martedì 25 giugno 2013

errata corrige

Riceviamo e pubblichiamo
Il comune di Guardia Sanframondi approva il piano di protezione civile ma si dimentica il servizio civile. errata corrige

Premetto che mi associo ai ringraziamenti per il gruppo di protezione civile di Guardia Sanframondi, per il lavoro che svolge a favore della nostra comunità.

Ma la questione posta inerente la possibilità di svolgere progetti di Servizio Civile, cosa ben diversa dal servizio di Protezione Civile, da parte del comune di Guardia Sanframondi resta tutta in piedi.

Il comune di Guardia Sanframondi ha ricevuto l'iscrizione all'Albo Regionale del Servizio Civile con il Decreto Dirigenziale n. 869 del 18 settembre 2008, riportato all'interno del BURC n. 40 del 06/10/2008 ed in particolare al n. 97 con codice helios NZ04945 per la classe 4.

Il comune di Guardia Sanframondi asserisce di non essere iscritto nell'Albo Regionale, quindi dal 2008 in poi qualcosa deve essere successo che ne ha determinato l'esclusione.

Ora il mio dire, forse un pò ironico, serviva per sollevare la cosa e per sollecitare l'Amministrazione Comunale ad approfondire la questione e dare una risposta a queste domande:
1) perchè il comune è stato cancellato dall'Albo Regionale Servizio Civile quando nell'ottobre del 2008 ne faceva parte?


Ing. Carlo Falato

Il comune di Guardia Sanframondi approva il piano di protezione civile ma si dimentica il servizio civile.

Riceviamo e pubblichiamo
Sulla stampa si legge, negli ultimi giorni, di comuni che esultano per aver avuto finanziato dei progetti per il Servizio Civile dalla Regione Campania. Tra questi il comune di Cusano Mutri (due progetti), il comune di Cerreto Sannita, il comune di Telese Terme, il comune di Castelpoto, Montesarchio, Faicchio.  La regione ha approvato le graduatorie dei progetti finanziati e di quelli esclusi con Determina Dirigenziale n. 309 del 18/06/2013.
I progetti di servizio civile approvati per i comuni sanniti  riguardano  attività  diverse, tra quelle per la tutela dell'ambiente, all'attività di gestione delle reti informatiche, alla protezione civile ed al volontariato, alla  promozione dei luoghi d'arte.
 Queste progettualità daranno la possibilità a circa cinquanta giovani sanniti di impegnarsi per il proprio territorio per un anno, avendo anche la possibilità di una piccola entrata, che non è poco di questi tempi.

Avendo letto che il comune di Guardia Sanframondi aveva approvato il piano di Protezione civile in caso di eventi da definirsi calamitosi, o eccezionali, confrontandola con le notizie delle approvazioni dei progetti di servizio civile in cui Guardia non compare nè nei progetti approvati nè in quelli esclusi, mi è venuta la voglia di approfondire il tema. Questo, anche perchè, l'Amministrazione comunale che ho avuto modo di presiedere nel periodo 2002-2007 si adoperò per far iscrivere il nostro comune nell'Albo Regionale per il Servizio Civile  come si può riscontrare nel BURC n. 40 del 06/10/2008.
Presupposto, quello dell'iscrizione, necessario per poter partecipare ai bandi ed ottenere finanziamenti per progetti di servizio civile.
Ora è evidente che alla data del 31 ottobre 2012 il comune non ha presentato nessuna istanza, perdendo opportunità per i giovani guardiesi. Altresì sorge spontaneo un atroce dubbio: ma il comune di Guardia Sanframondi risulta ancora essere iscritto nell'elenco dell'Albo Regionale per il servizio civile!??

Ing. Carlo Falato

domenica 23 giugno 2013

LAVORI ALLA “CASA ROSADA”

