono essere risolti dai soli politici che , il più delle volte, non hanno una visione dettagliata e analitica dei problemi che vanno ad affrontare. Una sinergia e uno scambio informativo con l'universo tecnico che si occupa e vive tali problematiche sarebbe auspicabile per evitare errori e proteste eclatanti come quelle avvenute per la sanità e , oggi, per la scuola;
  • 3- il sentirsi vittime di "complotti" orditi con il preciso e chirurgico scopo di danneggiarci non facilita la risoluzione dei problemi; le contrapposizioni alzano muri di diffidenza e di sospetto che non fanno il bene della comunità, ma procurano un danno a tutti;
  • 4- l'orizzonte del "campanile" non deve essere l'orizzonte della politica.
Non si può cambiare storia e rotta senza cambiare i personaggi: è un tentativo velleitario come molti nel PD hanno ben compreso.
Il destino trasporta dolcemente chi lo asseconda, trascina rovinosamente chi vi si oppone!

Angelo Mancini

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