lunedì 29 aprile 2013

Il Liceo al Liceo

Riceviamo e pubblichiamo
L'articolo "Liceo scientifico: parlano gli studenti" esprime l'opinione personale, seppur legittima di uno studente, o di più studenti, ma non può essere in alcun modo assunta a manifesto della realtà scolastica del liceo scientifico di Guardia.
Va tenuta, naturalmente, in considerazione, discussa nei vari momenti istituzionali che i Decreti Delegati hanno previsto, che sono numerosi e che coinvolgono tutte le parti, dirigenti, docenti, alunni, genitori, personale ATA, interessate al processo formativo e didattico degli studenti.
Ciò che non va fatto é usarlo come strumento di lotta politica, per non essere esposto all'accusa di "remare contro" gli interessi della comunità e , anche, per non cadere nel "vizio" reiterato dell'amministrazione comunale in carica: strumentalizzare la scuola, farla scadere a spot elettorale, a passerella mediatica per una roboante autopromozione, accreditarsi presso le famiglie come unico promotore e garante dell'esistenza e dei successi scolastici.
Paradossalmente, se questo dovesse avverarsi segnerebbe la sconfitta e, con molta probabilità, la chiusura di questa quarantennale esperienza: quale famiglia, infatti, iscriverebbe il proprio figlio ad una scuola dove le "garanzie politiche" prevarrebbero su quelle didattiche e formative?
Non é un caso che le norme di legislazione scolastica tengono molto lontano la politica dalla vita della scuola. Chi ha le responsabilità dell'istituzione in questione dovrebbe porre un freno a questo continuo debordare dell'amministrazione comunale, che nuoce innanzitutto alla scuola stessa, a cui dicono di tenere tanto, poi all'istituzione scolastica e agli studenti strattonati e confusi da esigenze pseudo-didattiche.
Vivendo, poi, la scuola in un regime di forte concorrenzialità con le altre istituzioni scolastiche limitrofe, temo che questo articolo sarà fatto "opportunamente" circolare tra le famiglie da parte delle altre realtà scolastiche interessate, che hanno anche loro delle criticità, ma che preferiscono risolverle con discrezione al proprio interno.
Sarebbe una grave sciagura se una serie di "buone intenzioni" producesse il risultato che si vuole a tutti i costi evitare: la chiusura del liceo scientifico di Guardia.

mercoledì 24 aprile 2013

GLI ALUNNI DELLA “ABELE DE BLASIO” ALLA PREMIAZIONE DEL CONCORSO “FARE IL GIORNALE”

GUARDIA SANFRAMONDI (BN): GLI ALUNNI DELLA “ABELE DE BLASIO” ALLA PREMIAZIONE DEL CONCORSO “FARE IL GIORNALE”
All’evento ha partecipato anche Silvana Santagata, Dirigente Scolastica dell’Istituto

