giovedì 30 aprile 2009

Avviso di selezione pubblica

Segnaliamo l’avviso di selezione: Legge 328/2000 Ambito territoriale B3 Piano Sociale di Zona VI annualità. AVVISO di selezione pubblica per soli titoli per la costituzione di un albo/elenco di operatori dei servizi sociali.

Come è noto l' Operatore dei Servizi Sociali è quella figura professionale che può svolgere specifici compiti nell’ambito dei vari servizi dell’ampio settore socio assistenziale.

In sintesi la legge 328 del 2000 assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuove interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, previene, elimina o riduce le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione.

Risorse correlate:  1) BANDO 2) SCHEMA di Domanda

mercoledì 29 aprile 2009

Donne e politica

 

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''Ciarpame senza pudore''. Cosi' Veronica Lario definisce, in una dichiarazione all'ANSA, l'uso delle candidature delle donne che a suo avviso si sta facendo per le elezioni europee. La signora Berlusconi ha deciso di mettere per iscritto in una mail - in risposta ad alcune domande sul dibattito aperto dall'articolo pubblicato ieri dalla Fondazione Farefuturo - il suo stato d'animo di fronte a cio' che hanno scritto oggi i giornali sulle possibili candidate del Pdl alle europee. ''Voglio che sia chiaro - spiega - che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire''. Alla domanda su cosa pensa del ruolo delle donne in politica, alla luce delle polemiche di queste ore, Veronica Lario risponde che ''per fortuna e' da tempo che c'e' un futuro al femminile sia nell'imprenditoria che nella politica e questa e' una realta' globale. C'e' stata la Thatcher e oggi abbiamo la Merkel, giusto per citare alcune donne, per potere dire che esiste una carriera politica al femminile''.  ''In Italia - aggiunge la moglie del presidente del Consiglio - la storia va da Nilde Jotti e prosegue con la Prestigiacomo. Le donne oggi sono e possono essere piu' belle; e che ci siano belle donne anche nella politica non e' un merito ne' un demerito. Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che e' ancora piu' grave, e' la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilita' di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti''. ''Qualcuno - osserva Veronica Lario - ha scritto che tutto questo e' a sostegno del divertimento dell'imperatore. Condivido, quello che emerge dai giornali e' un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere''. La signora Berlusconi prende anche l'iniziativa di parlare della notizia, pubblicata oggi da la Repubblica, secondo cui il premier sarebbe stato domenica notte in una discoteca di Napoli a una festa di compleanno d'una ragazza di 18 anni: ''Che cosa ne penso? La cosa ha sorpreso molto anche me, anche perche' non e' mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo stato invitato''. (Ansa)

martedì 28 aprile 2009

Tutti i nodi vengono al pettine…

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Promuovendo la raccolta di firme, per tentare di scongiurare la chiusura del presidio di Cerreto,  la nostra associazione, tra l’altro, questo scriveva sabato 20 settembre 2008 …

Sindaci, assessori comunali, assessori provinciali, assessori regionali, deputati sanniti … VOI sarete i responsabili della chiusura dei Presidio ospedaliero di Cerreto Sannita !… Dove sono finiti i buoni propositi di “potenziamento dell’offerta sanitaria del presidio ospedaliero di Cerreto contenuti nel Piano Ospedaliero? Riduzione della spesa sanitaria, da un lato, e contenimento dell’indice dei posti-letto programmati per abitanti, dall’altro: è questo il piano sanitario per il nostro territorio ?…

Siamo alla vigilia del primo grande appuntamento elettorale delle Europee 2009, il primo appuntamento elettorale dopo la chiusura del presidio cerretese.  Non dimentichiamo…Ricordiamoci che il nostro territorio   oggi è più povero di sanità !

domenica 26 aprile 2009

La via vecchia…

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Tiene banco in questi giorni nella nostra provincia e nel PD il caso Abbate, sulla candidatura di un sannita alle prossime elezioni europee. Abbiamo assistito alla sua esclusione dalle liste, alla reazione vivace della segreteria provinciale del PD sannita, alla versione della segreteria regionale e ad un fiorire di dietrologie sulla decisione presa. Fioccano le più disparate ricostruzioni della vicenda e come sempre avviene il polverone serve solo a nascondere a tutti la verità . Anche noi siamo immersi in questa nube, ma, piuttosto di ricercare la "verità" dell'accaduto, proviamo a ricercare una via d'uscita, una strada nuova lontana dal polverone che interessa solo ai protagonisti, a chi ha battuto i piedi credendo di averla vinta.

