Comunicato dell’Associazione. A detta d’illustri economisti il periodo che si sta vivendo è caratterizzato da una delle crisi economiche più importanti dal dopoguerra a oggi. Gli effetti prodotti hanno portato alla chiusura diverse aziende nei campi più disparati, all’aumento della disoccupazione e a un impoverimento generale, tant’è che si parla che un italiano su quattro vive nella soglia di povertà. E’ naturale che a risentirne maggiormente siano le zone interne del sud già storicamente penalizzate rispetto a quelle costiere. Se a ciò si aggiunge la grave crisi economica in cui versa la Regione Campania, incapace di mettere in atto serie politiche di sviluppo, e l’inadeguatezza delle amministrazioni locali, le nostre zone sono destinate, come tra l’altro dimostra la crescente fuga di giovani, a essere marginalizzate sempre di più.
Si dirà cosa c’entra tutto ciò con Guardia?
Ebbene in tempo di crisi ogni intervento serve a puntellare la traballante economia locale. Ogni cantiere aperto interesserà una parte del mondo lavorativo guardiese. Un muratore, un manovale, un elettricista, un falegname, un commerciante… ecc., ne riceverà sicuramente beneficio.
Si dirà cosa c’entra ancora tutto ciò con Guardia?
E allora è presto detto. Ci chiediamo che fine hanno fatto e quanto si darà corso (se mai avverrà) a taluni progetti ereditati dalle amministrazioni passate che potrebbero dare lavoro, seppur temporaneo, a questa comunità?
- Quando si realizzerà il progetto di “interventi di recupero delle facciate” fermo da settembre 2010 (scadenza presentazione delle domande settembre 2010)?
- Quando si realizzerà il progetto di recupero di palazzo Marotta-Romano?
- Quando si realizzerà il progetto del Museo entomologico delle farfalle e della microfauna locale?
- Quando si realizzerà il centro sociale previsto in via Pietralata?
- Quando saranno finalmente operativi gli impianti fotovoltaici la cui gara si è svolta una prima volta addirittura nel settembre 2009, ripetuta nel febbraio 2010 e aggiudicata il 9 marzo 2010?
Certo la realizzazione di queste opere, già approvate e finanziate da tempo, non risolverà i problemi lavorativi dei guardiesi, ma potrebbe peggiorarli nel caso di revoca dei relativi finanziamenti.
Associazione icoraggiosi
Nessun commento:
Posta un commento