giovedì 28 aprile 2016

Progetto randagismo



Al Responsabile del A.S.L .
BN1  distretto 21- AREA A
SANITA' ANINALE
Dott. Antimo Lavorgna
          – sede --

Al Signor Sindaco del Comune
   Guardia Sanframondi
Dott. Floriano Panza


oggetto:   Progetto randagismo associazione di volontariato onlus                                        icoraggiosi.



Dall’avvento della legge 281/91 a oggi, cittadini, istituzioni locali e associazioni di volontariato sono stati costretti, loro malgrado, a constatare una vertiginosa e   preoccupante diminuzione degli stanziamenti destinati al fondo per la lotta all’abbandono e la prevenzione del randagismo previsti dalla suddetta normativa. Di conseguenza si è arrivati alla mancata risoluzione del problema del randagismo nonché al fallimento del contenimento delle nascite mediante sterilizzazione, rilevando con durezza il fallimento delle istituzioni ,e di tutti gli organismi interessati al problema, associazionismo compreso, menzionando anche casi specifici di strutture lager sotto la lente della magistratura.

Va ancora ricordato che negli ultimi anni, di fatto, si è andata sempre più rafforzando la figura del cosiddetto "cane di quartiere". Si tratta di una nuova figura intermedia tra il cane di proprietà ed il cane randagio che, vista la situazione pocanzi commentata, diverse associazioni animaliste col sostegno di molti amministratori locali, ipotizzano come valida soluzione per alleviare l'ormai cronico sovraffollamento dei canili sanitari e dei rifugi.

Sinora il controllo delle popolazioni mediante limitazione delle nascite è stato affrontato utilizzando la sterilizzazione chirurgica quale metodo più efficace ed efficiente per adempiervi. 
La L. n. 281/91, pur non fornendo indicazioni operative precise al riguardo, prevedeva che la limitazione delle nascite comunque venisse effettuata "tenuto conto del progresso scientifico".
A tale lungimirante disposizione si intende fare riferimento nel proporre l'attuazione di altre metodiche per il contenimento delle popolazioni di cani randagi.
 
LA NOSTRA PROPOSTA.

Il primo atto da considerare, per aiutare l'ASL del territorio ed il Comune di appartenenza, è quello di fare un monitoraggio dei cani presenti sul territorio, fotografarli e compilare una vera scheda anagrafica , riportando anche le zona del Paese dove frequentemente vi avvista l'animale. Inoltre i volontari dell'associazione onlus icoraggiosi si impegnano non solo al controllo delle nascite ma anche ad assicurare ai “cani di quartiere” anche una alimentazione sufficiente ed un sufficiente trattamento antiparassitario ( tramite donazioni offerte dai cittadini di Guardia S.) per controllare la presenza di parassiti ematofagi e pappatacei.
Le alternative alla sterilizzazione chirurgica da prendere in considerazione sono rappresentate da diversi metodi contraccettivi.
 E' interessante notare che alcuni di questi possono essere considerati "di ritorno" da studi e ricerche finalizzate alla contraccezione umana.

La proposta de icoraggiosi non contraddice assolutamente le normative vigenti sulla prevenzione  del randagismo , bensì affianca l'ASL di competenza e l'Ente Comune per rendere più efficace la prevenzione al randagismo è favorire le adozioni.
Il metodo contraccettivo che verrà usato  su un animale sarà solo per un periodo limitato così si darà tempo alle Istituzioni Sanitarie e Comunali  di sterilizzare chirurgicamente  gli animali, a questo punto l'associazione si impegnerà per l'adozione della cagna sterilizzata e controllerà chimicamente tutte le femmine vaganti presenti sul nostro territorio(Ci impegneremo anche a segnalare le cagne che se sterilizzate chirurgicamente sarebbero immediatamente adottate). Questa  metodica  comporterà il contenimento delle  cucciolate indesiderate e indirettamente , col tempo , si allevierà la pressione demografica dei nuovi nati sul canile convenzionato con il nostro Comune.


Per questo ed altri motivi, che in seguito descriveremo, noi proponiamo per il controllo momentaneo delle nascite la metodica ormonale:


Il primo motivo è l'economicità del trattamento , che sotto direzione medico-veterinaria, viene fatta all'animale in modo che in un periodo di medio tempo diminuisce la pressione demografica dei cuccioli nuovi nati, dapprima in paese e poi al canile convenzionato,da considerare importante è anche la riduzione dell'aggressività dei maschi adulti nel periodo dell'estro delle femmine ed evitare i famosi ”branchi urbani” spesso pericolosi per i cani stessi,  i pedoni, gli automobilisti e motociclisti.