Riceviamo e pubblichiamo
Il Gruppo consiliare di minoranza “Noi Tutti per Guardia”, in ordine agli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica della Casa Comunale, ha inoltrato al Responsabile dell’Ufficio Tecnico Manutentivo, al Sindaco ed al Segretario Comunale di Guardia Sanframondi, nonché, per conoscenza, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, all’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, e alla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Caserta e Benevento, l’istanza di seguito pedissequamente trascritta.
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Premesso che
1. il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Organismo Intermedio del POIn Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007-2013, emanava un Avviso Pubblico per finanziare la realizzazione di interventi per l’efficientamento energetico degli edifici di proprietà dei Comuni fino a 15.000 abitanti, compresi i borghi antichi e di pregio, e le loro forme associative, delle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia;
2. l’iniziativa risultava finalizzata a consentire la sperimentazione e realizzazione di forme avanzate di efficienza energetica su edifici pubblici, con priorità su quelli aventi pregio architettonico, paesaggistico, storico e culturale;
3. in tale contesto, il Comune di Guardia Sanframondi partecipava al bando nazionale pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare il 22.09.2010, presentando il Progetto preliminare denominato “INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA DELLA CASA COMUNALE” redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale per l’importo complessivo di   € 1.318.202,48 (di cui € 907.904,62 per lavori ed € 410.279,86 per somme a disposizione dell’Amministrazione Comunale;
4. il paragrafo 2.3 della relazione tecnica allegata al citato Progetto preliminare (rubricato stato attuale dell’immobile) recita: “L’edificio di cui trattasi è stato costruito negli anni 30 del Novecento con le caratteristiche estetiche e distributive dell’architettura di quel periodo”;
5. su tali presupposti, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare, con nota prot. n. 0007880 del 07.05.2012, acclarata al prot. dell’Ente al n. 3237 dell’08.05.2012, comunicava l’avvenuto finanziamento dell’opera per un importo di  € 987.151,86, oltre una quota di € 1.500,00 a carico dell’Ente stesso;
6. il Comune di Guardia Sanframondi (rimodulato il Progetto preliminare secondo le indicazioni del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), con deliberazione di Giunta Comunale n. 118 del 20.11.2012, approvava il Progetto DEFINITIVO/ESECUTIVO dei lavori di “MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA DELLA CASA COMUNALE”;
7. lo stesso Ente, con determinazione n. 771 del 21.11.2012, procedeva all’affidamento dei lavori relativi all’INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA DELLA CASA COMUNALE a mezzo “procedura aperta”, qualificando, nel successivo Bando di Gara, le opere da realizzare di CATEGORIA OG1.
Considerato altresì
- che, in ordine ai bandi di gara, le opere ed i lavori pubblici vengono classificati in categorie contrassegnate dall’acronimo OG seguito da un numero variabile da 1 a 13;
- che la categoria OG1 (relativa agli EDIFICI CIVILI E INDUSTRIALI) riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di edifici civili o industriali occorrenti per svolgere una qualsiasi attività umana;
- che la categoria OG2 (relativa al RESTAURO E MANUTENZIONE DEI BENI IMMOBILI SOTTOPOSTI A TUTELA AI SENSI DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI BENI CULTURALI E AMBIENTALI) riguarda lo svolgimento di un insieme coordinato di lavorazioni specialistiche necessarie a recuperare, conservare, consolidare, trasformare, ripristinare, ristrutturare, sottoporre a manutenzione, gli immobili di interesse storico soggetti a tutela;
