venerdì 29 novembre 2013

PUC (Piano Urbanistico Comunale) e oasi faunistica



Cari concittadini,
            lo spunto viene da una lettera aperta del comitato antieolico al sindaco di Guardia Sanframondi nella qualità di presidente dell'Unione dei Comuni "Città dei Sanniti" con la quale si chiede di tutelare il territorio rispetto all'invasione di aereogeneratori per la produzione di energia elettrica che deturperebbero il paesaggio di questa parte delle pendici meridionali del massiccio del Matese. L'Unione dei comuni ha fatto una deliberazione di giunta che si dichiara contraria alla realizzazione di questi pali sui territori, adottata ad agosto e pubblicata qualche mese dopo (forse non c'era quella unanimità poi decantata!?? oppure si dovevano limare alcune posizioni riguardanti San Lupo o Pietraroja!!?). Una deliberazione, che pur essendo un primo passo, non ha nessun significato se non viene ratificato dai rispettivi consigli comunali! La Giunta della Unione dei comuni, pur formata dai sindaci dei comuni, con tutto il rispetto non può sostituire la volontà dei Consigli Comunali!
A mente, ricordo che il Consiglio Comunale di Guardia Sanframondi ha già deliberato sulla vicenda negli anni 2005-2006 vietando espressamente la possibilità di procedere alla installazione di impianti eolici sul territorio comunale. Ricordo anche che tale decisione fu supportata da  motivazioni legate alla salvaguardia del paesaggio, ma anche perchè la zona alta del territorio guardiese (la più appetibile per l'installazione di pali eolici) "era" interessata da una Oasi Faunistica, che purtroppo lo scorso anno fu devastata da un incendio.
Nell'agosto scorso, avevo chiesto o invitato o sollecitato, come vi pare!, senza tanti giri di parole, le forze politiche presenti in Consiglio Comunale di Guardia Sanframondi di porre la questione eolico in Consiglio Comunale, assumendo una decisione chiara sul tema, cioè se confermare la posizione già assunta dal consiglio negli anni scorsi, oppure se è di una opinione diversa, al fine di evitare che ci fossero solo comunicati stampa, convegni, buoni propositi (vedasi convegno tenutosi sul castello nel giugno 2011 (sono passati da allora due anni!!!) e richiamato anche dal dott. Ceniccola in una sua nota). Inoltre chiedevo una posizione chiara anche sulla questione dell'Oasi Faunistica, e cioè se è intenzione dell'Amministrazione Comunale di Guardia Sanfrmondi  ripristinarla e ricostituire il gruppo di cervi che li vi vivevano, essendo un elemento di qualificazione ambientale importante per il territorio di Guardia Sanframondi e per l'intera Valle Telesina.
Non vi sto a dire che sulla vicenda Oasi Faunistica non vi è stata nessuna risposta o che mi risulti, nessuna iniziativa in merito, neppure da parte delle associazioni Ambientaliste (per un periodo Legambiente ha anche gestito l'Oasi), o da chi ha avuto anche finanziamenti pubblici per la redazione di depliant e promozionali vari!!!
Allora, e concludo, che c'entra il PUC con tutto questo!? C'entra perchè nella pianificazione Urbanistica si può identificare tale area con gli opportuni vincoli e ricostruendo l'Oasi, (censita anche nel PTCP della Provincia di Benevento), magari coinvolgendo anche i comuni confinanti di San Lupo, San Lorenzo Maggiore, Cerreto Sannita, e dandogli una classificazione di area protetta incompatibile con qualsiasi attività antropica e soprattutto con impianti per la produzione di energia eolica.
Ritengo che su questo punto, ci debba essere una mobilitazione dei cittadini e delle Associazioni locali, ..non escludo di avviare nei prossimi giorni una raccolta di firme per chiedere alla Regione Campania, alla Provincia di Benevento, alla Comunità Montana del Titerno e Tammaro, al Comune di Guardia Sanframondi, alla Unione dei Comuni Città dei Sanniti di mettere in essere tutti gli atti necessari al fine di ripristinare l'Oasi Faunistica di Guardia Sanframondi!
Ing. Carlo Falato

