martedì 24 settembre 2013

La politica danneggia il cervello

Secondo uno studio dell’università di Yale, curato dal professor Dan Kahan, la passione politica è talmente forte nell’uomo da impedirgli di pensare in modo corretto; danneggia il nostro cervello, rendendolo incapace di risolvere anche semplici operazioni aritmetiche.
 In un esperimento, dei soggetti riescono perfettamente ad interpretare una tavola numerica per scoprire se le creme per la pelle sono dannose o meno, mentre non  riescono a risolvere i medesimi calcoli se l’interpretazione mira a stabilire se l’uso delle armi fa diminuire il tasso di criminalità. Molti soggetti, quando si rendono conto  che il risultato va  contro le loro aspettative iniziano inconsciamente a sbagliare le operazioni per non giungere ad una soluzione contraria alle loro  idee politiche. La conclusione a cui lo studio giunge è che l’ideologia politica, l’appartenenza partitica, condiziona il nostro cervello, ne altera il  corretto funzionamento, facendoci  ignorare anche le prove più evidenti.
La faziosità, la mancanza di obiettività, la partigianeria è, dunque, un elemento  ineliminabile della politica?
La politica danneggia effettivamente il nostro cervello?
E’ opportuno, allora, tenersi lontano dalla politica?
Ogni persona ha i propri sistemi valoriali, le proprie verità; tutto ciò che mina tale sistema viene giudicato pericoloso per il proprio  sé e rimosso dal proprio orizzonte cognitivo.
Questo meccanismo protettivo per i nostri stereotipi, i nostri pregiudizi, le nostre convinzioni, i nostri principi condiziona fortemente la nostra passione politica; non è quindi la politica che danneggia il nostro cervello , ma il nostro sistema di valori che danneggia la politica riducendola ad un prolungamento della nostra visione delle cose e dei rapporti umani. Il “veleno” che intossica le nostre menti , le nostre relazioni sociali e la nostra comunità, grande o piccola che sia,  non deriva dalla politica, ma dal nostro modo di intendere la realtà che poi inevitabilmente si riflette nell’azione politica. E’ l’essere di parte che rende la politica settaria e ingiusta, non il contrario.
Val la pena, allora,  riproporre il discorso di Pericle agli Ateniese per comprendere appieno cosa intendere per Politica
“Qui ad Atene noi facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore”.
Intesa e praticata in questo modo la politica non solo non danneggia il nostro cervello, ma risulta essere la più potente e necessaria medicina per i mali dell’umanità.
Angelo Mancini

martedì 17 settembre 2013

PD - Partita Doppia

Riceviamo e pubblichiamo
Leggo da “ Il Sannio Quotidiano” del  14 Settembre 2013 l’articolo in settima pagina “ Arturo Verrillo entra nel PD”: un condensato significativo di cosa è il PD sannita (solo?) oggi.
 Trattativa chiusa in mattina con un incontro conclusosi intorno a mezzogiorno nella sede del PD a corso Garibaldi. Arturo Verrillo, ex consigliere provinciale (di opposizione) e capogruppo dell’opposizione a S. Nicola Manfredi, è un nuovo esponente del PD sannita”.
Dichiarazione nello stesso articolo di Iesce , esponente del PD sannita: “ Si tratta di un buon colpo politico poiché i Democratici avevano a S. Nicola Manfredi una specie di vuoto politico
Ancora l’articolo: “ Dopo qualche anno da battitore libero Arturo Verrillo è di nuovo uomo di partito con tanto di rapida iscrizione alla corrente Areadem”.
Non interessa delineare qui la figura politica di Arturo Verrillo,  che lo stesso articolo definisce eufemisticamente “battitore libero”,  avendo militato in Forza Italia, Popolo delle Libertà, Api, ma le dinamiche politiche di un partito, il PD, che ha fatto della condivisioni di ideali sociali, politici e civili il suo atto di nascita, il suo tratto distintivo.
La condizione attuale del PD sannita è quanto di più lontano ci possa essere da tali premesse: non ci si iscrive a questo partito perché si condividono ideali e politiche, ma se ne contratta l’ingresso e, come in tutte le trattative,  si dà e si riceve qualcosa in cambio. Questo partito si va, dunque, sempre più configurando come una sommatoria di pacchetti di voto, di interessi convergenti, di logiche di potere e di gestione partigiana delle risorse, senza nessun radicamento nelle coscienze, nelle sensibilità ideali e nelle visioni politiche dei cittadini
Sintomatica di tali difficoltà è la dichiarazione di Iesce che confessa, voce dal sen fuggita, che il PD in quella località aveva  un  “vuoto politico” e questo giustifica, ecco l’aspetto aberrante della faccenda, la nuova  “acquisizione”: non si coinvolgono i cittadini in un progetto politico recependo le istanze che arrivano dal “basso”, ma si attuano manovre da  “basso impero”  acquisendo pacchetti di voti da pagare con cariche, poltrone e altro.
I pacchetti di voto saranno, poi, offerti al  “trionfatore” di turno a Roma, sempre in nome di queste logiche: a Veltroni,  Franceschini,  Bersani e….. al prossimo, chiunque esso sia. Anche il furbetto Renzi, tutto ovvietà e calcolo, sarà ingabbiato in queste dinamiche; rinnovamento puramente estetico con poltrona per lui e i suoi consiglieri economico- finanziari in cambio del mantenimento delle  modalità gestionali del partito e dei referenti territoriali.
Fa ancora meraviglia il vistoso calo di iscritti e di voti!?
La brutalità del potere  non risiede tanto nella repressione delle libertà individuali ( questa ne è una conseguenza),  quanto  nell’abissale scarto tra ideali professati  e l’esercizio reale del potere stesso.
Angelo Mancini