  Giornata particolare quella vissuta dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale “Abele De Blasio”, premiati a Benevento nell’ambito della X edizione del concorso nazionale “Fare il giornale nelle scuole”, promosso dall’Ordine dei Giornalisti.
  I giovani redattori hanno meritato il riconoscimento per il giornale “Sono… un piccolo reporter”, frutto di un PON F1 per  “Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l'inclusione sociale”, nell’ambito del PON -Bando 3760  del 31/03/2010 Piani Integrati 2010, con esperti: Nicola Conte, Giovanni Lombardi, Eleonora Morone, Maria Rosaria Clarizia e Patrizia Marotta.
  Nella mattinata, accompagnati dalla Dirigente Scolastica Silvana Santagata e dopo aver assistito al musical “Mary Poppins”, i giornalisti in erba hanno preso parte all’evento di premiazione al Teatro San Marco, per l’occasione gremito in ogni ordine di posti da studenti-redattori provenienti da ogni parte d’Italia. Ben cinquanta istituti scolastici, infatti, si sono segnalati in questa decima edizione; mentre, per la provincia di Benevento, oltre al “De Blasio”, anche l’Istituto “Livatino” di San Marco dei Cavoti.  Prima della consegna dei riconoscimenti, ci sono stati gli interventi, tra gli altri, di Enzo Iacopino (Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti), Giovanni Fuccio, Angelo Maria Marcucci e Mario Pedicini che, coordinati da Andro Merkù, si sono congratulati con gli studenti ed esaltato l’importanza della competizione nella quale si sono confrontate oltre ottocento miniredazioni.
 A conclusione dell’incontro i ragazzi si sono recati al Chiostro di San Francesco per partecipare, insieme ai giovani colleghi, ad un allettante momento di convivialità.
  “L’idea del giornalismo scolastico è scaturita da un Progetto Operativo Nazionale a cui ha aderito l’allora Direzione Didattica -  ha commentato Silvana Santagata -. Ringrazio gli alunni per il proficuo impegno e quanti hanno contribuito a quest’affermazione. Un ulteriore ringraziamento va all’Amministrazione comunale di Guardia Sanframondi che ha messo a disposizione un pullman per accompagnare gli alunni alla premiazione”.
   Questi i giovani giornalisti di “Sono… un piccolo reporter”: Francesco Assini, Carlo Ceniccola, Ilaria Cesare, Emma De Blasio, Carola Del Giudice, Alessia Del Vecchio, Andrea Di Paola Benevento, Domenico Falato, Annibale Iannucci, Gianmarco Maffei, Alessia Maiorani, Giovanna Maiorani, Renato Morone, Maria Necco, Vanessa Parente, Giada Pigna, Clara Sanzari, Mario Sebastianelli, Domenico Silvestri e Filomena Uccellini.
Sandro Tacinelli  ufficio stampa: Istituto Comprensivo Statale “Abele De Blasio” mob. 339 2073143

martedì 23 aprile 2013

Liceo Scientifico: Parlano gli studenti.

Pubblicato da i coraggiosi.
Riportiamo integralmente l’articolo apparso sul giornale “Senza Filtro” a cura dei ragazzi del liceo scientifico di Guardia Sanframondi.

