sabato 7 marzo 2009

La 'guardiense' ha una nuova giunta eletta

La cantina sociale  'la guardiense'  ha una nuova giunta  eletta all’unanimità con voto palese, in cui, per la prima, volta è presente una donna è un consiglio di amministrazione che si è dato obiettivi condivisi è sfidanti, nella consapevolezza che la crisi va affrontata a viso aperto, con strategie chiare, lavorando innanzitutto alla creazione di un clima di fiducia tra gli operatori del settore, le istituzioni  e le agenzie di sviluppo del territorio.Dopo le elezioni dell’ 8 febbraio u. s., gli 11 consiglieri eletti (6 provenienti dalle file del circolo viticoltori e 5 da quelle della coldiretti), che sono Domizio Pigna, Concetta Pigna, Conte Giuseppe, Silvio Di Lonardo, Italo Maffei, Pellegrino Pica, Salvatore Garofano, Mario Sebastianelli, Carlo Sebastianelli, Angelo Sebastianelli, Carlo Falato, hanno deciso, prima di eleggere gli organi, di darsi un metodo di lavoro innovativo, che è consistito in un lavoro comune, finalizzato ad approfondire aspetti di conoscenza e ad individuare eventuali strategie condivise. Questo lavoro, organizzato in tre sessioni di focalizzazione dei problemi ed a cui hanno preso parte sia una delegazione del circolo viticoltori che una della coldiretti, è stato supportato da  puntuali momenti di analisi effettuate dalla Giunta uscente nonché dai tecnici della stessa Cooperativa. Questa fase di approfondimento, realizzata in un clima di franco confronto, ha creato le condizioni per superare  divergenze e focalizzare l’impegno di tutti sugli obiettivi sfidanti che la difficile congiuntura economica pone e porrà sempre di più all’azienda e all’intero settore vitivinicolo, in un contesto di difficoltà dovuto ad una crisi finanziaria di ordine mondiale, in cui diminuiscono i consumi in generale e molto di più i consumi dei prodotti vinicoli. Dopo questo percorso molto centrato sui temi e sulle strategie è stato riconfermato Presidente della Cantina Pigna Domizio, anche alla Vice Presidenza è stato riconfermato Garofano Salvatore. Nella Giunta composta da 5 persone, oltre al Presidente e al Vice Presidente, sono presenti: Silvio Di Lo nardo - agricoltore, Concetta Pigna, agronomo, specializzata in economia e politica agraria, tecnico Formez, esperta di temi legati allo sviluppo locale e all’attuazione delle politiche comunitarie e  Mario Sebastianelli impiegato, da sempre legato al mondo dell’agricoltura.

Prima dell’elezione degli organi il CdA ha sottoscritto un comune documento d’intenti che ha come punti qualificanti:  

la conferma dell’attuale valore del punto al socio perseguita attraverso precise strategie di contenimento dei costi e di miglioramento del posizionamento sui mercati;

la condivisione e la partecipazione attiva del socio alle scelte importanti dell’azienda, al fine di determinare una maggiore consapevolezza delle strategie aziendali coinvolgendo le migliori risorse esistenti nella base sociale;

la creazione, da subito, di occasioni di confronto con gli attori istituzionali (Regione, Provincia, Camera di Commercio, Comuni del comprensorio), le altre aziende vitivinicole, le organizzazioni di categoria,  le università, i centri di ricerca e le agenzie di sviluppo,  finalizzate a condividere i problemi del settore ed  ad individuare soluzioni sostenibili. Questo momento di confronto con gli attori istituzionali, con le organizzazioni di categoria e con tutti i soggetti interessati, si rende necessario ed urgente anche per affrontare in maniera unitaria il particolare momento congiunturale che attraversa il comparto produttivo del vino, al fine di mettere a punto proposte ed iniziative concrete con l’intento di contenere gli effetti economici e sociali che la crisi attuale determina nei confronti degli operatori e lavoratori del settore vitivinicolo;
la realizzazione di incisive azioni di difesa e valorizzazione del territorio finalizzate a contrastare i comportamenti vandalici individuali ormai troppo diffusi (le nostre campagne e le nostre strade interpoderali sono piene di immondizia) e ad accrescere la consapevolezza sia a livello istituzionale che di singoli operatori agricoli sull’esigenza di darsi regole, di individuare strumenti ed adottare comportamenti, finalizzati  ad un corretto governo del territorio e a preservarne la residua bellezza e biodiversità.
Carlo Falato

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