martedì 16 luglio 2013

Associazionismo, turismo e beni culturali.

Riceviamo e pubblichiamo
La Regione Campania con DGR n.34 del 21/06/2013 ha dato l'avvio a procedure di evidenza pubblica per selezionare progetti a valere sulle risorse delle misure 1.9 e 1.12 del PO FESR 2007/2013. Le risorse messe a disposizione ammontato a 4 mln di euro per ogni misura, organizzate per due sessioni. Cioè complessivi 16 milioni di euro da impegnare entro la fine dell'anno per evitare di perderli e di restituirli alla Unione Europea.
Le due sessioni sono articolate nei periodi 1 settembre 2013- 31 maggio 2014 e 1 giugno 3014 - 31 gennaio 2015 e riguardano la 1.9 i beni culturali e la 1.12 il turismo.
Sono stato curioso di verificare di persona, visto che lo si può fare attraverso la visione delle deliberazioni presso l'Albo On Line dei comuni, quale è lo scenario delle proposte che i comuni del Sannio hanno prodotto per la penultima possibilità legata al ciclo di programmazione 2007/2013. Questo per motivi propriamente culturali e di analisi che vi vorrò proporre al fine di determinare un dibattito sul tema. In particolare, i due avvisi pubblici davano una premialità su una serie di parametri, in particolare:   sulla coerenza delle finalità e degli obiettivi del progetto stesso con le finalità e gli obiettivi dell’avviso, sia quale coerenza interna della proposta progettuale; sulla entità della compartecipazione finanziaria dell’Ente proponente sull’importo complessivo di progetto; sulla qualità tecnica e funzionale del progetto con riferimento a qualità e creatività dell’idea progettuale e dell’evento ed alla sua articolazione nel tempo e nello spazio; sulla promozione e valorizzazione del territorio, con particolare riferimento all’ambito territoriale e/o al sistema turistico locale di appartenenza; sul partenariato attivato riguardo al numero soggetti pubblici (oltre l’Ente capofila) aderenti al protocollo d’intesa.  In particolare mi sono soffermato sui comuni facenti parte della neocostituita Unione dei comuni denominata “CITTÀ DEI SANNITI” di cui fanno parte i comuni di CERRETO SANNITA, CUSANO MUTRI, FAICCHIO, GUARDIA SANFRAMONDI, PIETRAROJA, PUGLIANELLO, SAN LORENZELLO, SAN LORENZO MAGGIORE, SAN LUPO, soprattutto perchè nello Statuto dell'Unione all'art. 3 comma 4 si legge, tra le funzioni strategiche da perseguire, "  ........ promuovere, favorire e coordinare le iniziative pubbliche e private rivolte alla valorizzazione economica, sociale, ambientale, turistica e culturale del proprio territorio, curando unitariamente gli interessi delle popolazioni locali nel rispetto delle caratteristiche culturali e sociali ed al fine di promuovere la loro integrazione e crescita socioeconomica, cercando di ridurre le differenze socioeconomiche esistenti all’interno del proprio territorio ....."; ed ancora "  valorizzare e tutelare tutte le risorse ambientali, naturali, forestali, agricole, commerciali, artigianali, storiche, archeologiche e culturali, nel rispetto delle proprie funzioni e competenze ....." ed ancora all'art. 4 Funzioni di programmazione " .....  L’Unione rappresenta il luogo nel quale svolgere in modo coordinato la funzione di programmazione e di rappresentanza politica del territorio nella definizione, implementazione ed attuazione delle politiche regionali a proiezione a scala territoriale in materia di:
a. assetto e governo del territorio;
b. tutela e valorizzazione ambientale;
c. sviluppo economico;
d. tutela e valorizzazione dei beni culturali;
e. servizi alla persona, alla famiglia ed alla comunità;
f. servizi scolastici e formativi;
g. trasporti locali "
Cosa ne è venuto fuori!!?
Allora, i comuni di Pietraroja, Puglianello, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Lupo, non hanno presentato proprie istanze. I comuni di:
  • Cusano Mutri capofila, una proposta sul festival Internazionale dell'Infiorata, a sull'obiettivo operativo 1.12 (turismo), per un importo complessivo di € 110.100,00 di cui € 19.000,00 di risorse proprie, con partner comune di Pietraroja, Provincia di Benevento, Pro Loco Cusanese e Scuola di Arte floreale " le mani parlano" di Teverola (DGC 75/2013);
  • Cusano Mutri, capofila, proposta per un "Titerno Bike Festival" a valere sull'obiettivo operativo 1.12, per un importo non specificato in delibera (si dice che non ci sarà nessun onere a carico degli enti partecipanti), con partner i comuni di Pietraroja, Guardia Sanframondi, Cerreto Sannita, San Lorenzo Maggiore e Faicchio ( ho provato a cercare, ma non ho trovato sugli albi pretori di questi comuni nessuna traccia di approvazione di protocolli per questo progetto) (DGC 76/2013);
  • Cerreto Sannita, proposta per "Il tempio italico della dea Flora e Museo della Civiltà contadina) a valere sull'obiettivo operativo 1.9 (beni culturali) per un importo di € 255.000,00 di cui € 6.000,00 di compartecipazione, senza partnariato (DGC 141/2013)
  • Cerreto Sannita, in partnariato con il comune di Pietrelcina (capofila) per la realizzazione di "Pietrelcina come Betlemme" protocollo approvato con DGC 140/2013. Importo € 120.000,00 di cui € 10.000,00 di cofinanziamento di risorse private, sull'obiettivo operativo 1.12 (turismo);
  • Faicchio aderisce quale partner  ad un progetto del comune di Casamarciano (capofila) dal titolo "Festival del Teatro città di Casamarciano e percorsi enogastronomici campani", sull'obiettivo operativo 1.12 (turismo)  importo € 150.000,00 di cui € 30.000,00 di compartecipazione di risorse private, partnariato composto dai comuci di Casamarciano, Faicchio, Castelvenere, San Potito Sannitico, Gioia Sannitica.
  • Guardia Sanframondi, proposta "GuardiaNatale" approvata con DGC 66/2013, non si evince l'importo del progetto perchè non è allegata la scheda progettuale (o meglio non è pubblicata insieme alla delibera pur facendone parte integrante), si dà atto che non vi sono oneri a carco del comune, non è esplicitamente richiamata la misura di riferimento ma dalla DD della regione citata si desume in carico all'obiettivo operativo 1.9 ( beni culturali) non vi è presenza di partnariato.