sabato 14 settembre 2013

Tutto fumo e niente arrosto

Pubblicato da Icoraggiosi
FINALMENTE SVELATO IL CONTENUTO DEL PROTOCOLLO D’INTESA “PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELL’ECONOMIA DEL VINO, DEI SERVIZI E DELLA GOVERNANCE TERRITORIALE DEL SANNIO”.
Com’era facile prevedere tutto fumo e niente arrosto. I soliti proclami che sentiamo da anni, promozione del territorio, pianificazione del territorio, valorizzazione del territorio, riqualificazione del territorio, paesaggio, ambiente, beni culturali e architettonici e chi più ne ha più ne metta. Particolare menzione, però, merita la zonazione. Negli ultimi vent’anni non c’è stato convegno, nel campo dell’agricoltura, in cui non si sia discusso di questo tema e di quanto fosse necessario per la gestione e gli impianti dei vigneti.  Dopo aver convertito ormai quasi tutto il territorio viticolo guardiese (vedi i POR degli ultimi decenni) ancora si parla di zonazione. A parte che ci risulta che la zonazione dei nostri territori sia già stata realizzata, ma non vi viene in mente che sia un po’ tardi?
Qualcosa di nuovo, però, il famoso protocollo sicuramente produrrà. Commissioni, Coordinamenti, Enti capofila, ecc. pieni di esperti che dovranno studiare il territorio e tirare fuori le ricette giuste per il suo definitivo decollo, con l’immancabile ulteriore sperpero di risorse pagate dai cittadini.
Ci vuole un protocollo d’intesa per inserire nei PUC dei vari comuni i principi varati dall’associazione nazionale delle città del vino per i piani regolatori?  Se si appartiene all’associazione, basta applicarli, non ci vuole altro.
Come al solito, quindi, basta riempire pagine di giornali e tutto va bene. Qualcuno si è chiesto quanto è costata alla nostra comunità la convention nazionale delle città del vino e che ritorni abbia avuto il nostro territorio? Gli economisti in questi casi parlano di costi-benefici. Quali i costi e quali i benefici?
Le risorse economiche spese non potevano essere utilizzate per il recupero delle strade rurali e permettere ai nostri agricoltori di accedere agevolmente ai propri terreni, visto l’approssimarsi dell’imminente vendemmia?
Le risorse umane non potevano essere impegnate per temi molto più impellenti quali la soppressione del tribunale?  E’ possibile che un tema così importante per tutta la nostra comunità sia passato nel silenzio assoluto.
Maggioranza è opposizione che cosa hanno fatto in merito?
La politica della maggioranza è nota, apparire il più possibile.
La politica dell’opposizione è altrettanto nota, scomparire il più possibile.
Per  “NOI TUTTI PER GUARDIA” ……    chiedere lumi alla nota trasmissione “chi l’ha visto?”

venerdì 13 settembre 2013

L'ex rottamatore Renzi!