PUC (Piano Urbanistico Comunale)

In questi giorni a Guardia si susseguono riunioni, consultazioni pubbliche e private, mirate a raccogliere le esigenze di portatori di interesse al fine di recepirle nel PUC che dovrà essere adottato nei prossimi mesi. Sono state indette delle riunioni pubbliche nei pressi di Aziende vitivinicole, e si è annunciata una riunione finale presso La Guardiense il prossimo 4 gennaio 2014 prima della adozione del Preliminare di Piano. Sono sicuro che la scelta di utilizzare delle Aziende Vitivinicole, valga già da se un premio da parte dell'Associazione Nazionale delle Città del Vino. Poi si apprende che si è voluto utilizzare un metodo innovativo di condivisione in cui tutti possono dare un proprio contributo collegandosi ad un link sul portale del comune di Guardia Sanframondi. Il tutto viene chiamato "PUC condiviso", e definita EPP (Esperienza Partecipativa Pilota) la metodologia adottata.
Una prima osservazione: ci apprestiamo a mettere in campo una pianificazione urbanistica per il territorio di Guardia Sanframondi dopo quasi trenta anni di un PRG, forse sarebbe stato il caso di valutare cosa è successo con la pianificazione urbanistica fin qui utilizzata, quali gli effetti prodotti, quali programmazioni sono andate a buon fine,  se e come sia migliorata la vivibilità, quali i maggiori spazi attrezzati a servizio della popolazione guardiese. Ritengo questo un atto dovuto, preliminare ad una discussione di cosa vogliamo sia per il futuro il nostro paese! Non fosse altro perchè abbiamo la singolarità che uno dei maggiori artefici della definizione del Piano Regolatore Generale ancora in vigore, sarà obtorto collo, il maggiore protagonista della definizione del Piano Urbanistico Comunale adesso.
Ma aldilà della valutazione di ordine politico su cosa il PRG abbia prodotto, vi è una necessità di natura tecnica da tenere presente e cioè, come in tutte le programmazioni, l'analisi del contesto esistente relativamente alla viabilità, agli insediamenti produttivi, al carico abitativo, alle mutate esigenze legate alle attività economiche, alla definizione di cosa rappresenta il centro antico e quali problematiche risiedono al suo interno, alla definizione delle emergenze ambientali e paesaggistiche, la qualità e quantità dei servizi esistenti : cioè quel documento preliminare che fotografa una situazione esistente da cui poi svolgere gli indirizzi che emergono in un processo di condivisione.
Collegandosi al sito del PUC condiviso, non vi è traccia di documentazione del genere, nemmeno dei verbali delle riunioni che si sono già svolte! Per la verità non vi è nessun tipo di documentazione consultabile, se non una deliberazione della camera di commercio, un articolo sulla riunione degli ambasciatori delle Città del Vino, ed un documento prodotto dalla Città del Vino che si riassume in questo passaggio: "il paesaggio rurale non può più essere “affidato” alle dinamiche economiche spontanee, ma può e deve essere oggetto di pianificazione urbanistica, né più né meno che le aree d’insediamento urbano". Quindi una maggiore attenzione sul paesaggio come elemento sostanziale della pianificazione urbanistica.

Non si conoscono, altresì, quali siano gli elementi progettuali su cui si vuole svolgere un dibattito, non esistendo nemmeno una bozza di documento di indirizzi su cui discutere.

Una domanda. Ma cosa dobbiamo condividere!!!?

Se il dibattito si svolgerà con documentazione idonea ci cercherà anche di dare un contributo, viceversa si aspetterà che si adotti il piano per produrre le osservazioni su documentazione certa, con l'esplicitazione di quelle che si ritengono debbano essere le scelte per lo sviluppo del nostro paese.

