Apprendo, dall’Ufficio stampa del comune di Guardia Sanframondi che l'Amministrazione comunale ha recentemente approvato il progetto del valore di 600.000,00 euro, che ha come obiettivo la ristrutturazione di un immobile in Via Pietralata, in pieno Centro Storico, da destinare a sede museale per ospitare la collezione di farfalle su una superficie espositiva di oltre 400 metri quadrati, corredata da supporti multimediali e strumenti interattivi per consentire una visita accattivante e stimolante alla scoperta del fantastico mondo dei lepidotteri.
La cosa non può che farmi enormemente piacere, ma, la chiave di lettura del precedente intervento sulla collezione di farfalle era, ed è ancora una volta, non tanto sugli spazi per l’ allocazione che pare avviarsi a conclusione, ma quello sulla reale conservazione della collezione, e delle teche che custodiscono gli esemplari … non a caso descrivendo le cassette che le contenevano si ricordava …’ Su uno dei due vetri, che fungeva da base, venivano incollati piccoli supporti di sughero, tagliati a forma di tronco di piramide, alla giusta distanza, sui quali venivano posate le farfalle in bella mostra. All'interno della cassetta erano sistemati, al quattro lati, piccoli pezzi di legno, con minuscoli fori, che servivano per contenere il paradiclorobenzolo. Dopo lunghe ricerche, la sostanza che ha dato i risultati migliori è stato soltanto il paradiclorobenzolo, utilizzato per la conservazione degli esemplari; esso va sostituito periodicamente, almeno ogni sei mesi’…
La domanda è di quelle semplici: quanti ‘sei mesi ’ sono passati dall’ultima volta che qualcuno, ha visionato le teche? Ecco perché l'associazione de 'icoraggiosi' si impegnerà a riaprire il dibattito su questa collezione per troppo tempo trascurata segnalando il rischio, a questo punto, di avere si il museo ma … non le farfalle.
Giovanni Lombardi
Nessun commento:
Posta un commento