La somministrazione di ormoni sessuali per il controllo della fertilità è stato il metodo che ha inaugurato l'era della contraccezione moderna. Inizialmente le strategie d'intervento prevedevano nella femmina l'inibizione della fertilizzazione e/o dell'annidamento dell'ovulo nell'utero. Nel maschio si ricorre all'uso di sostanze ad azione antitestosterone. Questo provoca forti alterazioni comportamentali e fisiche nell'animale che rendono di fatto inutilizzabile il metodo.

Nelle femmine, invece si sono raggiunti buoni risultati soprattutto con farmaci che agiscono sull'apparato riproduttivo femminile. Il principio di base è costituito dalla somministrazione di progesterone ed estrogeni che interferiscono con la produzione endogena degli stessi ormoni bloccando i fenomeni legati all'ovulazione e/o all'annidamento. 
Metodiche di somministrazione
per via orale ( nel nostro caso non adottata):

 La tecnica è applicabile anche in veterinaria con l'obiettivo ad esempio di controllare la riproduzione animale. Tuttavia mentre la somministrazione orale rappresenta un grosso vantaggio nella contraccezione umana, in veterinaria questo rappresenta invece un grosso limite in quanto occorre stabilire delle strategie di somministrazione che vanno dalla non sempre facile immobilizzazione dell'animale (da ripetere ogni giorno) alla somministrazione del farmaco con il cibo. Quest'ultima strategia di somministrazione implica diversi problemi: il farmaco deve essere palatabile ed eclissabile organoletticamente nel cibo, fenomeni fisici come il calore (derivante dall'eventuale cottura dei cibi o dal sole) possono alterare il farmaco, risulta difficoltoso rispettare il giusto dosaggio individuale in popolazioni libere, ci possono essere interazioni con il cibo che ne possono ridurre o esaltare le attività, eventuale inappetenza nell'animale ( ad es. in estate).
Per ultimo non va trascurato che una certa quantità di farmaco può essere dispersa con il cibo nell'ambiente con conseguenti problemi di natura ecotossicologica. 

Somministrazione sottocutanea.
Gli inconvenienti legati alla somministrazione orale possono essere superati utilizzando preparazioni contraccettive iniettabili. Questi preparati contengono ormoni dispersi in una soluzione oleosa che garantisce una lenta cessione del farmaco. L'ormone che costituisce queste preparazioni è solitamente un derivato del progesterone. Queste preparazioni possono essere attive per parecchi mesi come il dimedrossiprogesterone acetato (DMPA) oppure il  noretisterone enantato (NET-EN).
Il metodo è molto efficace e presenta i seguenti vantaggi:

 diminuizione dell'endometriosi e della misura dei fibromi, innalzamento della soglia delle convulsioni sistemiche. Questi vantaggi si ottengono grazie all'effetto combinato di inibizione dell'ovulazione, di riduzione del muco cervicale e di soppressione dell'annidamento dell'ovulo a livello dell'endometrio.
Il DMPA presenta tuttavia un potenziale cancerogeno sulla ghiandola mammaria.  Infatti oltre alla potenziale azione cancerogena sulla ghiandola mammaria si aggiungono altri effetti collaterali quali: iperplasia cistica endometriale, soppressione adrenocorticale. Questi effetti sono comuni a tutti i progestinici.

 L'incidenza di questi effetti, però, si è drasticamente ridotta dopo l'introduzione dei progestinici di nuova generazione.
Questa potrebbe essere una soluzione soddisfacente per il controllo della fertilità nell'animale. Questa tecnica richiede soltanto l'immobilizzazione dell'animale e rispetto alla tecnica chirurgica non prevede anestesia, uso di antibiotici e taglio dei tessuti( di conseguenza ,molto economica). Inoltre, come tutti i metodi ormonali è reversibile ma, a differenza degli altri, ha il vantaggio di estendere gli effetti per un periodo di tempo abbastanza lungo.

 Insomma la somministrazione sottocutanea di questi farmaci per un tempo limitato, in attesa della sterilizzazione chirurgica  effettuata dall'ASL di competenza, può essere una pratica percorribile  per l'ASL del nostro distretto e per il nostro Comune .
Grazie                                            




                                                                               Il  Presidente  
                                                                           Dott. Gaetano Morone



                                                                                 Responsabile Randagismo 
                                                                        Sig.ra Manuela Pingue