E' il metodo che va cambiato! La politica del PD sannita è esclusivamente incentrata su alcune figure, lobby, del capoluogo, altro che Pomigliano come ci accusa il centro-destra. Ai "provinciali" come noi spetta solo il notarile compito di avallare tali scelte. Altro che condivisione, gestione dal basso ( del basso) e democratica del partito! La segreteria ha avocato a se ogni scelta e ogni decisione e tutto ruota sul concetto di interscambiabilità dei ruoli e dei soggetti ad essa collegati . Altro che partito aperto al nuovo e a nuovi soggetti! Si è assistito alla più rigida e ferrea chiusura del vecchio, una testuggine politica che sta disorientando tutti coloro che avevano creduto alla bontà del nuovo soggetto politico. Si registra una forte delusione tra coloro che hanno aderito e/o votato PD, ma sembra che i nostri responsabili di ciò non abbiano sentore o che, più semplicemente non se ne curino, fino alla prova contraria rappresentato dal dato elettorale imminente.Ma si sa, le sconfitte hanno sempre tanti padri! Farla franca, come per il passato, non dovrebbe risultare difficile a chi ha vissuto altre sconfitte ed è rimasto sempre in sella.

Nel nostro piccolo, noi che siamo e ci sentiamo ancora comunità , con i suoi legami di sangue e di amicizia , cerchiamo di non ripetere e di non ricalcare questa logica di parte, puramente numerica, di lobby o di appartenenza, e apriamoci a un nuovo modo di intendere e espletare la funzione pubblica. Un modo credibile non solo per chi da anni calca la scena politica paesana, perchè questo tipo di novità non fa più presa su nessuno, ma soprattutto per i tanti concittadini che aspettano e vogliono un cambiamento sostanziale per il nostro paese. Lasciare la via vecchia, è vero, è pericoloso, ma , a volte è necessario!  Angelo Mancini

giovedì 23 aprile 2009

‘100 metriquadrati’

Iniziativa dell'Associazione 'icoraggiosi' per il recupero del verde e delle attrezzature della Villa comunale

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Nella Carta del verde si legge che:’ … l’Amministrazione Comunale promuove tutte le forme di partecipazione del cittadino, direttamente o tramite proprie associazioni, alle attività di pianificazione, tutela, gestione e valorizzazione del verde’ e ancora...'il Servizio Tecnico Manutentivo Comunale  ha la responsabilità prevista nella Carta del verde, di supporto tecnico per l’affidamento di aree ad associazioni, gruppi di cittadini o altri soggetti privati per interventi di recupero e manutenzione. '

La nostra Associazione, recuperando quanto previsto da questo importante documento comunale per la tutela e la promozione del verde e partendo dalla considerazione che il cittadino, facendosi portatore dei contenuti della Carta, è chiamato a difendere il verde da qualsiasi azione che vada contro i principi di tutela ecologico- ambientale, biologica, paesaggistica, urbanistica ed estetica.  Ha promosso 100 metriquadrati’  iniziativa aperta per il recupero del verde e delle attrezzature  e in data odierna alle ore 8,00 è stata inoltrata e protocollata presso in Comune di Guardia Sanframondi la richiesta di  autorizzazione affinché si possa come associazione ‘icoraggiosi’ con l’apporto fondamentale   di altre associazioni presenti a Guardia e dei cittadini, adottare  verde e strutture della ‘Villa comunale’. Nei prossimi giorni sarà reso pubblico il progetto d'intervento.