- che il D.Lgs. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), all’art. 10, comma 1, dispone che: Sono beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fini di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico”;
- che l’art. 12, comma 1, del citato Codice aggiunge che: “Le cose indicate all’art. 10, comma 1, che siano opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre 50 anni, se mobili, o ad oltre 70 anni, se immobili, sono sottoposte alle disposizioni della presente Parte fino a quando non sia stata effettuata la verifica di cui al comma 2”;
- che il comma 2 dell’art. 12 specifica che: “I competenti organi del Ministero, d’ufficio o su richiesta formulata dai soggetti cui le cose appartengono e corredata dai relativi dati conoscitivi, verificano la sussistenza dell’interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico nelle cose di cui al comma 1, sulla base di indirizzi di carattere generale stabiliti dal Ministero medesimo al fine di assicurare uniformità di valutazione”;
- che la Casa Comunale di Guardia Sanframondi è opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risale ad oltre 70 anni (come evincibile anche dal paragrafo 2.3 della relazione tecnica allegata alla domanda di ammissione ai benefici economici di cui al bando nazionale pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in data 22.09.2010);
- che la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Artistici e Culturali, in più occasioni, ha ribadito che “tutti gli edifici appartenenti al demanio comunale di età superiore a 70 anni sono sottoposti al regime di salvaguardia prescritto dall’art. 12 del D.Lgs. 42/04 in attesa dell’esito della procedura di verifica dell’interesse culturale ivi prescritto” (si cfr., in proposito, la nota della Sovrintendenza, a firma dell’Arch. Belardelli, resa in occasione della questione Casa Marotta - Romano, ed acquisita al prot. dell’Ente al 3949 del 27.05.2011);
- che, per l’effetto, l’immobile è da presumersi di interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico, non avendo il Comune di Guardia Sanframondi mai inoltrato alle Autorità competenti la richiesta di cui all’art. 12, comma 2, del D.Lgs. 42/2004;
- che, pertanto, il progetto di miglioramento dell’efficienza energetica della Casa Comunale (come segnalato nel prosieguo dell’intervento della Dott.ssa Belardelli) “doveva essere sottoposto alla preventiva autorizzazione della Soprintendenza, come prescritto dall’art. 21 del citato D.Lgs. 42/2004, prima dell’avvio delle procedure di gara, dato che l’offerta più vantaggiosa, prodotta dalla ditta vincitrice, sarebbe potuta risultare non compatibile con le esigenze di conservazione, con rischi di stravolgimento della procedura di selezione del contraente e di successivo contenzioso”;
Tanto premesso e considerato,
il Gruppo di opposizione consiliare “Noi Tutti per Guardia”
chiede
la revoca in autotutela della procedura per l’affidamento della esecuzione delle opere di miglioramento dell’efficienza energetica della Casa Comunale di Guardia Sanframondi,
nonché
l’indizione di un nuovo bando di gara rispettoso della normativa vigente in materia.
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Per l’ennesima volta, l’Amministrazione (degli affari e delle clientele) si contraddistingue per una gestione quantomeno “allegra” delle opere pubbliche.
Per coloro che non lo sapessero, i citati lavori dovranno essere realizzati dallo stesso gruppo di interesse che dovrà restaurare e riqualificare, speriamo entro la fine di questo secolo, il Convento di San Francesco.
Siamo in presenza dell’ennesimo scambio di favori ?
A prescindere dai dubbi che pervadono le nostre menti, un dato è certo:
l’attuale Amministrazione, nella gestione dei 2 appalti pubblici, ha fatto uscire fuori dal nostro Paese circa 1 milione e 700.000 euro.
Il Sindaco sta raggiungendo il suo principale obiettivo:
affamare la cittadinanza per tenerla costantemente sotto schiaffo, nella consapevolezza che non può esservi libertà politica senza libertà economica.
I cittadini e le imprese Guardiesi sentitamente ringraziano
“Noi Tutti per Guardia”

