martedì 28 aprile 2015

Sostieni icoraggiosi con il 5X1000



Con il 5x1000 sostieni la nostra associazione in quell’opera di controllo, di diffusione culturale, di difesa del territorio , dei beni culturali e ambientali che svolge fin dal giorno della fondazione.  Sul nostro sito icoraggiosi.altervista .org oppure su facebook all’indirizzo icoraggiosi onlus , sono riportate le  iniziative in programma e tutte quelle svolte. Questi sono gli impegni dell’associazione e dei suoi volontari.
 Buoni motivi per cui si rinnova ai cittadini  l’invito  a destinare a icoraggiosi la propria quota del  5x1000 e a permettere alla nostra associazione di continuare l’impegno  nella promozione e nella difesa della cultura e del territorio.
                icoraggiosi' C.F. 92045980627

Grande guerra



L’Associazione onlusicoraggiosi, in occasione del centenario della Grande Guerra , organizza una serie di eventi tra i quali una raccolta di lettere, cartoline e fotografie dal fronte.
Si invitano tutti coloro in possesso di materiali del tipo indicato che ne desiderano la pubblicazione, di contattare l’Associazione presso i seguenti recapiti: 
339 74 65 430 – 328 87 94 607 – 338 45 51 854.
Il materiale, in originale, sarà scannerizzato ed immediatamente restituito.
Ragioni organizzative impongono che esso pervenga entro il 20 maggio 2015.

sabato 18 aprile 2015

Bicincittà 2015

Bicincittà 2015: domenica 10 maggio tutta l’Italia in bici con l’Uisp, per città sostenibili e strade sicure

Maggio è il mese delle due ruote con Bicincittà Uisp che domenica 10 maggio vivrà la giornata centrale: saranno oltre 100 le città italiane che ospiteranno la manifestazione su due ruote più grande d’Italia, giunta quest’anno alla 29° edizione.

Bicincittà è una festa di sport per tutta la famiglia, una biciclettata non agonistica e aperta a tutti, per occupare i centri urbani e chiedere aria pulita e città più vivibili.

Una mobilità alternativa che permetterà quindi di trascorrere una giornata all’aria aperta con benefici per la salute individuale e la possibilità di recuperare un sano rapporto con le nostre città sempre all’insegna dello SPORT PER TUTTI.
L’Uisp aderisce alla Giornata nazionale della bicicletta con manifestazioni su due ruote in oltre 100 città italiane

Quest’anno inoltre Bicincittà sposa e si inserisce in un’innovativa iniziativa Uisp: “LA MIA CITTA’ PER SPORT”

Vivicittà e Bicincittà infatti uniscono le loro forze nel 2015 ne “La mia città x sport”, nuova idea Uisp, un modo di vivere e di comunicare due storiche manifestazioni nazionali Uisp.

Queste collaudate manifestazioni Uisp mantengono le loro caratteristiche originarie e in più diventano lo striscione di PARTENZA (12 aprile 2015, data centrale di Vivicittà) e di ARRIVO (10 maggio 2015, data centrale di Bicincittà) di un nuovo circuito nazionale Uisp della durata di un mese fatto di sportpertutti, prima ancora che di una disciplina sportiva. La corsa podistica si mischia e si allea alla bicicletta, si apre alla contaminazione con nuove attività da vivere in città, dal pattinaggio al parkour.

Un progetto (una campagna, un circuito…) dove i comitati territoriali Uisp saranno protagonisti e potranno valorizzare le loro capacità creative e le vertenze sportive/ambientali all’interno di un contesto omogeneo. Un puzzle da comporre insieme nel quale i nostri comitati territoriali possono attraverso lo sport mettere in atto azioni di denuncia, sensibilizzazione e proposta sui temi della mobilità dolce, dei beni comuni (acqua di rete, spazi sociali,…), del consumo delle risorse (riduco-riuso-riciclo), dei luoghi di sport (strade, piazze, cortili,…) e della loro riqualificazione (sociale, energetica e di uso).

“La mia città x sport” diventa un perimetro attraverso il quale l’Uisp valorizza la sua identità e la pone all’attenzione della politica, delle istituzioni e dei media.

I temi al centro di questo progetto sono il consumo di territorio (cementificazione , letti dei fiumi,…) , la mobilità sostenibile (camminare, andare in bici, …..), lo stile di vita attivo. La città rappresenta il nodo intorno a cui si intrecciano e si dipanano le emergenze ambientali, sociali e culturali del nostro tempo e contemporaneamente lo scenario di soluzioni possibili.

