venerdì 27 aprile 2012

DUE ANNI DI DISAMMISTRAZIONE PANZA E GUARDIA E’ CAMBIATA … IN PEGGIO !!!


Riceviamo e pubblichiamo da “Noi Tutti per Guardia”
Non abbiamo mai pensato che l’amministrazione in carica avesse potuto realizzare qualcosa di positivo per la nostra comunità. In egual modo, non abbiamo mai creduto che la maggioranza avesse l’intenzione di rispettare l’impegno (assunto in campagna elettorale) di investire sulle tre principali “vocazioni” della nostra comunità (ovverosia, beni storici ambientali, sviluppo rurale di qualità ed energia compatibile) attraverso la realizzazione di altrettanti progetti esecutivi che, nel giro di un anno, avrebbero determinato l’afflusso di importanti risorse finanziarie.
In altre parole, non abbiamo mai creduto a quanto scritto al punto “Piano d’Azione” del programma elettorale dell’attuale maggioranza, ove si legge che “obiettivo di questa attività è quella di creare  nuovo reddito da immettere quanto prima nel tessuto economico  del nostro paese”.
Fino ad ora, non abbiamo mai giudicato l’azione politica dell’amministrazione in base agli impegni assunti in campagna elettorale. Tuttavia, allo scoccare del secondo anno di mandato, sembra giunto il momento di avviare i riscontri.
La prima verifica non può che riguardare i Beni Storici e Culturali.
Nel programma elettorale del Sindaco si legge: “Guardia conta su un ingente patrimonio di risorse  storico-culturali, un patrimonio che se adeguatamente salvaguardato, valorizzato e reso fruibile, deve diventare un formidabile volano di sviluppo turistico”. Inoltre, si immagina “… la creazione di un museo scientifico a matrice entomologica, collocabile in un edificio di via Pietralata; un museo della civiltà contadina o della memoria, collocabile nelle immediate vicinanze del Castello; un museo dei Riti, il cui contenitore potrebbe essere uno dei palazzi di pregio del nostro Paese (Sellaroli)”. Successivamente, si dice che la Biblioteca comunale deve far ritorno nel palazzo Nonno. Si promettono la creazione di “una scuola di musica e di una scuola di recupero e manutenzione degli immobili storici”.
Queste promesse, rilette a distanza di circa due anni, appaiono ridicole, contrastando in maniera stridente con gli atteggiamenti concretamente assunti che testimoniano la completa assenza di un piano programmatico. Infatti, circa il patrimonio storico - culturale, la primissima (ed unica) decisione adottata dall’amministrazione è stata la chiusura, compiuta in occasione degli ultimi Riti Settennali, di numerose stradine dell’antico borgo, esiliando alcuni Rioni al di fuori degli originari e suggestivi percorsi (nonostante la denuncia di cui al nostro giornalino n. 01 del 23.05.2010, a distanza di circa due anni, ancora non si conoscono modalità e tempi di riapertura al pubblico transito dell’importantissima porzione di Centro Storico).
Addio, quindi, al formidabile volano, allo sviluppo turistico ed alle risorse finanziarie.
Con l’avvento dei nuovi amministratori, incuria e spopolamento sono i termini che più frequentemente la gente usa per qualificare il borgo antico. Negli ultimi tempi, è diventato un ricettacolo di bande. Una zona franca. I video-denuncia presenti su numerosi siti internet (veri e propri documentari di ottima fattura) sono più efficaci ed eloquenti di qualsiasi parola.
Addio, quindi, alla “nascita della Farmer Market nel centro storico”.
Addio al “recupero di unità abitative, alla concessione in uso gratuito di immobili comunali recuperatiall’albergo diffuso, ai musei, agli itinerari tematici enogastronomici, alla biblioteca comunale, alla scuola di musica, agli eventi e manifestazioni per valorizzare la nostra comunità”.
Addio anche alla “forte domanda turistica (chi l’ha vista ?) da indirizzare verso Guardia con il coinvolgimento del visitatore in un’esperienza  completa”.
In ordine al centro storico, ciò che l’attuale maggioranza è riuscita a regalarci sono le inferriate e le cancellate; in altri termini: decadimento ed abbandono che generano tristezza e vergogna.
Dove sono finiti gli stucchevoli convegni preelettorali e le noiose tavole rotonde organizzati sul Castello ? Facile a dirsi. Sono stati riposti nel cassetto, pronti per essere rispolverati nel mese che precederà le prossime elezioni amministrative.
Ma non è tutto.
L’unico progetto per il borgo antico (l’ormai famigerato affare “Casa Marotta-Romano”) che l’odierna maggioranza ha ricevuto in eredità dal passato è completamente fermo. I nostri cari amministratori, pur di estromettere dai lavori le ditte locali, si sono inventate una gara d’appalto di categoria OG2 (sarebbe meglio dire OGM; si cfr. la denuncia di cui al nostro giornalino n. 11 dell’08.05.2011).
Pur di perseguire il loro obiettivo, invece di chiedere all’Autorità per i beni culturali se tale immobile è veramente d’interesse storico (e, quindi, da salvaguardare), hanno inoltrato una domanda retorica all’Unità di vigilanza che ha  prodotto, come conseguenza, la rivisitazione del  progetto (con ulteriori costi aggiuntivi), un’eventuale nuova gara d’appalto, sperpero di denaro pubblico e blocco temporaneo del finanziamento.
La volontà di difendere interessi personali e particolari (a discapito dell’interesse generale e dei principi di trasparenza e legalità dell’azione amministrativa) ha determinato la completa paralisi della procedura.
Alla luce di ciò, nessun dubbio può esservi in ordine al fatto che i principi ispiratori dell’odierna Amministrazione sono la raccomandazione, la parentela, il favoritismo ed il clientelismo (si pensi, in proposito, agli avvenimenti verificatisi in occasione del concorso per l’ufficio tecnico comunale di cui siamo in attesa di conoscere risvolti ed esito).
In conclusione, dopo circa due anni, la solita storia. Il libro dei sogni si è trasformando nel libro delle false promesse e delle illusioni disattese. Gli amministratori (arroganti e presuntuosi quanto incompetenti ed impreparati)  si sono trincerati dietro un silenzio assordante,  si sono barricati nelle stanze del potere, snobbando ed ignorando le richieste di chiarimento avanzate da larghi strati della cittadinanza Guardiese.
A distanza di circa due anni il Sindaco Panza si è rivelato essere ciò che noi tutti temevamo: un grande bluff !!!