CASA MAROTTA-ROMANO UNA TELENOVELA INIZIATA E FINITA NELL’ILLEGALITA’

Riceviamo e pubblichiamo
VALE A DIRE: SOSTITUENDO IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO (ARCH. BOVE/ARCH. COLANGELO)
IL RISULTATO NON  CAMBIA
Tornare a parlare di casa Marotta-Romano potrebbe sembrare ripetitivo e lasciare un tantino perplessi.
Invero, a stupire è la constatazione che l’attuale gruppo dirigente ha impiegato circa tre anni (e forse ancora non è finita) per concludere il procedimento amministrativo afferente un elementare bando di concorso (ricordiamo sempre che il finanziamento per il restauro di casa Marotta-Romano è stato ottenuto da precedenti amministrazioni).
Indicato l’appaltatore ed avviate le opere, l’affare casa Marotta-Romano sembrava definitivamente concluso.
Analizziamo, però, il finale dell’appassionante telenovela.
In seguito agli arrivi dell’Arch. Bove (già noto alla giustizia per reati relativi all’amministrazione della cosa pubblica ed in passato pesantemente criticato dall’attuale Sindaco) e dell’Arch. Colangelo (in prestito dal Comune di San Lorenzo Maggiore ed alle cui sorti tiene parecchio), con la solita tambureggiante e monotona propaganda, l’Amministrazione comunale decretava la definitiva risoluzione del caso Marotta-Romano.
In realtà, la vicenda cela lati oscuri e ben più complessi.
Dopo il suo insediamento, il nuovo responsabile dell’Ufficio Tecnico (Arch. COLANGELO) veniva immediatamente nominato Responsabile  Unico del Procedimento (R.U.P.).
Trattasi di un atto palesemente illegittimo, adottato in aperto contrasto con l’art. 7, comma 5, del T.U. sui LL.PP., il quale consente di attribuire le competenze del R.U.P. al responsabile dell’ufficio tecnico solo in casi di particolare necessità, nei Comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti e per appalti di importo inferiore a 300.000 euro diversi da quelli di speciale complessità o di particolare rilevanza sotto il profilo tecnologico (in cui il cumulo di funzioni è sempre vietato).
Quindi, nel caso esaminato, v’è incompatibilità assoluta tra le figure di responsabile dell’Ufficio Tecnico e responsabile del procedimento.
Difatti, pur volendo considerare semplici i lavori afferenti casa Marotta - Romano (cosa assolutamente falsa), a prescindere dalle necessità particolari, è di tutta evidenza che Guardia Sanframondi ha una popolazione superiore ai 3.000 abitanti e che l’importo dell’appalto è di gran lunga superiore ai 300.000 euro.
Ne consegue che la condotta tenuta dall’attuale maggioranza appare unicamente finalizzata a manipolare gli atti del procedimento a totale discapito dell’osservanza delle regole.
A questo punto, ci siamo chiesti:
perché l’Architetto ha accettato l’incarico ?
Forse non conosce la legge ? (risposta poco convincente data la conclamata esperienza del  professionista)
Oppure, l’appalto è meglio gestibile combinando le funzioni di R.U.P. e di responsabile dell’ufficio tecnico ?
Il progetto è di quelli importanti: vale circa 700.000,00 euro (di questi tempi non è poco).
Il fatto certo è che l’Architetto, ricevuta la nomina a R.U.P., ha condotto e gestito l’appalto rivestendo allo stesso tempo una triplice funzione:
a)    Responsabile dell’Ufficio Tecnico
b)    Responsabile del procedimento
c)     Presidente della commissione di valutazione dei progetti
(alla faccia del divieto di cumulo degli incarichi)
Da tale posizione ha gestito (unitamente all’Amministrazione) l’appalto a proprio piacimento.
Quindi, il caso Marotta–Romano finisce allo stesso modo in cui è cominciato: nell’illegittimità degli atti e delle condotte.
Ma non è tutto !!!
A vincere la gara (guarda caso) è stata una ditta Laurentina (paese in cui il citato Arch. lavora ed opera da diversi anni).
Peraltro, è veramente strano constatare come l’impresa vincitrice (che sicuramente ha presentato un progetto di tutto rispetto) abbia conseguito punteggi tondi e pieni, a dispetto delle altre ditte che hanno ricevuto votazioni costellate di decimali (a dimostrazione di quanto detto, riportiamo, nella pagina seguente, l’intero prospetto delle valutazioni).
In altri termini, la ditta appaltatrice ha presentato lo stesso progetto migliorativo che era nelle idee del responsabile dell’Ufficio Tecnico (Arch. Colangelo), così come ipotizzato dal R.U.P. (Arch. Colangelo), con le stesse caratteristiche richieste dal presidente della commissione esaminatrice dei progetti (Arch. Colangelo).
Non vogliamo assolutamente pensare male ma … se tanto mi da tanto !!!
Coloro i quali ricevono lavori (di scarsissima consistenza) dall’attuale maggioranza sappiano che i notabili del Paese assieme ad imprese di fiducia forestiere mangiano tranquillamente seduti a tavola.
A voi lanciano solamente le briciole.
“Noi Tutti per Guardia”

venerdì 14 giugno 2013

DUGENTA (BN): DOMANI LA XVII GARA PODISTICA STRADUGENTA

La gara di 10 km avrà come ospite d’onore Totò Schillaci


 
Manca solo qualche piccolo dettaglio, ma il più è fatto. La cittadina si appresta a vivere il grande evento sportivo. Domani, infatti, si corre la XVII edizione della Stradugenta, competizione podistica regionale su strada promossa dall’Atletica Dugenta.  Gli iscritti sono circa mille che si confronteranno su un percorso cittadino di 10 km. Il raduno è previsto per le ore 18 in Piazza Unità d’Italia e, alle ore 19,30, ci sarà la partenza da Via Nazionale.

