giovedì 22 ottobre 2009

Il buon pastore

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(Immagine del fotografo Jose Luis Rodiguez)

Dopo che gli assessori Raffaele Garofano e Giovanni De Blasio hanno ritenuto, con un semplice ragionamento, di avviare e favorire, con le loro dimissioni, la più ampia possibilità di un negoziato, adesso, a questo punto, con questa situazione tutti, ma proprio tutti, dovranno dire chiaramente qual è l’obiettivo cui si punta. E lo dovranno esternare non con i sapienti giochi sotterranei o davanti  a caminetti organizzati con il primo freddo di questi giorni, ma assumendosi pubblicamente ogni sorta di responsabilità politica.

I problemi sollevati (come dice Angelo Mancini in un suo delizioso commento) non possono più essere nascosti entro una cortina fumogena. Non c'è più il lupo, riusciranno gli "agnelli" a produrre qualcosa di buono per la nostra collettività?

In questa situazione capiremo e, capiranno tutti, chi vuole che questa comunità continui a vivere, a sopravvivere e lottare e chi, di contro, vuole definitivamente affossarla in nome di un’avida guerra fratricida.

Ma la chiave di lettura potrebbe, come spesso accade,  essere, invece, molto più semplice e stupefacente del previsto, ci troviamo, lontano dalla metafora di fronte ad ‘agnelli’ veri, capaci di riunirsi, belare e ruminare politichese; ma non a ragionare e confrontarsi politicamente. Allora, possibilità vere e serie potrebbero non esserci ... questi sono gli uomini che la nostra collettività riesce a far emergere ... e da questi uomini deriva questa gestione.

1 commento:

  1. Non han acun interesse di cosa ruminino gli "agnelli"; l'importante è che noi abbiamo mangiato la foglia!

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