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mercoledì 22 aprile 2009

La pietra scartata dai costruttori

 

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Nessun sannita alle Europee - Gino Abbate non sarà candidato alle Europee per il Partito democratico. A chiudere definitivamente  la vicenda è stato il segretario regionale del Pd, Tino Iannuzzi, nel corso dell'incontro con i rappresentanti sanniti del partito svoltosi ieri a Salerno.  Iannuzzi ha spiegato ai democratici sanniti  Umberto Del Basso De Caro, Nino Del Vecchio, Claudio Ricci, Mario Pepe e lo stesso Gino Abbate che alla base dell'esclusione non ci sono le motivazioni emerse nelle ore immediatamente successive alla riunione di Direzione regionale. Il ‘caso Udeur' non avrebbe nulla a che fare con la esclusione di Abbate . Il medico beneventano  è rimasto fuori dalla lista meridionale del Pd per semplici ragioni di spazio infatti sono sette le caselle destinate alla Campania delle quali due andranno agli europarlamentari uscenti, due saranno occupati da Montemarano e Cozzolino, uno dovrà essere assegnato ai rappresentanti della componente moderata del partito e la metà delle candidature dovrà essere riservata alle donne. E infatti proprio il nominativo di una donna era stato richiesto al Pd sannita che però ha ritenuto di non fornire alcuna indicazione. Concetti che Iannuzzi dovrebbe esplicitare anche in città nelle prossime settimane quando si terrà il primo degli incontri di presentazione della lista Pd per le Europee.

martedì 21 aprile 2009

Attrici e miss

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Un corso di formazione politica in vista delle elezioni europee. "L'aula" è nella sede del Pdl in via dell'Umiltà. Gli insegnanti sono il ministro degli Esteri Franco Frattini e il vice presidente dell'Europarlamento Mario Mauro. Gran cerimoniere il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La classe è tutta femminile: alcune giovani parlamentari del Popolo della libertà (sponda Forza Italia) e venticinque giovani possibili candidate "non politiche". Queste ultime accomunate da un passato nel mondo della televisione o più in generale dello spettacolo.
Alla lezione ha assistito Eleonora Gaggioli che ha recitato nella terza edizione della fiction Elisa di Rivombrosa. C'era anche Camilla Ferranti, nota alle cronache soprattutto per aver interpretato una parte in Incantesimo, decima edizione. Poi Angela Sozio, pugliese classe 1973, la rossa partecipante alla terza edizione del Grande Fratello. E Barbara Matera, nel 2000 giovane concorrente dell'edizione pugliese di Miss Italia, poi annunciatrice per RaiUno dal 2003 al 2007 e attrice in alcune fiction.
C'erano, come detto, anche alcune parlamentari: Beatrice Lorenzin, Michaela Biancofiore, Gabriella Giammanco, Laura Ravetto, da Annagrazia Calabria a Barbara Mencucci.
Dopo Frattini e Mauro, è stata la volta del Cavaliere, fedele alla linea del "rinnovamento" e dei volti nuovi. "Molte di voi non lo sanno, alcune sono deputate: ebbene, sarete candidate alle europee - ha detto il premier alle "allieve - Voglio volti giovani, facce nuove, per rinnovare l'immagine del Pdl e dell'Italia in Europa". A una parte della riunione-lezione sulla storia e il funzionamento dell'Unione europea, la prima del corso che durerà tre giorni, hanno partecipato i due coordinatori del Pdl Denis Verdini e Ignazio La Russa.
Inutile dire che il clou della giornata è stata l'incursione di Berlusconi. Il presidente del Consiglio ha snocciolato i successi del suo governo e ha sfoderato un nuovo sondaggio: con il 73,5% di consensi è il leader più amato al mondo, seguono il brasiliano Lula con il 69,4%, il presidente americano Obama con il 59,5%, il polacco Tusk con il 59% e il turco Erdogan, con il 51%.
Il premier ha pensato anche al materiale didattico. Alle partecipanti è stata fornita una brochure contenente delle schede per consentire la praparazione alle europee. Schede, per esempio, sulla Nato, sulla Bce, sul Fondo Monetario Internazionale e un resoconto sull'operato del governo. (La Repubblica)