  A questa tornata 2013 parteciperanno atleti delle categorie Maschili e Femminili uniche assoluti (allievi, junior, promesse e senior) amatori T - M35 – M40 – M45 – M50 – M55 – M60 – M65 – M70, che si contenderanno i ricchi premi in palio che andranno alle società, podisti ed anche al primo dugentese giunto al traguardo.
  Per quanto concerne i primati c’è attesa, visto che da qualche anno resistono i record stabiliti da Eric Kipkemei Chirchir per gli uomini (29’ 22”), e da Mariyem Lamachi per le donne (33’ 53”).  “Potrebbe essere un’edizione da ricordare – afferma Armando D’Abbruzzo, presidente dell’Atletica Dugenta -, soprattutto in considerazione degli atleti in gara. Il valore aggiunto sarà costituito dagli spettatori che hanno sempre confortato la Stradugenta e, non ultimo, dal testimonial ufficiale Totò Schillaci, capocannoniere della Nazionale di Italia ’90”.
  L’evento sportivo, ad ogni modo, non terminerà domani sera. Domenica, dalle ore 19, in collaborazione con il gruppo FRATRES si terrà la 4^ Festa del Donatore, una passeggiata stracittadina aperta a tutti, su una distanza di 6 chilometri.
  “Il nostro sodalizio – dichiara Antonio Romano, presidente del gruppo FRATRES di Dugenta - compie 5 anni dalla costituzione e vuole festeggiare la ricorrenza facendo correre anche la solidarietà, introducendo anche per il secondo anno il campionato Fratres donatori di sangue, con la classifica speciale a parte, dove saranno premiati i primi tre assoluti maschili e femminili”.
  “Chi fa sport – aggiunge Romano -, la corsa in particolare, non può che essere persona dalla sensibilità diversa dal normale, una sensibilità che tende la mano verso gli altri e dimostra che lo sport ed i donatori sangue vanno a braccetto e hanno lo stesso obiettivo, quello di condurre uno stile di vita sano, importante sia per fare sport sia per poter donare”.
Sandro Tacinelli   ufficio stampa: Atletica Dugenta   mob. 339 2073143

lunedì 10 giugno 2013

Guardia Sanframondi, dopo il rinvio per pioggia, il 16 giugno ritorna Bicincittà

Rispolverate la bici riposta in garage, datele una bella controllata e non importa che sia nuova o vecchia, da corsa o da passeggio, perché domenica 16 giugno ritorna BICINCITTA’ dopo il rinvio per pioggia del 12 maggio.

La passeggiata in bicicletta ideata dalla UISP e organizzata dal Circolo Arciguardia  ritorna domenica 16 Giugno. Come sempre si partirà da Guardia Sanframondi ed attraversando la valle Telesina si arriverà a Castelvenere dove ad attendere tutti i partecipanti ci sarà un rinfresco organizzato dall’ amministrazione comunale.

“Riduco, Riciclo, Riuso”: è questo lo slogan “verde” della manifestazione.

Bicincittà non è competitiva, è rivolta alle famiglie, con l’obiettivo di coinvolgere interi nuclei, dai bambini agli anziani, offrendo la possibilità di riappropriarsi di spazi urbani quotidianamente invasi dalle automobili.
L’invito sarà come sempre per tutti quello di lasciare l’auto a casa e di prendere la bici per respirare un’aria più pulita e godersi davvero la città, incentivando la realizzazione di piste ciclabili e percorsi “sicuri” e sensibilizzando l’opinione pubblica sulla possibilità di usare mezzi alternativi all’automobile perché ogni giorno può diventare più “pulito”.

Bicincittà 2013 avrà la sua giornata centrale in domenica 16 giugno quando cittadini di tutte le età e intere famiglie pedaleranno lungo la valle Telesina. “Strade sicure, aria pulita”: è questo lo slogan che accompagnerà l’iniziativa organizzata dall’Uisp, giunta alla 29^edizione.

Bicincittà è mobilità alternativa, cultura urbana ed educazione ambientale, vuole offrire ai cittadini l’opportunità di vivere una giornata diversa, all’insegna dello sport, del vivere sano e della mobilità sostenibile. Bicincittà è la manifestazione su due ruote che si terrà in 150 città italiane tra maggio e giugno 2013.

Quindi gonfiate bene le ruote, controllate i freni, indossate la t-shirt di Bicincittà 2013 e via, tutti in sella per trascorrere tutti insieme ed in allegria una splendida Domenica di sport.