Lo sport sociale e per tutti può cambiare la vita delle persone ed una delle strade indicate oggi è quella delle “Smart city”: interventi di progettazione sistematica che vedono le città come un insieme coordinato e che utilizzano le tecnologie “intelligenti” per rendere i centri urbani sostenibili sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista sociale.

Tutti i Comitati territoriali (città) Uisp partecipanti possono quindi:
- creare una ”contaminazione” tra le due iniziative uscendo dallo specifico di ciascuna delle due.

- dare vita ad iniziative di “mobilità dolce” durante questo intervallo di tempo, attività che vanno da gruppi di camino a escursioni, a pedalate cittadine in bici, etc…….

- documentare attraverso foto e filmati realizzati dai partecipanti al mese di attività le criticità ambientali.

Per far ciò si può partire dai due gesti più naturali per stravolgere la mobilità urbana: camminare (camminare velocemente, correre…) e pedalare (ma anche pattinare, scivolare…). Gesti naturali, motori, basici ma allo stesso tempo carichi di innovazioni ed emozioni.

Le città con le strade, i marciapiedi, le piste ciclabili sono grandi impianti sportivi per tutti. Il problema è quello di migliorare la qualità della vita mentre si pratica sport, al fine di migliorarla per tutti, migliorando anche la sicurezza, il rispetto, l’educazione stradale, le relazioni.

I protagonisti saranno tutti i cittadini e gli sportivi partecipanti che potranno con le loro foto e video, come reporter ambientali, denunciare il degrado ambientale (discariche, ingorghi stradali, smog,…. ), materiale poi condiviso attraverso i social network e un Contest ad hoc.

“La mia città x sport” è il mese della mobilità sostenibile, degli stili di vita attivi, del benessere, della riconquista dei diritti di cittadinanza, primo fra tutti quello di vivere in una comunità mondiale che crede nel futuro e si prodiga per il rispetto del pianeta, dell’umanità e di ogni altra forma di vita.

Quale migliore occasione per fare di Bicincittà un appuntamento non di un solo giorno ma un programma che preveda prima o dopo la data ufficiale anche altre pedalate tutti insieme, per cominciare ad occupare uno spazio, quello della mobilità sostenibile, che deve essere uno dei massimi obiettivi della nostra associazione.

Bicincittà 2015 gode dell’Adesione del Presidente della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

sabato 11 aprile 2015

Risposta del presidente de icoraggiosi



Con molto divertimento ho letto la “ottocentesca definizione” datomi dal dott. Ceniccola in riferimento ad un articolo di risposta al quotidiano “ Il Mattino”.
Devo, però, rassicurare il dott. Ceniccola che l’articolo in oggetto non riguardava minimamente la sua persona, ma un  modus operandi  politico che ci ha affondato nella situazione sociale, politica ed economica che viviamo. Dispiace il riferimento, quindi,  alla mia persona e tranquillizzo   il dott. Ceniccola di non nutrire alcun risentimento (posso avere avversari politici o intellettuali ma nessun nemico.  C.MARX)  e di non andare gridando da 15 anni al tradimento!!!!!!! ...Prendo atto del suo stare in campo!
Inoltre consiglio al caro amico Amedeo di invitare a pubbliche diatribe  i suoi competitor politici del suo schieramento o a limite il candidato sindaco avversario ...io  non milito in alcun partito ma faccio associazionismo  è  PRETENDO,  come tutti i cittadini che votano , un paese migliore!!!!
Auguro a tutta  “ la politica di Guardia” BUON LAVORO.
Dott. Gaetano  Morone