sabato 18 aprile 2009

Calma piatta…

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Niente di nuovo dal Comune: è questa l'unica novità che registriamo dalla casa comunale e dall' amministrazione in carica. Dopo lo scossone politico prodotto dalle dimissioni degli assessori uderrini, per le note vicende legate alla conduzione e all'attribuzione dell'assessorato ai lavori pubblici, non c'è stata nessuna iniziativa politica e amministrativa volta a superare lo stato di stallo e di sofferenza in cui l'amministrazione cittadina versa. Registriamo solo una calma frenetica, un parlottare già visto all'epoca della formazione della lista elettorale che ha prodotto l'attuale amministrazione e la conseguente paralisi amministrativa. Si confida in sostanza più sulla capacità di persuasione personale che su un'azione politica che rimuova le incomprensioni, i contrasti, le contrapposizioni che limitano l'azione amministrativa. La politica non è più capace di fare sintesi, di mediare tra le proposte, di ricercare una prospettiva unitaria e un'azione corale ed efficace: è questo l'amaro messaggio che ci deriva da questa crisi prolungata e, ad oggi, senza soluzioni. Forse le soluzioni non si ricercano neanche, vuoi per le difficoltà inerenti, vuoi per una sopraggiunta rassegnazione e convinzione che la realtà amministrativa che ci è stata consegnata dalle urne è pressochè immodificabile.  Si ricercano solo scappatoie, confidando che tutto questo parlottare produca, come per magia, la classica quadratura del cerchio. E' vero! L'interruzione di una consiliatura è sempre un avvenimento traumatico per una comunità ed è per questo motivo che tale ipotesi va sempre scongiurata. Confidiamo perciò in una ripresa dell'iniziativa politica amministrativa che sappia farci uscire fuori dalla palude in cui ci siamo impantanati. Le paludi, come si sa, sono quasi sempre infestate di coccodrilli … !

venerdì 17 aprile 2009

Ottopermille

 

Le prese di posizione di questi giorni circa l’utilizzo dell’ 8x1000 per il terremoto d’Abruzzo ci suggerisce di approfondire l’argomento con ogni argomento utile di conoscenza …iniziando da qui >>> ( Definizione Wikipedia )

Ogni cittadino che presenta la dichiarazione dei redditi può scegliere la destinazione dell’8 per mille del gettito IRPEF tra sette opzioni: Stato, Chiesa cattolica, Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno, Assemblee di Dio in Italia, Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Unione Comunità Ebraiche Italiane.

In realtà nessuno destina il proprio gettito: il meccanismo assomiglia di più ad un gigantesco sondaggio d’opinione, al termine del quale si “contano” le scelte, si calcolano le percentuali ottenute da ogni soggetto e, in base a queste percentuali, vengono poi ripartiti i fondi. Come se non bastasse, la mancata formulazione di un’opzione non viene presa in considerazione: l’intero gettito viene ripartito in base alle sole scelte espresse. Alcune confessioni, più coerentemente, lasciano allo Stato le quote non attribuite, limitandosi a prelevare solo quelli relativi ad opzioni esplicite a loro favore: cosa che NON fa la chiesa cattolica, ottenendo un finanziamento quasi triplo rispetto ai consensi espliciti ottenuti a suo favore.

Risorse: Tutto su l’otto pe mille / testo della legge /

giovedì 16 aprile 2009

L’offesa della censura

Vauro

La Rai ha deciso che Santoro dovrà riparare, Vauro è sospeso dopo le polemiche su Annozero e sul terremoto in Abruzzo. "Indegna" secondo Fini, "non da servizio pubblico" secondo Berlusconi, e poi via via giudizi analoghi da altre voci del Pdl nei giorni scorsi.
Santoro, stasera dovrà "attivare i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall'Abruzzo". Vauro, per ora, è sospeso solo per una puntata. Poi, la vicenda sarà affrontata mercoledì prossimo dal consiglio d'amministrazione della Rai. La vignetta di Vauro che ha motivato il provvedimento di sospensione è quella in cui si parla di "Aumento delle cubature. Dei cimiteri", giudicata "gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico".
Santoro non ci sta. E in una lettera al direttore generale respinge ogni addebito e chiede di soprassedere sulla sospensione di Vauro, "una censura che produce una grave ferita per il nostro pubblico e per l'immagine della Rai".  E continua… "Respingo gli addebiti che mi vengono mossi in quanto sono certo di aver esercitato con i miei collaboratori la professione di giornalista con grande correttezza. Inoltre, faccio presente che alla mia redazione non sono pervenute richieste di rettifica o annunci di iniziative legali da parte di alcuno. Le ricordo come la stessa Rai abbia recentemente riconosciuto che l'autonomia del giornalista non può essere menomata, nemmeno dall'editore. Riguardo ai rilievi sui singoli servizi - prosegue Santoro nella lettera - ribadisco che l'equilibrio di una trasmissione deve essere valutato nel suo complesso, nel generale contesto dell'informazione offerta dal servizio pubblico e valutando nel merito se ciò che si descrive o si narra sia vero o falso. Le nostre critiche alla mancata pianificazione dei soccorsi trovano ampia conferma nei giornali di tutto il mondo. Lo stesso Enzo Boschi, presente in trasmissione, presidente dell' Ingv, facente parte della Commissione Grandi rischi ed uno dei massimi esperti italiani in materia di eventi sismici e di Protezione Civile ha più volte sottolineato: 'Santoro ha ragione a fare questi rilievi'. Tutto ciò non sminuisce il comportamento straordinario dei soccorritori dopo che si è verificato il terremoto, comportamento che nessuno di noi ha mai messo in discussione e che siamo pronti a ribadire in tutte le circostanze. Mi lasci infine dire - conclude - che la sua decisione di sospendere Vauro rappresenta una censura che produce una grave ferita per il nostro pubblico e per l'immagine della Rai".