Per iscrizioni ed informazioni : Circolo Arciguardia 333 2162037

sabato 8 giugno 2013

SABATO 15 GIUGNO LA XVII EDIZIONE DELLA STRADUGENTA, GARA PODISTICA REGIONALE SU STRADA

DUGENTA (BN): SABATO 15 GIUGNO LA XVII EDIZIONE DELLA STRADUGENTA, GARA PODISTICA REGIONALE SU STRADA 
La competizione si disputerà su un percorso cittadino di 10 km ed avrà
Totò Schillaci come testimonial ufficiale
 
 


 L’intento è quello di crescere sempre. L’Atletica Dugenta organizza per sabato 15 giugno prossimo la XVII edizione della Stradugenta, gara podistica regionale su strada che, negli anni, ha visto aumentare il numero dei partecipanti.
  L’appuntamento è fissato per le ore 18 in Piazza Unità d’Italia, mentre la partenza è prevista per le ore 19,30 da Via Nazionale, con un percorso di 10 km dove nella tornata 2012 si misurarono 930 atleti e quest’anno, si spera, di superare quota mille per migliorare un primato già di rilievo.
  Alla Stradugenta possono iscriversi podisti appartenenti alle categorie Maschili e Femminili uniche assoluti (allievi, junior, promesse e senior) amatori T - M35 – M40 – M45 – M50 – M55 – M60 – M65 – M70 e oltre, italiani e stranieri, tesserati per società affiliate alla FIDAL, e atleti italiani tesserati per gli Enti di Promozione Sportiva (sezione Atletica).
  Non trascurabili i premi in palio che riguarderanno la classifica di società (con importi che vanno dai 500 ai 50 euro per le prime dieci), assoluta maschile e femminile ed anche al primo dugentese giunto al traguardo.
  Un riconoscimento speciale sarà attribuito a chi batterà il record del percorso, fermo dal 2010 a 29’ 22”, ottenuto da Eric Kipkemei Chirchir per gli uomini, e di 33’ 53” da Mariyem Lamachi per le donne.
  Ci si può iscrivere fino al 13 giugno: via fax (0825.1800859 – 0825.1800869) oppure inviando un’e-mail (webmaster@venticano.net).  Ospite d’onore della competizione sarà Totò Schillaci, indimenticato calciatore delle notti magiche della Nazionale di Italia ’90 (capocannoniere con sei reti), che andrà ad impreziosire un albo che già annovera Pietro Mennea, Giuseppe Abbagnale e Patrizio Oliva.  Schillaci, cresciuto nel quartiere popolare palermitano di San Giovanni Apostolo, ha giocato nel Messina collezionando 256 presenze, delle quali 37 in Coppa Italia. A lanciarlo fu Franco Scoglio, ma esplose sotto la guida di Zdenek Zeman, diventando capocanniere della serie cadetta con 23 gol nella stagione 1988-1989. L’anno successivo passò alla Juventus per 6 miliardi di lire e, tre anni, dopo all’Inter.
  “Siamo al lavoro per varare alcune importanti novità da aggiungere al già ricco programma – rivela Armando D’Abbruzzo, presidente dell’Atletica Dugenta -. In particolare vorremmo dedicare un momento a Pietro Mennea che fu testimonial nel 2009 e lasciò un ricordo indelebile, fatto d’amore per lo sport e di grande professionalità. Inoltre, per la giornata successiva alla competizione, abbiamo promosso, insieme al Gruppo FRATRES, una passeggiata stracittadina aperta a tutti, sulla distanza di 6 chilometri”.
 

Sandro Tacinelli  ufficio stampa: Atletica Dugenta  mob. 339 2073143

lunedì 3 giugno 2013

Perchè Cimitile è inadeguato ad essere Commissario Straordinario della Provincia di Benevento. Seconda puntata

Riceviamo e pubblichiamo
Ovviamente è una mia opinione, magari isolata, sul fatto che Cimitile risulta essere inadeguato a svolgere il ruolo di Commissario Straordinario, però la voglio offrire come spunto di riflessione alla opinione pubblica, perchè quantomeno si può animare un minimo di discussione e di controllo democratico.
Questa volta voglio partire da una comunicazione che ho ricevuto appena tre giorni fa da parte del Settore Cultura Turismo Sport e Pubblica Istruzione, inviata a me e alla Dott.ssa Maria Felicia Crisci per conoscenza, ed indirizzata al Dott. Antonio Damasco nella qualità di direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare che ha sede a Torino.

La missiva ha come oggetto: Nomina Rappresentante nel Consiglio Direttivo della Rete Italiana di Cultura Popolare.
In buona sostanza il Commissario Straordinario Cimitile con nota del 07/05/2013 designa quale rappresentante per la Provincia di Benevento in seno a Consiglio Direttivo della Rete Italiana di Cultura Popolare la dott.ssa Maria Felicia Crisci, in sostituzione del sottoscritto.