Ci sarebbero da sviluppare una serie di considerazioni sulle unità minime di programmazione (STS sistemi territoriali di sviluppo), sui sistemi turistici locali, sul fatto che la classe politica non è in grado di programmare seriamente lo sviluppo turistico, ma insegue ancora personalismi, consulenti e logiche che in questo particolare momento della vita sociale ed economica del Sannio non possiamo permetterci, ma le rinvio ad una prossima riflessione.

Quella che affido ai cittadini di Guardia Sanframondi è la seguente: ma questa Unione dei Comuni "Città dei Sanniti" serve veramente per lo sviluppo e per la crescita economica del nostro territorio o è un nuovo organismo che serve solo per distribuire poltrone e non fare nulla!? Poi come si spiega il fatto di essere in due organismi che di fatto sono due Unioni di Comuni, cioè quella della "Città dei Sanniti" e quella di fatto della Comunità Montana del Titerno-Tammaro!!? Non vi sembra strano che in un momento in cui si va verso una semplificazione del sistema Istituzionale (abolizione delle sezioni distaccate dei tribunali, dei giudici di Pace, accorpamento Agenzia del Territorio con l'Agenzia delle Entrate, abolizione delle Province.... ecc) sul nostro territorio si crea una Unione dei comuni, quando già esiste la comunità montana?

Una ultima considerazione riguarda il progetto presentato dal comune di Torrecuso, nella qualità ci capofila del partnariato composto dai comuni di Castelvenere, Solopaca, Vitulano, Ponte e Paupisi, denominato "In Vino Veritas" per l'importo di € 170.000,00 di cui € 30.000,00 di cofinanziamento da parte dei comuni aderenti al fine di incentivare il turismo enogastronomico, a valere sulla misura 1.12 (turismo) e che in qualche modo ricalca l'iniziativa che fu finanziata alla provincia di Benevento al mio assessorato dal titolo tra "Cantine e borghi" che metteva in rete le principali realtà vitivinicole del Sannio..... mi dispiace che Guardia Sanframondi non ne faccia parte!!!