LICEO NUOVA GESTIONE
Anno nuovo, vita nuova! Chi non ha mai pronunciato questa piccola frase. In questo caso è più opportuno sostituire vita con scuola. Inizia Tanno scolastico 2012/2013 per il Liceo Scientifico di Guardia Sanframondi con
un radicale cambiamento di direzione. Dallo scorso settembre come deciso nel febbraio 2012, il Liceo cambia "gestione". Si è passali dall'US Telesi@ di Telese Terme all'US Galilei-Vetrone di Benevento; questa decisione è
stata presa dall'Amministrazione Comunale di Guardia Sanframondi. Dopo questo cambiamento ritengo sia opportuno redigere un commento, o meglio una pagella, che valuti questa nuova gestione del nostro Liceo. Allora,
proprio come i docenti fanno con gli alunni, gli alunni hanno fatto con la scuola. E stato preparalo un questionario on-line per tutti gli studenti ai quali si chiedeva di valutare la nuova dirigenza da 0 a 10 nelle seguenti "materie": qualità dell'insegnamento, sostegno alla crescita degli studenti, risorse e attrezzature, rapporto docenti-alunni, organizzazione generale.
Inoltre è stato chiesto agli alunni se pensano che questo cambiamento abbia migliorato o peggiorato la situazione. Adesso andremo ad analizzare materia per materia. (76 su 183 studenti hanno risposto al questionario, ndr).
Qualità dell'insegnamento: la qualità dell'insegnamento non è male, ma alcune volte i docenti si limitano a seguire passivamente il programma senza ampliare l'argomento. Forse gli alunni potrebbero essere maggiormente stimolati con iniziative originali.
In genere gli studenti ritengono che il livello di insegnamento sia discreto, anche se sono presenti opinioni contrastanti. Infatti, se da una parie c'è chi dice che quest'anno dal punto di vista didattico si è avuto un significativo miglioramento, dall'altro troviamo chi afferma che quest'anno abbiamo perso mollo in termini di
qualità. Voto: 6 e mezzo.
Sostegno alla crescita degli studenti: sono presenti, come attività extrascolastiche, "Senza Filtro", il corso di giornalismo tenuto dalla dottoressa Elena Sanzari. il Trinity e l’ECDL. che possono contribuire alla formazione
degli studenti; tutto sommato le materie che si studiano in ambito auricolare sono varie e comprendono tutta la sfera formativa. La scuola si limita a istruire gli studenti e non interviene nella loro crescita psicologica e caratteriale. In generale c'è da dire che la maggior parie dei docenti cerca di seguire gli alunni per dare loro
l'opportunità di poter crescere anche sul piano caratteriale ma questo aspetto viene per lo più messo in secondo piano. Quindi, concludendo, per quanto riguarda il sostegno alla crescila degli studenti si può dire che è sufficiente, però si potrebbe dare molto di più. Voto: 6 meno.
Risorse ed attrezzature: e qui casca l'asino! Su tutti gli alunni che hanno compilato il questionario in esame c'ò uno solo che ha dato la sufficienza alla nostra scuola in questa materia, giustificando il suo giudizio dicendo che non ritiene che una LIM o altre attrezzature possano fare miracoli. Per il resto tutti si lamentano della mancanza di attrezzature e di laboratori. 11 nostro liceo c un PNL piano nazionale informatico, e noi disponiamo di postazioni obsolete e scarsamente efficienti. E, per assurdo disponiamo di ben due proiettori ma dei quali uno solo è dotalo del cavo VGA. Voto: 3 più.
Rapporto docenti-alunni: come è ovvio che sia, i vari professori hanno atteggiamenti diversi fra di loro, alcuni sono abbastanza socievoli, mentre altri sono piuttosto indifferenti alla nostra vita scolastica e poco interessati a stringere un rapporto di amicizia reciproca. Su questo argomento le parti si sono un po' divise ma con tendenza negativa. C’è chi afferma di avere un ottimo rapporto con i propri docenti e chi non ha nessun rapporto con loro. Voto: 5 meno.
Organizzazione generale: la struttura non è delle migliori; le difficoltà ci sono e sono molte, però chiunque abbia scelto e tuttora frequenti questa scuola non può dire che non ci offra un buon piano formativo. L'orario è stato fatto proprio male, quasi tutti i giorni ci sono materie diverse, e, come se non bastasse, ancora oggi, ormai fine quadrimestre, arrivano variazioni . Gli ATA sono la forza motrice del liceo. Riescono a organizzare ogni attività
restando sempre in contatto con la sede principale. Voto: 6 e mezzo.
Ed eccoci giunti alla conclusione.
La situazione è migliorata o peggiorata? Il divario tra le due possibilità e minimo. Si può dire che da un punto di vista la situazione è migliorata grazie quasi ed esclusivamente alla nuova Dirigente che è molto più presente e disponibile della precedente. Da un altro punto di vista, invece, abbiamo avuto un peggioramento. (L'articolo fa
riferimento ad una situazione antecedente a Gennaio 2013. ndr)
Giuseppe De Vincentis

venerdì 19 aprile 2013

L’ASSOCIAZIONE “CANTINE GUARDIESI UNITE” PROPONE DUE IMPORTANTI EVENTI

GUARDIA SANFRAMONDI (BN): L’ASSOCIAZIONE “CANTINE GUARDIESI UNITE” PROPONE DUE IMPORTANTI EVENTIIl primo è in programma per mercoledì 24 aprile con relatore
 il dottor Gianni Oliveti

