martedì 17 maggio 2011

A proposito di tavoli

 

tavoli Comunicato dell’Associazione. Dopo un anno esatto dalle ultime elezioni comunali ricomincia il teatrino della politica. A darne il via, (occasionalmente o) preparata ad arte, è stata la presentazione in pompa magna di un libro su Guardia di un nostro compaesano. Per qualcuno, in malafede, l’opera evidenzia le problematiche che attanagliano la nostra comunità e ne indica le strade da percorrere per uscirne. Di fatto, invece, non è altro che un copia-incolla integrale (un falso) da articoli e scritti vari di Marcello Veneziani, giornalista, filosofo, scrittore, di dubbia efficacia e addirittura offensivo per le coscienze dei guardiesi per il trattamento riservato alla nostra comunità, avallato dal gota della politica guardiese e non, incline a pensare che essa possa accettare qualunque cosa (anche un libro pacchianamente copiato talmente vago e generico da adattarsi a qualsiasi realtà).

A partire da questo falso, e perciò con bieco cinismo, si sono sprecati appelli a rimboccarsi le maniche, a sforzi comuni, alla tolleranza, per far sì che la nostra comunità esca dalla grave situazione economica culturale e sociale in cui versa, addirittura prefigurando l’insediamento di “tavoli per la rinascita” di Guardia, capaci di superare il dualismo causa dell’attuale situazione di stasi.

Di fatto, però, l’insediamento del ”tavolo” è già avvenuto alla presentazione del libro ed è stato il naturale sviluppo di ciò che si è visto durante la passata tornata elettorale. In questo quadro è naturale nutrire più che un dubbio che “i tavoli per la rinascita” possano rappresentare la soluzione ai gravosi problemi di questa comunità, soprattutto se gli attori principali che vi siedono sono gli stessi che ne hanno determinato le sorti negli ultimi trent’anni.

Al contrario è lecito pensare che servano solo ed esclusivamente a qualcuno per rientrare in gioco in vista delle prossime elezioni provinciali ed a qualcun altro per continuare a fare la politica degli ultimi trent’anni, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Per uscire dalla situazione di crisi, per cambiare rotta e per creare le condizioni di un futuro di speranza, bisogna favorire la partecipazione e la condivisione delle scelte, promuovere l’impegno culturale, politico e civile nella comunità, diffondere il valore della politica come strumento a servizio del cittadino e non dei singoli interessi.

Si abbia il coraggio di fare un passo indietro e lavorare per favorire l’avanzata di una classe dirigente non collusa con i metodi del passato e che non si faccia intrappolare nei personalismi con l’obiettivo di perseguire il bene comune.

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2 commenti:

  1. Un consiglio per Giuseppe e Raffaele "Non parlare con un idiota : la gente potrebbe non notare la differenza" Mario

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  2. Basta !!!

    Cari amici coraggiosi stiamo perdendo tempo con un " fannullone - truffaldino ".
    Un consiglio,spendiamoci per altro :

    a-situazione economica
    b-situazione sociale
    c-qualità della vita
    e-situazione scolastica
    f-situazione sanitaria (guardia medica etc.)
    g-sicurezza pubblica (bombe che esplodono nel
    nostro territorio quasi nel centro abitato)
    h-grandi eventi...e cultura...
    i-ecologia e territorio-strade (mulattiere tibetene ) di campagna
    l-associanismo
    m-varie ed eventuali.
    micio 53

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