Ing. Carlo Falato

giovedì 4 luglio 2013

Sveglia ragazzi

Andando in campagna ho potuto osservare le gru,  ultimamente alzate, nel centro storico.

Mentre quella  in opera a palazzo Marotta–Romano è attiva con ponteggi , operai,  camion che scaricano materiale, quella montata vicino al convento di San Francesco, invece, è una gru dormiente.
Quest’ultima, infatti,  non è provvista dell’attrezzo per il caricamento e trasporto in altri luoghi del materiale edile occorrente, in quel sito si è lavorato solo pochi giorni sul piazzale poi più niente.

Insomma ci sono tutti gli ingredienti del thriller.

Pensandoci bene però sembra la solita burlata che l’amministrazione dei manifesti fa al Paese, il solito fumo negli occhi.

Dopo le promesse di lavoro ai giovani manovali di Guardia, dopo aver assegnato i lavori della casa comunale alla stessa società proprietaria del convento l'amministrazione comunale ha ottenuto  il montaggio di una gru.

Sveglia  ragazzi..
I Coraggiosi

mercoledì 3 luglio 2013

QUANDO LA MATERIA DIVENTA FORMA/PENSIERO

GUARDIA SANFRAMONDI (BN): DA SABATO PROSSIMO LA MOSTRA
“QUANDO LA MATERIA DIVENTA FORMA/PENSIERO”
L’esposizione, curata dall’associazione DOMUS MATA in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli, rientra in un progetto teso a dare visibilità a 50 giovani artisti

  Sabato 6 luglio 2013 presso la sede dell’Associazione Culturale DOMUS MATA di Guardia Sanframondi (BN), alle ore 18,30 sarà inaugurata la mostra d’arte contemporanea  “QUANDO LA MATERIA DIVENTA FORMA/PENSIERO”.
  L’esposizione, frutto di una collaborazione tra l’Associazione DOMUS MATA e l’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI, con i patrocini del Comune di Guardia Sanframondi, la Provincia di Benevento e la Provincia di Napoli, presenta il lavoro di 50 giovani artisti iscritti ai corsi della storica istituzione partenopea.
  Le opere proposte nella sede dell’ex Palazzo Piccirilli sono realizzate grazie all’utilizzo di tecniche e linguaggi diversi che spaziano dalla scultura alla pittura, la grafica e l’installazione segnale di una ricerca ed una sperimentazione proiettata nelle problematiche della produzione artistica contemporanea.
  La mostra è curata dai professori Guglielmo Longobardo, Aurora Spinosa e Caterina Tarantino dell’Accademia napoletana. La DOMUS MATA, il cui acronimo indica Casa/MUSEO delle ARTI e delle TRADIZIONI ATTIVE, è stata fondata nel 2010 a Guardia Sanframondi, attraente borgo medievale del Sannio beneventano, con l’obiettivo di fare cultura, tutelare i beni storico-artistici e etnoantropologici del luogo, e fare didattica, rivolgendosi in particolar modo ai giovani.
  “Gli eventi culturali di cui si fa promotrice DOMUS MATA – spiega Giovanni Mancini, presidente dell’associazione - rappresentano una motivazione aggiunta per i visitatori da tutta la regione, e non solo, a scoprire o riscoprire il territorio interno della Campania, che caratterizzandosi sempre più come destination culturale, slow, fatta di percorsi artistici e storici ma anche di natura, paesaggio ed enogastronomia di qualità, sta assumendo una connotazione specifica che gli permette di competere a pieno titolo con le mete turistiche costiere”.
  E, nello spirito di mantenere viva storia e tradizioni, si è posta anche il difficile compito di rendere pubblico il ricco patrimonio della DOMUS MATA, costituito da numerose raccolte di materiale membranaceo, cartaceo e fotografico su Guardia Sanframondi e oltre. Le prime attività svolte dall’Associazione sul territorio, infatti, sono state: la mostra su Giovanni De Vincenzo, scultore e maestro all’Accademia di Belle Arti di Napoli, ed il corso di fotografia amatoriale “Clic, dall’analogico al digitale”.
La mostra sarà visitabile fino al 20 luglio 2013 dalle ore 18 alle ore 22.
Per informazioni e contatti: www.domusmata.it Tel. 0824 864628 - 338 1513446

Sandro Tacinelli
ufficio stampa: Associazione Culturale DOMUS MATA
mob. 339 2073143