Prima di entrare nel merito e svolgere alcune considerazioni di carattere pratico e politico, vorrei spendere alcune parole sulla Rete e su cosa rappresenta. La Provincia di Benevento su mia proposta, nel 2009, aderì alla rete secondo una filosofia ben precisa: utilizzare gli strumenti di rete per promuovere il territorio con meno risorse e più efficacia. Attraverso la rete siamo entrati in un cartellone di eventi che si svolge in estate in tutta Italia dal nome "Festival delle Province" e che ha interessato per mia scelta, fin da subito l'area del Fortore. A seguito di questa esperienza con la Rete si è immaginato di creare un campus estivo di cultura popolare proprio nell'area del Fortore e che vede, da ormai quattro anni, partecipare persone provenienti da diverse parti dello stivale alle lezioni tenute da eminenti personalità della cultura popolare nelle piazze di San Bartolomeo in Galdo, piuttosto che Castelvetere in Valfortore. Inoltre si è riusciti a stabilire una relazione con le province limitrofe fino a far diventare tale campus interprovinciale.
Attraverso la Rete, la Provincia di Benevento ha partecipato agli Stati Generali della Cultura Popolare a Torino in occasione dei festeggiamenti Ufficiali dei 150 anni dell'unità d'Italia; abbiamo portato la nostra musica con i Santo Joanne in tutta Italia facendo anche promozione per i Riti Settennali  a Torino nel 2010; partecipato alla stesura dei documenti per la creazione di una rete euromediterranea di cultura e tante altre iniziative. I partecipanti al campus del Fortore del 2010 sono anche venuti a visitare Guardia durante i Riti dell'Assunta.
Sul piano personale, la Rete Italiana di Cultura Popolare mi ha dato la possibilità di conoscere tanti amministratori italiani, di province e comuni, ma anche personalità del mondo della cultura e dell'arte quali Maurizio Costanzo, Francesco Guccini, Simone Cristicchi, Tullio de Mauro e tanti altri,  ho potuto conoscere i poeti a braccio della tradizione pastorale abruzzese, i minatori di Santa Fiora, i canti a Tenores Sardi e tante altre espressioni popolari che si evidenziano nel Festival Internazionale dell'Oralità Popolare di Torino. Persone eccezionali, a partire dal Presidente Uro Perone, dal vice Presidente Alessandra Giudici e dal Direttore Antonio Damsco.

Ora nella sua inadeguatezza di Commissario Straordinario di se stesso, Cimitile adotta la decisione di comunicare alla Rete che il nuovo Rappresentante in seno alla Rete è la Dott.ssa Maria Felicia Crisci.
Ecco da qui le riflessioni politiche e di opportunità. Intanto quale motivo di urgenza c'era di provvedere a fare questa comunicazione, se non quella di una dimostrazione di arroganza, o forse perchè tirato per la giacchetta da qualche politico beneventano, o ancor peggio da qualche mio compaesano, atteso che la Provincia di Benevento potrebbe non avere più un posto in Consiglio Direttivo.
Pur avendo perso il sottoscritto lo status di Amministratore per cui, a norma dello statuto, sarei dovuto prima  essere dichiarato decaduto dal CD della Rete e poi la Provincia avrebbe potuto indicare la nuova designazione. Dulcis in fundo, e qui si dichiara tutta la inadeguatezza del Commissario Straordinario di se stesso, nominando la Crisci, nomina un non amministratore e quindi, per Statuto della Rete, non può comunque far parte del CD.
Concludo rivolgendomi soprattutto ai miei concittadini di Guardia Sanframondi: vi racconto queste cose perchè è di fondamentale importanza in una comunità farsi una idea di quello che succede e di conseguenza richiedere anche quale sia il vostro pensiero in merito, che ne so.... ecco magari quest cosa avrà fatto piacere a molti come è successo quando lo stesso Cimitile ha provveduto a revocarmi le deleghe.

Ing. Carlo Falato.

sabato 1 giugno 2013

Perchè Cimitile è inadeguato ad essere Commissario Straordinario della Provincia di Benevento. Prima puntata.....

Riceviamo e pubblichiamo
Come ormai tutti sanno l'esperienza dell'Amministrazione Cimitile, eletta nella primavera del 2008 è terminata il 18 di aprile del 2013. Le varie norme approvate in materia di province dal Parlamento riguardano una nuova definizione delle funzioni e inquadramento nel sistema istituzionale, relegando la provincia ad essere un ente di secondo livello, con funzioni di solo indirizzo e controllo. Il presidente uscente, nelle more di una decisione di Governo e Parlamento su che fine debbano fare le province (trasformazione, soppressione, accorpamenti, ecc.) viene nominato Commissario Straordinario su proposta del Ministero degli Interni e con decreto del Presidente della Repubblica.