martedì 14 aprile 2009

Il lungo tempo del bisogno di aiuto

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L'invito di tutti coloro i quali hanno responsabilità dirette in questa fase d'emergenza è quello di contenere, almeno per il momento, il grande impulso solidale verso la gente colpita dal terremoto per portare in modo più efficace gli aiuti. Che dovranno essere comunque convogliati in strutture organizzate e mai essere portati per iniziativa individuale. "Di cose da fare ce ne sono ancora tante, purtroppo" - dicono alla Protezione Civile - "dunque è bene che chiunque voglia mettersi a disposizione si tenga pronto, perché ci sarà ancora per lungo tempo bisogno di aiuto".
Nel frattempo però, grazie all'iniziativa di un gruppo di studenti, una buona parte dell'Istituto Tecnico Commerciale "Costa" di Lecce e un'altra rappresentanza della scuola media "A. Galateo", sempre di Lecce - guidati dal loro professore di informatica, sul sito da loro stessi gestito (www. gpace. net/abruzzo) è possibile rintracciare i luoghi dove convogliare gli aiuti che si intendono portare su tutto il territorio nazionale.

venerdì 10 aprile 2009

‘icoraggiosi’ tesseramento 2009

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Parte, con la primavera, la campagna di tesseramento 2009 de ‘icoraggiosi’ un'opportunità in più per chi sceglie  di fare e non di guardare, per chi la vita sociale la vive da soggetto e non da oggetto. Come è ormai noto gli scopi principali dell' Associazione sono quelli di praticare e promuovere l’impegno culturale, politico e civile nelle comunità e sui territori; riaffermare, in particolare, il valore della politica come forma di volontariato che sappia essere strumento di crescita sociale oltre che di composizione e mediazione di esigenze ed attese dei cittadini. L' Associazione si propone di favorire la divulgazione di idee e proposte attraverso riunioni di cittadini, convegni, seminari, tavole rotonde, pubblicazioni, ricerche ed ogni altra iniziativa che possa stimolare la partecipazione ed il dibattito affinchè si riduca la distanza dei cittadini dalla conoscenza e dalla vita politica, sociale e culturale della nostra comunità. La quota 2009 è stata fissata in € 50.00 (Per le iscrizioni telefonare al numero  328 44 24 459 327 81 55 289 o in alternativa comunicare la volontà dell’ iscrizione utilizzando la nostra mail  icoraggiosi@gmail.com  inserendo il proprio numero  telefonico  e le proprie generalità per il contatto, oppure utilizzando il form del sito.

giovedì 9 aprile 2009

Milioni di vani da buttare

Aldo Loris Rossi è ordinario di progettazione architettonica ed ambientale alla università Federico II di Napoli

