Il 1° dicembre 2006 il governo Prodi decide la cessione del controllo di Alitalia. L'azienda è in vendita ai privati e chi vuole deve comprarsi dal 30 al 49% di Alitalia. Il titolo vola in borsa e circolano i primi nomi: AF/Klm, Lufthansa e spunta anche l'ipotesi di una cordata italiana. Cominciano le trattative e si arriva all'esclusiva con Air France. Jean Cyrill Spinetta tratta con l'azienda e con i sindacati. Intanto cade il governo Prodi e, in campagna elettorale, Silvio Berlusconi dice che quella ad Air France è una svendita e propone una cordata italiana. Il 2 aprile Spinetta abbandona il tavolo di trattativa con i sindacati. Dice che le condizioni poste sono inaccettabili. Silvio Berlusconi vince le elezioni e diventa Presidente del Consiglio. Il nuovo governo incarica Banca Intesa di fare un piano, e vengono varati alcuni decreti per andare in deroga alle leggi. A Luglio nasce il "Progetto Fenice", ovvero la nuova partnership con Airone. A fine Agosto Alitalia è commissariata. La nuova cordata si chiama Cai. Si salva Alitalia, ma soprattutto Air One. Chi sono i soci, gli amministratori, i valutatori. Una cronologia dei fatti dal prestito ponte fino ad oggi, per capire se per l'interesse nazionale era l'unico affare possibile. Abbiamo intervistato tutti i protagonisti che hanno accettato di parlare con noi. Fra questi il Commissario Fantozzi, che alla domanda "è stato approvato un emendamento che garantisce anche a Lei la manleva" la risposta è stata "no, io non ho nessuna manleva". Ma leggendo l'emendamento approvato il 2 ottobre al Senato, ci è sembrato di capire che, qualora la legge venisse approvata anche alla Camera martedì prossimo, una serie di reati non sarebbero configurabili oltre che per Alitalia, anche per tutti gli altri casi di bancarotta. Il Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Cascini ha dichiarato che se questa norma verrà approvata non saranno perseguibili anche le bancarotte commesse dagli amministratori di altre società per le quali vi è stata la dichiarazione di insolvenza non seguita dal fallimento. Come per i crac Cirio e Parmalat. Il risultato è la abrogazione dei reati fallimentari commessi da Tanzi e da Cragnotti e dai loro correi. L’anticipazione di questa parte dell’inchiesta di Report da parte de La Repubblica ha suscitato la reazione del Governo. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha detto: "O va via questo emendamento o va via il ministro'' e ne ha assicurato la cancellazione.
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A proposito della vendita dell'alitalia. Sembra che tra le pieghe del contratto di vendita dell'alitalia alla Cai ci sia la possibilità che i nuovi proprietari possano rivendere la società dopo 5 anni. Interrogato a questo proposito Colaninno non abbia saputo fugare tutti i dubbi. Sarebbe una beffa per noi contribuenti ,che ci accolliamo i debiti del disastro alitalia, e un lucroso affare per i nuovi padroni dell'alitalia se questo avvenisse. Spero che Colaninno e soci sappiano chiariri senza ombre di dubbio questo aspetto della vicenda alitalia.
RispondiEliminaAngelo Mancini