Accantonando, per un momento, le questioni di carattere amministrativo, forse, vale la pena fare una riflessione sulla condizione politica della  nostra Guardia, anche perchè ciò si rende necessario visti gli ultimi sviluppi che vedono importanti soggetti della politica strapaesana fare dichiarazioni di nuove appartenenze e scelte varie.
A cosa mi riferisco!? Ma al fatto che nel giro di soli pochi mesi alcuni esponenti politici, di lungo corso, che intravedevano in Bersani la risoluzione dei problemi del PD e dell'Italia ed erano fortemente motivati a difendere il loro status di  fronte a chi (Renzi) faceva della loro rottamazione la propria forza propulsiva, oggi dichiarano che Renzi è l'unica via d'uscita sia per il PD che, addirittura, per la guida della nostra bella Italia. Come si fa a non restare di stucco di fronte a queste dichiarazioni!!! Si può intravedere qualcosa che assomigli a "Trasformismo" o a "Opportunismo"!??
Bah si vedrà!!!
Io personalmente il 20 di ottobre dello scorso anno aderii al Renzi-pensiero con questa considerazione " Matteo Renzi non è portatore di chissà quale idea di governo dell'Italia nel contesto europeo e mondiale, o di come si debba sviluppare l'economia interna del nostro paese, per le quali possa essere indicato addirittura candidato premier (una parola grossa), ma se serve a far fare passi indietro alla gerontocrazia che ha avuto parte in causa nel governo del nostro paese in questi ultimi decenni, e se riesce a costringere la classe dirigente a considerare seriamente l'inserimento dei giovani in politica provocando un passaggio di responsabilità e di nuovo protagonismo, avrà comunque realizzato un grande risultato per l'Italia!"
Ed a seguito di questa considerazione facevo in seguito rilevare la singolarità del PD di Guardia Sanframondi in cui si verificava  che " il 25 ottobre 2009,si tennero le primarie per la scelta del segretario nazionale. il circolo di Guardia Sanframondi si schierò dalla parte di Franceschini, che prese 573 voti, mentre i sostenitori di Bersani furono 209 tra cui anche il sottoscritto. A livello provinciale i risultati furono il 55 % a Franceschini ed il 45% a Bersani.  La maggior parte della nomenclatura PD dell'epoca (che è ancora la stessa) si schierò con Franceschini! Ora nel 2012 sono tutti per Bersani perchè si odora la vittoria e perchè solo così si può soddisfare a pieno il proprio spirito di conservazione!"  Le primarie di coalizione del 25 novembre 2012 confermarono questa ipotesi con il seguente risultato Bersani 384 voti e Renzi 79 voti. Al ballottaggio per la scelta del candidato premier del 2 dicembre in provincia di Benevento Bersani totalizzò il 74% dei consensi ed a Guardia Sanframondi si ebbe il seguente risultato: Bersani 373, Renzi 85.
Nelle more di queste consultazioni vi fù anche un simpatico siparietto, in quanto, cercando di sostenere il Renzi-pensiero, evidenziavo che la gran parte delle scelte fatte nel passato andavano a gravare sulle attuali e future generazioni, e facevo l'esempio della rinegoziazione dei mutui o di un atteggiamento ancora in voga di un ceto politico che pensa a sfruttare il favorevole  momento politico senza curarsi di che ne sarà in futuro. In questo siparietto, i " Consiglieri Comunali neoeletti di maggioranza (PD)" ritennero utile ribattere che non potevo utilizzare tali argomentazioni, mica venivo da Marte!!!? Ora mi viene spontaneo chiedere, viste le dichiarazioni lette sulla stampa dal primo cittadino, se non ci sia stato un esodo in massa verso Marte!!?
Ecco veniamo al dunque. Avevo la strenua speranza che si potesse per davvero portare avanti una azione con Renzi in cui, effettivamente potesse essere messo al centro il merito, la concretezza delle azioni e non la demagogia, il rinnovamento della classe dirigente,   ma dopo che su quel carro si consente di tenere il festival dell'ipocrisia, del trasformismo e dell'opportunismo con in scena proprio chi ha osteggiato con tutte le sue forze disponibili il Renzi-pensiero, ho perso tutta la fiducia che avevo inopportunamente riposto.