Una notazione storica, per concludere.
Nel 2006, così come correttamente riportato, su istanza del sottoscritto, a nome dei comuni di Guardia Sanframondi, San Lupo e San Lorenzo Maggiore, inoltrammo richiesta per avere un finanziamento al fine di redigere il primo PUC intercomunale in Regione Campania. La regione lo finanziò con circa 102.000,00 €, gli stessi fondi che si stanno utilizzando adesso (quota relativa a Guardia € 53.000,00 circa), e ci fu anche un primo incontro pubblico al fine di definire un approccio con la popolazione con un documento che ho ritrovato nelle mie carte.
La considerazione è la seguente, quel finanziamento era finalizzato a cercare di definire insieme una serie di funzioni che potessero essere utili per i territori di tutti e tre i comuni, essere da esempio per l'intera Regione Campania e consolidare quel percorso iniziato con la condivisione del servizio di raccolta dei rifiuti e l'avvio della raccolta differenziata. Un esempio per tutti: a che servivano sui tre comuni tre aree per insediamenti produttivi? Oggi ne abbiamo una a San Lupo, una a San Lorenzo Maggiore entrambe inutilizzate. Ne prevediamo comunque una anche a Guardia? Devo constatare che quella idea è tramontata. San Lupo si è sfilato, e San Lorenzo Maggiore e Guardia Sanframondi, si sono accordati per condividere soltanto il processo di condivisione!
Ing. Carlo Falato

lunedì 4 novembre 2013

Partito democratico ovvero il vecchio che si ricicla

E' singolarissimo assistere al penoso ed estemporaneo “balletto sannita” all'indomani della formalizzazione della candidatura di Matteo Renzi alle primarie del partito democratico.
In cerca di perenne riposizionamento, quando la coperta è troppo corta, non si esita un attimo a saltare sul carro arrembante e dell'ultima ora, utile a conquistare spazi e a difendere rendite di posizione, ma soprattutto a riproporre verginità che non esistono.
Emblematico, in tale senso, è il nuovo percorso politico seguito dall'arcinoto dinosauro politico Floriano Panza che, per sopravvivere alla nuova moda rottamatrice, utilizza per riciclarsi figure solo apparentemente nuove ma di fatto vecchie nel modo di pensare e di agire. “Via i cadaveri dal partito!”. Con questa dichiarazione apparsa, alcuni mesi fa, sulla stampa locale la c.d “nuova generazione” della politica, impersonificata dalla dott.ssa Palmieri, rivendica ruoli di prim'ordine in seno al partito ed oltre.
Proprio Lei che è frutto di chiamata al potere grazie al prof. Cimitile. Nel corso della sua permanenza alla carica di assessore non ha certo brillato per le scelte e la competenza, dovendosi così accontentare di appellativi di “ familismo”.
Prima di avventurarsi in prese di posizione contro qualcuno, ella avrebbe dovuto leggere il percorso politico consumato per 40 anni dal suo  attuale  suocero ed annotare tutti gli incarichi politici ricevuti per sé ed i suoi diretti discendenti o dipendenti (quasi sempre in coincidenza con le campagne elettorali interne al partito).
Ricordare che da Sindaco in carica occupa la poltrona di revisore dei conti presso l'Alto Calore con compensi lauti ed in palese conflitto di interessi; in occasione della trombatura alla carica di Presidente della Provincia fu nominato Presidente del PST (parco scientifico e tecnologico) percependo lauti compensi ( su internet si legge per una sola annualità 97.000/00); il marito è stato chiamato nel collegio dei revisori dei conti presso l'ASL e un collaboratore di studio presso l'azienda ospedaliera Rummo.
La cognata è stata nominata nel Collegio dei revisori dei conti presso il Comune di Benevento (immediatamente dopo le  primarie Bersani-Franceschini) e lo scorso anno ancora presso il Comune di Benevento come componente del nucleo di valutazione, con compenso di € 12000/00 annui, nonché revisore dei conti presso l'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Cava de Tirreni.
Non finiscono qui i vantaggi assicurati nel corso degli anni al perenne politico,  suocero della rottamatrice, che usa il suo partito solo per ottenere incarichi.
Del resto, per chi conosce il percorso politico del Sindaco Panza, non può provare meraviglia se è vero che la sua ascesa elettorale è da ascrivere alla gestione del potere conseguita con la nomina di Presidente della USL n. 7.-
Per il bene di questa nostra provincia dobbiamo augurarci che i cittadini sappiano fare buon uso della loro intelligenza e sgombrare il campo a questi tentativi di proporsi attraverso dichiarazioni pubbliche  che nulla hanno a che vedere con la verità; sottendono solo il cambio del personaggio per continuare a fare quanto i predecessori hanno fatto.-
Il Sindaco guardiese costituisce l’esempio pragmatico del perché il nostro deficit pubblico ha raggiunto livelli insostenibili. Egli è :
Libero professionista,
Titolare della “  Country House di Floriano Panza “ in San Lupo,
Sindaco del Comune di Guardia Sanframondi,
Presidente del Parco Scientifico e Tecnologico,
Componente del Collegio Sindacale presso il Consorzio Alto Calore, dove partecipa all’assemblea perché Sindaco del Comune di Guardia Sanframondi,
Revisore contabile - Centro di Competenza ICT-SUD.