sabato 4 aprile 2015

Esteromania


Da qualche giorno in molti punti cittadini di Guardia Sanframondi  è presente un pieghevole dal titolo “Il futuro nella rigenerazione urbana”, un progetto di ristrutturazione, riorganizzazione, rivitalizzazione del centro storico. Dopo oltre trent’anni, diverse campagne elettorali, promesse sistematicamente disattese, forse è scoccata l’ora fatidica? Lasciamo la discussione sulla fattibilità o meno del progetto ai tecnici e ai politici, a chi ha gestito direttamente e indirettamente le vicende comunali degli ultimi tre decenni e a chi si appresta a candidarsi alla gestione della cosa pubblica cittadina.
Qui si vuole mettere in evidenza un vezzo, una moda, un eccesso tutto nazionale che sta prendendo sempre più piede nella vita politica e amministrativa italiana: l’uso eccessivo dei termini inglesi. I documenti ufficiali sono sempre più infarciti di parole albioniche anche quando queste ultime hanno un corrispettivo nella lingua italiana ben definito. Siamo all’esterofilia acritica e immotivata. Nessuno nega che l’inglese sia la “chiave” del mondo, la lingua che ci permette di comunicare con il resto del pianeta, ma in tutte le nazioni straniere ogni cittadino preferisce di gran lunga comunicare nella propria madrelingua, con cui pensa, sogna  e con cui ha più familiarità e dimestichezza, o nella lingua del suo interlocutore,  piuttosto che in una estranea ad entrambi.
Non ha molto senso neanche parlare di purezza da preservare della lingua italiana; tutte le lingue cambiano continuamente, in un interscambio continuo, e ognuno ingloba parole, modi di dire di altre lingue. Termini come “pasta”, “pizza” “mortadella”,  “mafia”, “ciao” etc…, sono usate anche in altre lingue e quindi non ci deve meravigliare se anche nel nostro vocabolario sono entrati vocaboli esteri. Ciò che, quindi, si vuole stigmatizzare è il ricorso sempre più frequente, il più delle volte immotivato, ai termini inglesi illudendosi, così, di ovviare a quella carenza linguistica che tanto angustia l’attuale governo. Stiamo volontariamente sostituendo la nostra lingua nazionale con l’inglese, in una sorta di colonialismo linguistico che è, forse, la tragica conseguenza, l’aspetto visibile e cosciente, del colonialismo economico a cui le politiche sciagurate di questi anni ci hanno condotto.
La lingua italiana è la quarta lingua più studiata al mondo, ma per noi rappresenta la nostra identità  culturale, di comunità, di cittadini; riflette il nostro modo di pensare e di essere, di rapportarci agli altri e al mondo.  Abbandonare l’italiano significa, allora, perdere la propria identità. E’ questo lo sanno bene i pronipoti dei nostri emigranti nel mondo: in tantissimi casi, solo il cognome, solo una parola, li tiene legati alle nostre radici, alla più grande tradizione umanistica e culturale del mondo occidentale. Senza quel cognome sarebbero figli solamente di quella patria che ha accolto i loro sconosciuti antenati.
Ritornando al pieghevole in questione, nella prospettiva sistemica, che è quella del piano presentato, il concetto fondamentale è contesto. E’ il contesto che da significato alla comunicazione: una barzelletta ha un esito diverso se viene raccontata in una festa o in un funerale. In un contesto come quello guardiese, qual è, allora, il codice comunicativo efficace, quello che effettivamente informa i cittadini?
Era una necessità comunicativa l’uso reiterato di termini inglesi come “core”, “housing”, “landscaping economy”, “creative hub”, “friendly”, “park & ride” o semplicemente arido tecnicismo, narcisismo accademico, ostentazione di un cosmopolitismo che sfocia nel provincialismo?
Ex linguis gentes, non ex gentibus linguae exortae sunt. (Sono le lingue che fanno i popoli, non i popoli che fanno le lingue).   Isidoro di Siviglia, (560 – 636 d.C.)
 Angelo Mancini

Comunicato del presidente de ICoraggiosi


Permettetemi di dire una cosa, da presidente de icoraggiosi, sul clima politico nel nostro Paese. Con molti dei protagonisti della politica locale ci conosciamo, con alcuni ci stimiamo o siamo amici. E magari questa cosa può inficiare il mio giudizio  (ma non credo). L’associazione de icoraggiosi propone una cosa sempre più rara per gli attuali contendenti politici: raccogliere la sfida del cambiamento, esporre con forza la volontà di rinnovamento, manifestare le proprie idee anzi far parlare solo loro. Insomma ogni persona che si candida ad amministrare un luogo deve urlare “ il coraggio delle sue idee”, esporsi, non stare sempre nel “mezzo” e questo QqQpuò piacere o non piacere, può essere condiviso o meno. 
Negli ultimi mesi icoraggiosi si sono esposti, come sempre del resto, hanno cercato di  stimolare un dibattito, una reazione nella comunità e nella classe politica. Sotto questo aspetto confesso che avverto - da uomo di sinistra - un grande senso di vuoto  se penso al silenzio di quei “grandi  elettori” o persone che da sempre fanno politica. 
Negli ultimi mesi nessuno, della “classe politica locale”, di chi pretende di guidare le sorti della comunità,  si è espresso sulla sicurezza alimentare, sull’uso indiscriminato  della chimica in agricoltura, sulla funzionalità del cosiddetto polo scolastico,  sulla costruzione di una vera politica sociale, ecc...Davvero a questi “politici locali”, a questi “statisti”, piace un Paese così messo? Senza alcun dibattito POLITICO?  Di lotta solo per il potere? Davvero si vuole persistere negli stessi errori  delle passate amministrative? Davvero vogliono tutto questo? Se è così, e pare che sia proprio così, un po' di tristezza viene.

Guardia Sanframondi 04 aprile 2015    
     Il Presidente
Dott. Gaetano Morone