(Ansa) Napoli 10 ottobre 2008 - I tecnici del Governo, pur ritenendo adeguato il “Piano di razionalizzazione della rete ospedaliera”, hanno avviato una procedura di diffida sulla base della quale il consiglio regionale dovrà approvare il piano stesso entro il prossimo 30 novembre. E' questo l'esito di una riunione che si è tenuta oggi a Roma tra la Regione Campania e i tecnici del ministero dell'Economia e del Welfare, relativa alla quinta verifica trimestrale del piano di rientro del disavanzo sanitario regionale. “Nel corso del confronto - si legge nella nota - si è concordato sulla necessità di intervenire sui tetti di spesa del privato convenzionato e sulle spese relative al personale, anche in riferimento al mantenimento in servizio dei lavoratori precari, per evitare possibili sforamenti a fine anno”. “Il tavolo di confronto tra Governo e Regione ha evidenziato problematiche che conoscevamo da tempo - dice l'assessore alla Sanita' Angelo Montemarano - sulle quali si sta intervenendo con forte impegno e con il contributo di tutti gli attori coinvolti.La sfida dei prossimi mesi sarà dare piena attuazione alle decisioni gia' assunte per ridurre il disavanzo”. “Mi riferisco in particolare - conclude Montemarano - all'approvazione definitiva del piano di razionalizzazione della rete ospedaliera da parte del Consiglio regionale, misura che ci consentirà di abbattere definitivamente e in modo strutturale i costi, e all'intensificazione del monitoraggio dei conti delle aziende sanitarie e ospedaliere. Si tratta di un percorso non facile, ma sappiamo anche che è un percorso obbligato per riqualificare la sanità campana”.'Il rispetto degli impegni assunti dalla Regione Campania nell'ambito del piano di rientro siglato col governo nazionale - evidenzia l'assessore al Bilancio Mariano D'Antonio - sarà monitorato con grande attenzione dall'assessorato alla Sanità e dall'assessorato al Bilancio, così da evitare il rischio che, nella seconda metà dell'anno, le aziende sanitarie e ospedaliere accumulino disavanzi non motivati”.
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