   Si terrà mercoledì prossimo, 24 aprile alle ore 16, il primo dei due convegni proposti dall’Associazione “Cantine Guardiesi Unite”, in collaborazione con l’Istituto Agrario di Guardia Sanframondi  “Galilei – Vetrone”  e l’AEB Group Spa, multinazionale leader per la produzione di prodotti enologici e biotecnologie applicate al settore enologico.
  Diversi gli scopi degli incontri e, fra questi, spiccano quelli legati ad un più proficuo sviluppo dell'Istituto Agrario di Guardia Sanframondi, collegandolo al territorio e ad importanti aziende nazionali ed internazionali e, nello stesso tempo, dar vita a momenti di formazione ed informazione per gli addetti del settore.
  “Da tempo avevamo deciso di operare in maniera più concreta - ha spiegato Flaviano Foschini, presidente del sodalizio guardiese -. Attraverso tali iniziative, infatti, si pongono le basi per collaborazioni con rilevanti aziende multinazionali, che di certo porteranno ad un arricchimento di conoscenze, esperienze e scambi utili già nell’immediato. Ma c’è di più. Ricerca, formazione ed informazione ci consentiranno di scoprire e condividere le infinite potenzialità del territorio e dei suoi vitigni”.
  L’evento, come il secondo previsto per il 15 maggio prossimo, si svolgerà nella sala conferenze del castello medievale. Il tema sarà “La pratica incontra la teoria – Approfondimento pratico sulle tecniche di chiarifica e filtrazione”, con relazione del dottor Gianni Oliveti – AEB Group Spa.   Riguardo al secondo incontro, già da oggi si può affermare che sarà un vero e proprio corso di studio dal titolo “Storia di una bollicina nata bene”. Si tratta di un’analisi completa delle tecniche di spumantizzazione, che presuppone negli uditori delle buone conoscenze di base.
  Il relatore sarà il dottor Nicolas Secondè, uno dei massimi esperti di champagne.

Sandro Tacinelli  ufficio stampa: Cantine Guardiesi Unite  mob. 339 2073143

Big Bang Sannio

Riceviamo e pubblichiamo
La stampa ne ha dato ampio risalto. A Benevento, prima in Campania, nasce l'associazione Big Bang Sannio. Associazione politico culturale che si rifà alle idee del rottamatore Matteo Renzi e che ha come scopo il fare incontrare persone al fine di elaborare uno schema politico nuovo, basato sulla comunicazione attraverso le nove tecnologie, in grado di produrre una spinta in grado  di far  uscire dalla situazione di stallo in cui siamo venuti a trovarci sul piano nazionale, ma anche sul piano locale. L'associazione ha avuto il beneplacito dello stesso Matteo Renzi lo scorso venerdi a Napoli, è lunedi scorso alla presenza dell'On. Luigi Famiglietti, sindaco di Frigento, e neo parlamentare in quota Renzi si è tenuta una conferenza stampa di presentazione. Il sottoscritto già da tempo non aveva nascosto le sue preferenze verso le idee di Matteo Renzi, sia come impegno alle primarie che per contributi di carattere politico al tema. Quindi insieme ad altre persone e rappresentanti di comitati sparsi per tutta la provincia di Benevento, abbiamo costituito un comitato promotore ed approvato una bozza di statuto. Nei prossimi giorni si provvederà a definire anche un organigramma dell'associazione ed un coordinatore, al fine di vagliare le richieste di adesione al progetto ed all'iscrizione all'associazione Big Bang Sannio.
Questo lo stato dell'arte, ora alcune riflessioni di carattere personale che animano anche il dibattito interno alla neonata associazione.
E' o non è una associazione aperta? Cioè chiunque ne faccia richiesta ne può far parte?
Secondo la mia opinione l'associazione deve essere "aperta" nel senso che si può entrare a far parte avendone le caratteristiche morali e personali per farlo, ed accettando un numero ancora indefinito di punti programmatici (è in fase di elaborazione) da perseguire quale scopo primario dell'azione associativa. Quindi chi aderisce alla associazione, ad esempio, deve sapere che non può avere doppi incarichi, che agisce al fine di abolire il finanziamento pubblico ai partiti (o rimborso elettorale.... che poi è la stessa cosa).... e così via.
Seconda questione che rapporti si devono avere con il PD?
Allora, il PD è un partito che vive con le sue regole, che se fosse coerente con il suo statuto e codice etico, potrebbe  (o forse...poteva!!?) essere una risposta alla crisi politica che stiamo vivendo. Invece  non recependo le istanze provenienti da larghi settori della popolazione italiana, nemmeno quelle che hanno visto crescere il consenso di Matteo Renzi alle primarie, che poi si sono trasformate in parte in un voto al movimento 5 Stelle, ha voluto presentarsi alle elezioni senza una  proposta politica adeguata pensando di avere il risultato vittorioso già in tasca.
Così non è stato, ed oggi in molti del PD che hanno sostenuto Bersani sono pentiti e dicono che la soluzione migliore sarebbe stata Matteo Renzi.
Come se una persona o un'altra possa cambiare il destino della nostra Italia!!!? ..... sono le idee e la loro forza sono in grado di determinare un consenso tale da creare le condizioni per fare delle cose utili per il nostro paese!
Io ho l'impressione che, a meno di possibili evoluzioni sulla questione elezione del Presidente della Repubblica, il futuro di Bersani sia segnato  .... ed è quasi inevitabile che apparati ad ogni livello stiano già pensando di occupare quegli spazi in grado di garantire loro la sopravvivenza. Cioè sono già in movimento nel PD tutti quegli uomini "gattopardeschi" che sono pronti a cambiare le proprie idee affinchè nulla cambi!
Per cui la neonata associazione dovrà stare ben attenta a non subire l'occupazione di queste persone, anzi dovrà essere ferma e coerente, perchè solo in questo modo si può elaborare una vera idea di cambiamento!
Ing. Carlo Falato.