Questo ed altro è potuto accadere per la massiccia presenza della politica nelle istituzioni.
E’ noto, se ne discute tanto, che tante Agenzie, Enti Strumentali, Consorzi, sono stati  istituiti per collocare il politico trombato ; la prova è che le nomina durano vita natural durante; producono solo perdite per l’Ente, ma assicurano gestione del potere.
Certo è che il nostro Sindaco non è risultato vincitore di concorso per occupare quelle poltrone .
La cessazione dalle cariche di tutti i politici nominati negli Enti strumentali consentirebbe un risparmio di oltre 2 mld di Euro all’anno, oltre ai risparmi per le perdite  che si accumulano e che potrebbero essere destinati quali risorse per il sociale.
I “neo-rottamatori” abbiano il pudore di declinare misura e decenza politica, soprattutto in relazione a biografie consunte e non più contrabbandabili. Perché tutto quello che sta accadendo non è serio!
Si faccia un passo indietro, il tempo è cambiato e nessuno può più speculare sulle miserie degli indicenti.
Avvocato Antonio Di Santo

venerdì 1 novembre 2013

Lettera aperta




Al Signor Sindaco
del Comune di
 GUARDIA  SANFRAMONDI

All’Assessore al Commercio
del Comune di
                                                                                                                                                   GUARDIA SANFRAMONDI

Oggetto: refezione scolastica , mercato settimanale , negozi, ambulanti;
PREMESSO
Che l’ amministrazione Comunale di Guardia Sanframondi ha appaltato il servizio refezione scolastica ad una cooperativa locale;
CONSIDERATO CHE
Le cronache di questi ultimi mesi hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica una connessione fra i cibi provenienti e coltivati nella cosiddetta  “ terra dei fuochi ”e conseguenti seri danni alla salute delle persone,  in particolar modo dei bambini, dovuti a coltivazioni di vasti appezzamenti di terreno fortemente inquinati se non addirittura discariche abusive di rifiuti tossici e cancerogeni sui quali nascono e crescono frutta  e ortaggi varie e che la frutta e la verdura cresciuta in queste campagne viene venduta in tutta Italia.
PRESO ATTO CHE
Diversi cittadini si sono rivolti all’associazione di volontariato onlus icoraggiosi per avere informazioni più dettagliate in merito alla effettiva provenienza dei cibi freschi come frutta, verdura, carne, mozzarelle, conserva di pomodoro e quant’altro.
Ad oggi la cooperativa della mensa scolastica non somministra ai bambini nessuna derrata alimentare  biologica e non sono a conoscenza degli utenti   le condizioni di provenienza degli alimenti utilizzati né è possibile consultare o richiedere l’elenco dei fornitori, che oltretutto non identifica e garantisce la provenienza geografica del prodotto tantomeno il luogo di sua trasformazione e confezionamento.
CHIEDIAMO
1)      Che venga reso noto il luogo di coltivazione e trasformazione dei singoli ingredienti costituenti i pasti somministrati;
2)      Che vengano indicate le procedure adottate dagli organi preposti in merito ai controlli sia alla mensa scolastica sia nei negozi, mercati settimanali e  ambulanti .