E' da tempo che non pubblico qualche riflessione sui temi che riguardano la comunità dove vivo e a cui sono legato per ragioni familiari, di amicizie e politiche. All'associazione de ‘icoraggiosi’ vanno i migliori auguri per la sede inaugurata lo scorso 25 ottobre, proprio mentre il popolo delle primarie del PD esprimeva il proprio consenso alle varie mozioni in campo. Devo altresì, ringraziare gli amici che dal sito de ‘icoraggiosi’ e personalmente, hanno voluto solidarizzare con la mia persona e con il ruolo che rivesto nell'Amministrazione Provinciale di Benevento, in relazione ad un articolo di stampa apparso sul Mattino di qualche giorno fa in cui si paventava un’ipotesi di una mia sostituzione per scelte politiche dovute all'appoggio di una Mozione piuttosto che un'altra. Consentitemi di esprimere una valutazione su questa vicenda che, a leggere l'articolo, sembra essere fuori da ogni concezione democratica. Il PD a Benevento e Provincia è nato con problematiche più forti rispetto ad altri luoghi, in quanto ha trascinato dentro un partito nuovo, che doveva rappresentare un nuovo modo di concepire la politica, più aderente ai bisogni della società contemporanea, più rivolto alla tutela dei diritti della persona, in cui si dovevano coinvolgere soprattutto le donne e i giovani, tutta la logica di gruppi e gruppetti chiusi in se stessi e uniti esclusivamente per questioni di potere. Tutto questo nuovo che doveva emergere e diventare protagonista è rimasto a mio parere disatteso al punto che la democrazia annunciata è lontanissima da quella praticata. Le primarie in provincia di Benevento non sono state interpretate come un momento alto di confronto, di discussione, di come rafforzare le ragioni dello stare insieme, ma come conta personale per continuare a dire qui comanda Tizio e li comanda Caio. Fatto sta che il 25 ottobre è passato ed ha determinato un nuovo Segretario Nazionale nella figura di Bersani e di un Segretario Regionale nella figura di Enzo Amendola, a cui mi sento di formulare i migliori auguri di buon lavoro affinché sappiano fare del pluralismo una ricchezza, sappiano fare scelte coraggiose al fine di determinare una sempre più richiesta etica nella politica e nella scelta della classe dirigente, che sappiano mettere al centro gli interessi dei cittadini e delle comunità con progetti e programmi concreti e mettano da parte gli interessi di sola bottega.
A Guardia le primarie si sono svolte in un contesto tutto particolare dovuto a una crisi amministrativa molto delicata. Una maggioranza-minoranza di otto su diciassette tenuta in vita dall'appoggio esterno di due consiglieri; due assessori dimissionari; argomenti delicati in Consiglio Comunale (debiti fuori bilancio e salvaguardia degli equilibri di bilancio) che se non approvati possono far sciogliere il Consiglio Comunale con conseguenti nuove elezioni amministrative. Una serie di contrapposizioni tra consiglieri e gruppi che non sono conciliabili; poche idee per sostenere una continuazione dell'esperienza amministrativa. Tutto ciò, e sicuramente anche altro, ha determinato una diminuzione della partecipazione (che comunque è stata buona) di circa trecento elettori. La prima cosa che mi viene in mente è: il PD a Guardia è in grado di dare un segnale di prospettiva e sicurezza amministrativa chiaro in grado di mettere al centro le aspettative e i bisogni della gente del nostro paese, oppure anch'esso è chiuso in logiche improduttive? Spero che i dirigenti locali si attivino al più presto per discutere di queste cose prima che tutto diventi irreparabile se già non lo è. La mia opinione in merito l'ho espressa più volte, e la voglio ribadire ancora una volta. Vi è la necessità di trovare una quadra in maniera responsabile e con obiettivi certi e condivisi, con particolare riferimento al momento di programmazione regionale. E bisogna farlo in fretta perché il tempo davanti a noi è veramente poco atteso che dal dicembre prossimo la regione Campania andrà in amministrazione ordinaria. Ci sono notevoli possibilità che dobbiamo cogliere tra le quali l'Accordo di Reciprocità, i bandi regionali del POR, il Programma Pain I Borghi del Sannio in cui Guardia è uno degli elementi essenziali, anche grazie all'impegno personale del sottoscritto, l'Accordo di Programma Quadro per i Beni Culturali, e tanto altro ancora. Sono convinto anche che tutto si debba comunque risolvere tra gli attori principali di questa vicenda che sono i consiglieri comunali di Guardia. Tutto passa attraverso la loro capacità di sintesi e di reciproca fiducia.
Ora basta, termino qui! In ultimo, visto che a Guardia è in uso non informarsi per sapere cosa fa un rappresentante istituzionale del territorio per avere una propria idea in merito, ma molto spesso ci si affida al denigratore di turno, prendo l'impegno di comunicare una cosa al giorno di ciò che ho fatto per la mia comunità, mentre se si vuole sapere ciò che ho fatto per l'intero territorio sannita basta andare sul sito www.ilquaderno.it ed effettuare la ricerca digitando Carlo Falato. Buona lettura!
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