venerdì 13 gennaio 2012

Servizi associati

Di Carlo Falato. Come si può facilmente intuire, in tempi di vacche magre si deve fare di necessità virtù. Gli enti locali non avendo più risorse devono procedere inevitabilmente nella direzione del contenimento della spesa pubblica cercando di mantenere il livello dei servizi pubblici da offrire alla cittadinanza.
E' una scelta di buon senso, ma anche il rispetto di norme di legge che indicano un percorso per il quale nel giro di qualche anno si deve raggiungere il numero di almeno sei servizi comunali condivisi con altri comuni. Anche in questo caso la riflessione sarebbe molto lunga da fare, in quanto si dovrebbe tenere presente degli standard qualitativi dei servizi da offrire, come si articolano i servizi sui diversi comuni, come si esercita e chi lo esercita  il controllo sul servizio offerto su base intercomunale ecc... Ma la comunicazione impone di non essere lunghi, sennò nessuno ti legge!!! Allora, preliminarmente, devo fare una precisazione: il fatto che si possa dibattere di questioni che riguardano la comunità in cui si vive, per offrire spunti di riflessione, punti di vista differenti non significa non volere bene alla comunità, magari perchè il punto di vista espresso va in contrasto con il potere costituito, ma esattamente per il contrario. Ci si sforza, cioè, di ragionare sulle cose ed esercitare un diritto di cittadinanza attiva. Poi quello che decide l'amministrazione comunale, lo fa nel pieno dei poteri che gli sono attribuiti dalle regole democratiche e se ne assume piena e consapevole responsabilità. Detto ciò, parliamo di servizi associati. Dalla comunicazione effettuata dal comune di Guardia Sanframondi si evince che sette comuni del comprensorio titernino hanno espresso la volontà di procedere in questa direzione definendolo “ambito territoriale ottimale” ed enucleando una serie di obiettivi comuni. Poi ancora, viene riferito che tra i comuni di Guardia e di San Lorenzo Maggiore “hanno già iniziato ad intersecare rapporti più ravvicinati mettendo insieme tutti i loro servizi tecnici e i servizi di polizia urbana, lasciando l'accordo aperto agli altri cinque comuni”. E poi si enfatizza sulla possibilità di grandi risultati ottenibili su questo percorso.
Allora sarebbe opportuno capire quanti e quali servizi si intende associare, e in quanto tempo si realizza tale condivisione. Quali e quanto sono i risparmi riscontrabili per le casse comunali. Se i servizi verranno condivisi da tutti i comuni, atteso che si annuncia una contrattazione separata tra Guardia e San Lorenzo Maggiore. Qui vi è addirittura una incongruenza di fatto: se Guardia e San Lorenzo Maggiore si intersecano per mettere insieme i loro servizi tecnici, a che serve al comune di Guardia Sanframondi procedere nel completamento di un concorso per istruttore direttivo tecnico per ingegnere o architetto che tanto sta facendo discutere nella nostra comunità!!? Attraverso quanto si annuncia si potrebbe già da subito condividere questo servizio con San Lorenzo Maggiore ed avere un immediato risparmio per il comune. Ultima considerazione riguarda l'articolazione territoriale dei servizi con le norme che regolano la pianificazione. Devo brevemente ricordare che il Piano Territoriale Regionale ha già diviso i territori in ambiti ottimali omogenei, individuando per ognuno di essi criticità e potenzialità, e per il nostro caso è stato individuato un Sistema Territoriale di Sviluppo composto da 15 comuni denominato “Titerno” e che viene indicato come unità minima di sviluppo sostenibile. Anche da ultimo, in occasione della conferenza Regione-Enti Locali per il parere sul DDL regionale sul Turismo, a cui ho personalmente partecipato incaricato a relazionare per conto delle cinque province della Campania, si andranno a definire i Sistemi Turistici Locali partendo dalla definizione dei STS del Piano Territoriale Regionale. Allora ben vengano le associazioni tra i comuni, la condivisione di servizi ecc..., ma a mio modo di vedere il processo è ancora molto limitativo in quanto sarebbe quanto mai opportuno lavorare per raggiungere l'obbiettivo di chiudere una intesa tra tutti e 15 i comuni del STS Titerno per essere fattivamente pronti a sfruttare tutte le opportunità che questi ultimi due anni di programmazione comunitaria ci offrono.

Nessun commento:

Posta un commento