giovedì 11 aprile 2013

Perché NO TAV

Riceviamo e pubblichiamo
Fra gli impatti cosiddetti transitori rientrano quelli dei cantieri per la costruzione dell'opera. I progetti stimano circa 10 anni di durata, ma è ben prevedibile che per ritardi, imprevisti, mancanza di fondi i cantieri rimangano insediati per almeno il doppio; anche peggio se si dovesse procedere per lotti costruttivi. Transitorietà, ma di un ordine di grandezza paragonabile a quello di una generazione.
Lunghi anni di cantieri in cui gli abitanti dovrebbero convivere con polvere, rumori e compromissioni delle acque generati da scavi e produzioni di cemento rapportate alle dimensioni faraoniche dell'infrastruttura, con gli inquinamenti acustico ed atmosferico dovuti a milioni di viaggi di grossi camion, con la costante congestione del traffico su di una viabilità ordinaria "modificata" ed ostacolata .Stando alle previsioni contenute nel progetto preliminare 2010 della tratta internazionale, le opere su suolo italiano inizierebbero nel 2013 per concludersi nel 2023; i Francesi completerebbero però la loro tratta nazionale soltanto nel 2035: in tutto, dunque, 22 anni dall'avvio.
Ma in tutti i casi delle tratte TAV italiane già costruite c'è stata una notevole dilatazione dei tempi: d'altronde è dimostrato che questo fatto corrisponde ad un preciso tornaconto del General Contractor, privilegiato responsabile unico di costo e durata dei cantieri.
Inoltre la sempre più marcata indisponibilità di fondi statali da dedicare a questa, come ad altre opere, nel caso della Torino-Lyon praticamente obbligherebbe a procedere ad una costruzione per lotti, peraltro già teorizzata dal Commissario straordinario. Si farebbe un pezzo alla volta, dunque, man mano che si trovano le risorse: sappiamo cosa significhi questo metodo; ci sono molti esempi nel nostro Paese, uno su tutti la A3 Salerno-Reggio. L'emorragia del debito pubblico protratta indefinitamente... Tutto ciò si ripercuoterebbe pesantemente sulle produzioni locali, ma soprattutto sulla salute, per la quale i pericoli gravi deriverebbero dagli inquinanti emessi: è stato calcolato che ossidi di azoto, polveri sottili e sottilissime immessi in atmosfera potrebbero, da soli, portare in Val Susa un incremento di 20 morti all'anno. Ma i rischi maggiori deriverebbero dall'estrazione e trattamento di rocce che in alcuni tratti contengono amianto ed uranio.