Pubblicato da icoraggiosi
Dopo la divulgazione del documento di quest’associazione sulle problematiche poste dalla proposta di dimensionamento scolastico 2012-2013, avanzata dall’Amministrazione comunale, si è aperta una discussione che sta coinvolgendo l’intera comunità. Vogliamo far notare, anche se l’assessore provinciale alla cultura ci rimprovera di essere stati tardivi, (non è questa l’attività prioritaria della nostra associazione) che senza il nostro intervento scelte così importanti per la comunità sarebbero passate in silenzio e senza nessuna informazione. Nessuno avrebbe avuto la necessità di chiarire la propria posizione e di spiegare le motivazioni delle scelte intraprese. Come al solito, in questa comunità, tutto si riduce ad una sterile ed inconcludente polemica, visto lo scambio di accuse tra l’assessore provinciale alla cultura e l’assessore all’Istruzione del comune di Guardia Sanframondi, che non ha niente di nuovo e appartiene al vecchio teatrino della politica. E la solita musica tra politici, questa volta tra un veterano e chi, solo anagraficamente, rappresenta il nuovo, (a proposito non si dimentichi chi vuole rappresentare il nuovo che si è candidato alle elezioni passate in una lista con un candidato sindaco che è sulla scena politica da oltre quarant’anni). Il nostro intervento è stato bollato, dall’assessore all’istruzione dell’attuale Amministrazione come atto speculativo e di disinformazione da chi non vuole bene a Guardia. Come si può notare il giovane assessore si ritrova a meraviglia nel vecchio modo di far politica che bolla tutti quelli che pensano e agiscono in maniera autonoma come nemici della patria. Ci preme perciò chiarire che il documento dell’associazione sul dimensionamento scolastico non è affatto un atto di disinformazione , ma pone all’attenzione della comunità una serie di interrogativi che potrebbero minare, a nostro avviso, la futura istruzione dei giovani guardiesi.
Non per unirci alla polemica in atto, ma per amor di verità, pensiamo che se disinformazione sia stata fatta non è venuta certamente dalla nostra associazione. La nota, tardiva, diffusa in questi giorni dal giovane assessore o contiene delle inesattezze o è mirata alla disinformazione.
1-La comunicazione dell’assessore sta facendo passare una mera proposta di accorpamento del liceo di Guardia all’istituto Vetrone-Galilei di Benevento come una proposta di costituzione di un Istituto di Istruzione Superiore autonomo (liceo + agrario) a Guardia Sanframondi. E’ utile ricordare che in caso di approvazione, da parte della Regione Campania, della proposta dell’Amministrazione non ci sarà nessun istituto autonomo a Guardia, semplicemente il liceo da sezione staccata del liceo di Telese diventerà sezione staccata dell’Istituto Agrario di Benevento, con tutti gli svantaggi del caso (per esempio se un genitore ha bisogno di colloquiare con il dirigente deve recarsi a Benevento). Il liceo si libererà “del macigno di essere ruota di scorta dei progetti di altri”, come affermato dall’assessore, per divenire, secondo noi, ruota di scorta dell’Istituto Agrario Vetrone.
2-Per ottenere una scuola autonoma (liceo + agrario) bisogna arrivare alla fatidica quota di 1000 alunni (600 per comuni montani) imposta dalla legge nazionale o di 500-900 (300 per comuni montani) prevista dalla delibera di Giunta Regionale n. 435 del 09/08/2001. Come noto a tutti è in atto tra legge nazionale e legge regionale un conflitto sui numeri che ancora non si sa come evolverà. Una cosa certa è che le direttive nazionali tendono a una riduzione delle autonomie scolastiche. Con riferimento ai parametri previsti dalla delibera regionale, per ottenere un istituto superiore autonomo è necessario raggiungere la quota minima di 300 alunni nel caso si consideri Guardia comune montano o di 500 nel caso contrario. La proposta dell’amministrazione considera già Guardia un comune montano, cosa tutta da verificare perché sono comuni montani quei comuni di montagna con almeno l’ottanta per cento di territorio ubicato al di sopra dei 600 metri. E’ del tutto evidente che questi numeri, sia in un caso sia nell’altro, sono irraggiungibili sia a breve sia a lungo termine. Infatti, se si somma il numero degli alunni del liceo con quelli dell’agrario, proiettati a cinque anni, ( agrario 34x5=170 liceo 24x5=120) non si raggiunge nemmeno la quota minima di 300 prevista per i comuni montani.