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… Il cemento armato non ha durata eterna, quindi, dopo 25-30 anni, e oggi siamo a 60 anni da quelle costruzioni, la resistenza si riduce progressivamente. Personalmente ho assistito alla demolizione di edilizia post-bellica degli anni '40 e '50 e ho notato che dentro il cemento non c'era più il ferro, cioè il cemento non era più armato, ma disarmato. C'erano solo buchi arrugginiti al posto del ferro. E allora il problema diventa serio. E, prima che questa edilizia ci cada addosso, muoviamoci su tre prospettive: salvaguardia integrale dei centri storici e delle aree agricole - beni unici e irriproducibili - e rottamazione con incentivi (anche per la bioclimaticità e il fotovoltaico) di quella edilizia senza qualità postbellica. Abbiamo calcolato che la spazzatura è fatta di circa 40 milioni di vani: certo non vogliamo distruggere tutti i 40 milioni di vani, ma si faccia ciò che aveva iniziato l'Ordine nazionale degli architetti: realizzare il fascicolo del fabbricato, fare cioè la radiografia del fabbricato. Se infatti analizziamo specialmente questa edilizia post bellica scopriremo che, se non sono antisismici, questi edifici sono a rischio.
- Cosa pensa della proposta del Governo ?
" un pastrocchio. C'è bisogno dell'intervento di tecnici ed esperti del settore e dell'ambiente per correggere le distorsioni allucinanti di questa deregulation generalizzata. Nella proposta manca una chiara distinzione tra città e non città, e all'interno del discorso sulla città non si distingue l'edilizia di interesse storico da quella che non ha alcun interesse storico e tra quella staticamente efficiente e quella invece che sta in piedi per miracolo.
- Berlusconi ha parlato degli edifici precedenti al 1989 ?
Questa data è insignificante perché l'edilizia storica è quella fino al 1945 in linea di massima. Berlusconi e i suoi tecnici devono capire questa semplice ed elementare verità: l'edilizia post bellica dal 1945 al 1972-75 praticamente non è antisismica e può caderci addosso, quindi, la dobbiamo individuare attraverso una ricognizione nei piani regolatori, poi dobbiamo circoscrivere queste aree, come hanno fatto a Roma e mettere in atto una grande opera di rottamazione. Non si può bruciare un'idea straordinaria che, tra l'altro, è inserita nella legge regionale della Calabria, e alla quale sembrano interessate il Veneto e la Puglia. Quindi, non riduciamola alla sopraelevazione o alla stanzetta, qui si tratta di aprire una grande prospettiva per rinnovare l'armatura urbana italiana e per rimettere in moto l'economia delle città. Inoltre, bisogna concepire degli attrattori per coinvolgere l'iniziativa privata che, se nei 64 anni passati ha distrutto il territorio, può fare lo sforzo, con degli incentivi, di ricostruire e riqualificare lo stesso territorio. stralci delle interviste consultabili sul sito di Radio Radicale.

mercoledì 8 aprile 2009

Le regole

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(…) Ma i morti sì, possono essere limitati. I danni sì, possono essere contenuti, quando le case sono costruite con i progetti giusti e gli accorgimenti giusti e i materiali giusti. E nessuno dovrebbe saperlo meglio di noi italiani. Che viviamo in una terra tra le più inquiete di un mondo in cui avvengono ogni anno un milione di terremoti piccolissimi e tra questi almeno un centinaio del quinto grado della scala Richter, cioè uno ogni tre-quattro giorni e ogni tanto ne arriva uno che sconquassa tutto. E per giorni giurano tutti che basta, occorre cambiare le regole e bisogna adottare una volta per tutte i sistemi che aiutano a limitare i danni perché è stupido spendere i soldi come per decenni ha fatto lo Stato che secondo i dati del Servizio geologico nazionale è riuscito a spendere solo dal 1945 al 1990 per tamponare i danni di catastrofi naturali varie oltre 75 miliardi di euro e cioè quasi 140 milioni di euro al mese. Più quelli spesi dal 1990 in qua per il sisma nella Sicilia Orientale nel dicembre 1990 e per quello nell’Umbria e nelle Marche del settembre 1997 e per quello a San Giuliano di Puglia dell’ottobre 2002… Tutti lutti seguiti da una promessa solenne: mai più. E presto dimenticata sotto la spinta di nuovi condoni, nuove elasticità urbanistiche, nuove regole più generose… Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera

martedì 7 aprile 2009

Un paese in pericolo

 

(…) Invece di avviare questo processo, il piano casa del governo autorizzava aumenti automatici di cubatura (fino al 20%) senza contemporaneamente costringere i proprietari a rendere più efficienti le strutture.

(…) Invece di agevolare la sistematica messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio, questo governo ha in mente una sola cultura: «aggiungere». Nuove grandi opere, a iniziare dal ponte sullo stretto e dalle centrali nucleari, nuove espansioni edilizie. Invece di consolidare l`enorme patrimonio edilizio esistente e rendere sicura la vita degli italiani, si continua con lo scellerato meccanismo della rendita speculativa.