Ing. Carlo Falato

Associazionismo, turismo e beni culturali.



La Regione Campania con DGR n.34 del 21/06/2013 ha dato l'avvio a procedure di evidenza pubblica per selezionare progetti a valere sulle risorse delle misure 1.9 e 1.12 del PO FESR 2007/2013. Le risorse messe a disposizione ammontato a 4 mln di euro per ogni misura, organizzate per due sessioni. Cioè complessivi 16 milioni di euro da impegnare entro la fine dell'anno per evitare di perderli e di restituirli alla Unione Europea.
Vi avevo già riferito del panorama delle iniziative che i comuni, che costituiscono l'unione "Città dei Sanniti",  in maniera disunita avevano proposto alla Regione Campania.
Adesso, forse, è opportuno riflettere sui risultati in quanto la Regione Campania ha reso noti i risultati dell'Avviso pubblico con la pubblicazione della graduatoria.

Con Decreti Dirigenziali n. 63 del 06/08/2013 e 138 del 07/08/2013 sono stati resi noti i risultati delle istruttorie per i progetti presentati dai comuni.
Sarebbe facile dire tutto previsto.
Le risultanze per l'intera Provincia di Benevento sono stati due progetti finanziati: uno Benevento Città Spettacolo per un importo di € 300.000,00 ed un altro  a Cusano Mutri capofila sul festival Internazionale dell'Infiorata, O.O. 1.12 (turismo), per un importo complessivo di € 110.100,00 di cui € 19.000,00 di risorse proprie, con partner comune di Pietraroja, Provincia di Benevento, Pro Loco Cusanese e Scuola di Arte floreale " le mani parlano" di Teverola.
Per il resto il buio totale.
Degni di nota il progetto presentato dal comune di Torrecuso, nella qualità ci capofila del partnariato composto dai comuni di Castelvenere, Solopaca, Vitulano, Ponte e Paupisi, denominato "In Vino Veritas" per l'importo di € 170.000,00 di cui € 30.000,00 di cofinanziamento da parte dei comuni aderenti al fine di incentivare il turismo enogastronomico, a valere sulla misura 1.12 (turismo) e che in qualche modo ricalca l'iniziativa che fu finanziata alla provincia di Benevento al mio assessorato dal titolo tra "Cantine e borghi d'arte" che metteva in rete le principali realtà vitivinicole del Sannio, e a cui Guardia Sanframondi non ne ha fatto parte , che si è posizionato primo dei non finanziati per esaurimento delle risorse con un punteggio ottimo.
Il progetto presentato da Guardia Sanframondi, "GuardiaNatale" approvata con DGC 66/2013, non per l'importo di € 295.000,00, senza compartecipazione finanziaria, a valere sull''obiettivo operativo 1.9 ( beni culturali) in assenza di partenariato, si è posizionato in graduatoria 72° su 75 proposte presentate. Ma questo era prevedibile in quanto il punteggio raggiungibile con la proposta presentata dal comune di Guardia Sanframondi non poteva andare oltre tale disastrosa posizione.
Ora si approssima una ulteriore scadenza per richiedere finanziamenti per eventi (periodo 1 giugno 2014 - 31 gennaio 2015), ultima possibilità per il periodo di programmazione 2007/2013. Spero che chi di dovere abbia preso atto della superficialità con cui ha affrontato la questione e dei disastrosi  risultati che ha ottenuto, e che si possa ritrovare una intesa con i comuni che compongono il nostro sistema territoriale di riferimento al fine di presentare una proposta conforme alle aspettative di sviluppo turistico del territorio, che sappia coniugare le risorse legate alle produzioni tipiche (Vino, olio, prodotti del sottobosco, ecc...) con la bellezza dei centri storici, all'esaltazione delle tradizioni e della cultura locale, a ciò che già esiste in termini di iniziative, come rappresentatività di una espressione di volontariato e passione per la propria terra,  alla capacità di comunicare realmente le nostre potenzialità.  
Staremo a vedere!

Ing. Carlo Falato