Il Commissario Straordinario, assume in se tutti i poteri del Presidente, della Giunta e del Consiglio. Questo perchè l'istituto del commissariamento è per sua natura breve, e viene affidato ad un soggetto di comprovata esperienza amministrativa, per sua natura imparziale, con il compito di portare avanti gli affari correnti e di ordinaria amministrazione nell'attesa di ripristinare una guida, con scelta democratica, dell'ente commissariato.

Per una serie di motivazioni, con una forte pressione dell'UPI (Unione delle Province Italiane), in questa particolare fase di caos istituzionale e politico, il precedente Parlamento ha prodotto una raccomandazione, non legge, con la quale, in caso di commissariamento per fine del mandato, si sarebbe dovuto incaricare il Presidente uscente quale commissario.

Questa ipotesi mi ha sempre lasciato perplesso per una serie di motivi:
il primo riguarda il fatto che un mandato popolare è terminato, e come diceva Boskov "partita finisce quando arbitro fischia"... In questo caso l'arbitro ha dato i tempi supplementari più il recupero ad una squadra facendola giocare contro un'altra.... addirittura mandata negli spogliatoi.
Ma il neo Commissario, non necessariamente avrebbe dovuto continuare una partita, magari avrebbe potuto dare dei segnali di discontinuità.... nel segno di una diversità di status, visto che prima agiva per mandato dei cittadini del Sannio e con il sostegno di una maggioranza consiliare, ed adesso dovrebbe agire su canoni differenti e di imparzialità, rispondendo del proprio operato al Ministero degli Interni. Ecco, in un paese normale, non si sarebbe interrotto in nessun modo il meccanismo democratico a scadenza di un mandato, ed ancor più nella eventualità, si sarebbe garantito un governo provvisorio quanto più imparziale e di garanzia di tutti i cittadini. Ma anche questo è un segnale di una degenerazione che non investe solo la classe politica, ma anche quella dei sistemi dello Stato che in barba alle regole, innanzitutto del buon senso, tendono ad agire nello spirito di autoconservazione e di permanenza di prebende e privilegi.

Ma cosa è successo in queste prime battute del Commissario Straordinario della Provincia di Benevento che mi danno conferma dell'inadeguatezza del Commissario Straordinario Cimitile e della inopportunità della sua nomina.

Il primo atto è stato quello di confermare il Direttore Generale, ed altri due dirigenti esterni senza che questo sia stato definito in un atto di indirizzo, salvo poi a cercare di raddrizzare la cosa con un successivo atto a distanza di un mese. Anche in questo caso si può discutere sulla opportunità politica di confermare dirigenti che avevano terminato il loro incarico senza valutare possibilità di attingere a personale interno, risparmiando un bel pò di soldini da utilizzare per altre e più importanti priorità. Ma il Commissario Cimitile è lo stesso che li aveva nominati da presidente.... ed in questo caso con qualche profilo di illegittimità . Ma diamo anche per scontato che la cosa sia perfettamente regolare e che sia nelle prerogative del Commissario Straordinario, ma vi pare mai possibile che si debba attingere a dirigenti esterni solo per il Direttore Generale, per il Dirigente delle relazioni istituzionali e per il Dirigente del settore cultura e per l'istruzione, con la spesa di alcune centinaia di migliaia di euro, di cui si potrebbe fare sicuramente a meno, e si rinuncia ad avere un dirigente nel settore più importante per un ente locale, dato anche il particolare momento di disastro in cui versa la finanza pubblica, che è il settore Ragioneria!!?
Beh un Commissario Straordinario, non avendo fatto il Presidente in precedenza, avrebbe fatto di sicuro altre scelte più in linea con le aspettative dei cittadini e più funzionali ad un corretto funzionamento dell'ente, non di sicuro quelle irrazionali e dispendiose, e forse anche illegittime che ha effettuato il Commissario Cimitile.
Ultima considerazione di questa prima puntata, è la seguente: chi esercita il controllo democratico sugli atti che il Commissario adotta ?.... forse è il caso  di creare un gruppo di persone che hanno a cuore il futuro del nostro territorio che denunci tutte le palesi illegittimità e che sia di difesa degli interessi del Sannio.

Ing. Carlo Falato.