La chimera quindi di avere un istituto autonomo a breve, così come propagandato dagli amministratori, si rivela essere tale.
Stesso discorso vale per la Direzione Didattica “Abele De Blasio” e l’Istituto Comprensivo “Sebastiano Guidi” che contano poco più di trecento alunni per istituto e considerata la fisiologica e progressiva perdita di alunni nei prossimi anni le due scuole si ritroveranno anche loro presto sotto tale soglia.
3-La proposta sul dimensionamento scolastico non è stata divulgata e partecipata perché il liceo di Guardia era conteso dall’IIS Telesia e dall’IIS “Carafa” di Cerreto. In questi giorni abbiamo appreso dagli organi di stampa che è stata costituita una vera e propria ”città dei sette”.
“Il Consiglio Comunale di Guardia Sanframondi ha costituito un ambito territoriale ottimale tra i comuni di Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Guardia Sanframondi, Pietraroja, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore e San Lupo per la gestione in forma associata di funzioni e servizi che saranno successivamente individuati con l’assunzione di specifici atti di volta in volta a cura dei singoli Enti; inoltre, ha deciso di assumere tutte le iniziative ritenute idonee e necessarie per il raggiungimento dei seguenti obiettivi comuni: sviluppo culturale, sociale ed economico delle comunità sopra rappresentate con la programmazione di un percorso unico turistico-artistico-culturale; promozione di iniziative di sviluppo intercomunale mediante l’utilizzo di finanziamenti regionali, statali, ed europei; condivisione di strategie, dotazioni professionali, e risorse finanziarie finalizzate a soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate per la gestione associata delle funzioni e dei servizi. Viene così a costituirsi una vera e propria “città dei sette”, cintura verde del Matese, una vasta area di aggregazione territoriale , omogenea per cultura, tradizione ed economia, per una popolazione complessiva superiore a 20.000 abitanti.”
Alla luce dell’istituzione di questo importante strumento non sarebbe stato utile accorpare il liceo all’IIS Carafa di Cerreto Sannita conservandone la sede a Guardia?
Come mai questo strumento prevede la gestione associata di funzioni e servizi lasciando fuori i servizi scolastici?
La gestione comune dei servizi scolastici nell’ambito della città dei sette non sarebbe stata utile per contrapporsi all’eventuale offensiva nella “guerra degli iscritti” con il liceo di Telese?
Avere dalla nostra parte i sindaci e le comunità della “citta dei sette”, che tra l’altro rappresenta il bacino d’iscritti del Liceo di Guardia, poteva significare maggiori iscritti al nostro liceo?
Se l’ambito territoriale della città dei sette, è omogeneo per cultura, tradizione ed economia come si fa a lasciare fuori l’istruzione?
4- Si afferma che quest’anno, in concomitanza con la nascita dell’istituto agrario, si sono iscritti al liceo di Guardia circa cinquanta studenti ma le due prime sono costituite da 12 alunni ciascuna per un totale di 24.
Velatamente si accusa che qualcuno abbia dirottato circa 25 alunni su altri istituti, per logiche sconosciute ai nostri amministratori. Se queste affermazioni rispondono al vero come mai l’assessore all’Istruzione non ha messo in atto tutti strumenti necessari per tutelare gli iscritti di Guardia?
Forse non poteva farlo perché si sono utilizzati gli stessi metodi con le iscrizioni all’Agrario?
La realtà delle cose è sotto gli occhi di tutti. Il Liceo di Guardia quest’anno ha subito un grave ridimensionamento che se non si arresterà porterà la nostra scuola a dimezzarsi nel giro di pochi anni. La presenza sul territorio di diverse offerte formative e la diminuzione demografica degli alunni sono solo alcune delle minacce che insidiano il liceo, se il problema non si affronta con la dovuta attenzione e con scelte appropriate, rischiamo di vedere scomparire quello che è stato costruito in trentacinque anni di sacrifici.
Consigliamo al giovane assessore di non essere così certo delle scelte fatte, di prendere in maggiore considerazione quello che pensano gli altri e di non dire che si alimenta la disinformazione se si tratta d’idee che non si condividono, abbia qualche dubbio perché abbiamo troppi esempi di scelte fatte negli ultimi quarant’anni che si sono rivelate nefaste per la nostra comunità.
Nessun commento:
Posta un commento