Il 29 dicembre 2009 i consiglieri comunali dimissionari: Angela Conte, Giovanni De Blasio, Raffaele Di Lonardo, Giuseppe Falato, Silvio Falato (1969), Silvio Falato (1979), Raffaele Garofano, Umberto Garofano, Vittorio Mancinelli, Lino Orso, hanno presentato al protocollo del Comune una MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO nella quale, tra l’altro, affermano che:
/L’operato del Sindaco Nicola Ciarleglio si è caratterizzato per gravi inadempienze sia di ordine programmatico che di buona gestione politico amministrativa, sottese da comportamenti di sostanziale scorrettezza istituzionale./
/La teorizzazione della “solitudine del potere” di cui è convinto assertore, alla luce delle azioni intraprese, torna più come alibi per assumere decisioni senza alcun confronto e conforto democratico che come sofferenza per il peso delle responsabilità, nella precisa direzione dell’assunzione delle decisioni senza doverle mediare all’interno degli organi a ciò primariamente preposti: giunta, gruppi di maggioranza, Consiglio. Ha dislocato, infatti, il centro decisionale all’esterno di tali organi e verso soggettualità prive di qualsivoglia rappresentatività democratica o popolare./
/L’Amministrazione di Guardia Sanframondi è l’unica amministrazione nella storia d’Italia a non avere approvato, istituzionalmente, in Consiglio Comunale, gli indirizzi programmatici di cui all’art. 46 punto 3 del Dlgs 18 agosto 2000, n. 267. La “navigazione a vista” conseguente è esclusiva responsabilità del Sindaco. La comunità è priva di obiettivi e sconta gravissimi ritardi anche rispetto alla programmazione regionale 2007-2013./
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/Il risvolto ultimo è la constatazione amara del totale scollamento tra i cittadini ed i loro rappresentanti che vengono percepiti, e per molti è davvero un torto, come continuatori di logiche di gestione amministrativa che si pensava di essersi definitivamente lasciate alle spalle./
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La mozione, parzialmente sopra riportata, si sarebbe dovuta discutere nel Consiglio Comunale convocato per il 18 gennaio 2010. Con rammarico, perché sarebbe stato utile che le osservazioni di tutti fossero consegnate negli atti del Consiglio, il giorno 12 gennaio 2010 sono state protocollate le dimissioni contestuali. Non si è potuto escludere che per fatti tecnici, come ad esempio le dimissioni temporanee del Sindaco, il termine per eventuali altre azioni slittasse al 21 gennaio, data troppo a ridosso del 24 gennaio, ultima per la emissione del decreto di scioglimento del Consiglio.
L’azione intrapresa, infatti, ha inteso rendere breve la gestione commissariale che, in caso di mancata emissione del decreto entro il 24 gennaio, si sarebbe protratta, con gravi conseguenze, per un intero anno. Si è voluta salvaguardare, inoltre, ogni possibilità di accesso alle fonti di finanziamento, aspettando la scadenza degli ultimi bandi della Regione del 31 dicembre 2009.
Guardia ha bisogno di un grande cambiamento. L’augurio è che questo evento venga colto nella sua intrinseca importanza e che serva finalmente a mettere da parte tutti i sistemi che per troppo tempo sono sopravvissuti, peraltro cospicuamente, di politica, a danno della comunità intera.
I Consiglieri Comunali dimissionari
sabato 16 gennaio 2010
EPILOGO OBBLIGATO
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