(…) Basterebbero tre mosse. Prendere atto che il nostro patrimonio abitativo è fatiscente e lo Stato ha il dovere di favorirne la messa in sicurezza, attraverso norme e finanziamenti. E se ci fosse qualcuno che afferma che in questo modo si spendono soldi pubblici, si potrebbe rispondere che stiamo spendendoli per acquistare i fondi tossici delle banche. Perché non potrebbero essere utilizzati anche per non veder morire intere famiglie? Eppoi, gli interventi dentro una nuova concezione dell’edilizia favorirebbero la nascita di nuove industrie in grado di realizzare e gestire sistemi di risparmio energetico. In pochi anni i benefici complessivi supererebbero le spese di investimento iniziale: basta soltanto dare il colpo di grazia alla rendita immobiliare, come fanno in Europa. Secondo. Prendere atto che nell’ultimo decennio si è costruito troppo e che è venuto il momento di dire basta a ogni ulteriore consumo di suolo agricolo. Da qualche mese è nata su iniziativa del sindaco di Cassinetta di Lugnano la rete «stop al consumo di territorio» e sono molti i primi cittadini che vogliono voltare pagina. La popolazione italiana non cresce più ed è economicamente molto più conveniente riqualificare l’esistente. Terzo. La definizione di un grande (stavolta sì) programma di messa in sicurezza degli edifici pubblici. Il volto dello stato si vede da come si presentano le scuole dell’obbligo. L’ottanta per cento di esse è fatiscente o non rispetta le norme di sicurezza. Stesso discorso vale per gli ospedali e per gli altri servizi. Una grande opera di ricostruzione del volto dei luoghi pubblici e delle città, che sono gli elementi portanti della convivenza civile di ogni paese civile. E se qualcuno obiettasse spudoratamente che in questo modo si spendono soldi pubblici, basterebbe mostrargli i volti dei giovani che in Abruzzo hanno perso la vita soltanto perché l`ideologia liberista ha imposto in questi anni la distruzione di ogni funzione pubblica.di Paolo Berdini da ‘il Manifesto’

giovedì 2 aprile 2009

Cocci nostri…

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Viviamo giorni di attesa per le sorti di questa amministrazione, per ciò che può accadere e per quello che ci riserva il futuro amministrativo della nostra comunità. Possiamo avere solamente il comportamento di chi è finito nelle sabbie mobili: stare fermo, non agitarsi, non fare il minimo movimento, per non accelerare lo sprofondamento, con la speranza di poter guadagnare lentamente la terre ferma con qualche mezzo di soccorso trovato all'occasione. L'iniziativa è tutta in mano ai nostri amministratori attuali; a noi non rimane che sperare in una evoluzione che porti la comunità fuori dallo stallo amministrativo in cui siamo piombati. La situazione attuale è figlia della passata amministrazione: come mai un'amministrazione composta da 11 margheritini e un diessino si è frantumata in due tronconi conflittuali e contrapposti?  Cosa è stato fatto, allora, per ricomporre quella lacerante frattura riproposta con eccessivo ottimismo nell'attuale compagine amministrativa?  Certo l'acqua passa, ma le scorie restano. Oggi quei nodi irrisolti , o con troppo ottimismo accantonati, sono venuti al pettine. Il punto di frizione tra le parti non è quindi la diversa collocazione dell'Udeur in campo nazionale, ma le contrapposte e inconciliabili visioni della gestione degli affari comunali prodottesi già nella passata amministrazione Falato e che si voleva credere risolte con la nuova amministrazione Ciarleglio. L'aspetto più evidente e palpabile di questa frattura profonda è l'assoluta mancanza di riconoscimento reciproco delle due parti e la generale sfiducia in una risoluzione positiva della crisi in atto. Si mira al tirare a campare piuttosto che tirare le cuoia, di andreottiana memoria, e in quest' ottica si può ascrivere l'opzione politica di un possibile allargamento della maggioranza alle altre componenti del centro-destra presenti in consiglio comunale. Allargare la maggioranza alle altre forze di centro - destra presenti in consiglio comunale non fa altro che confermare quanto affermato sopra: non è la nuova collocazione dell'Udeur nel centro-destra la vera causa della crisi in atto, ma divergenze profonde e insanabili nella gestione della cosa pubblica che già avevano lacerato la passata amministrazione comunale. Aspettiamo il finale, anche se, come al solito, i cocci saranno solo nostri …!

Angelo Mancini